Quinto capitolo

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Quinto capitolo.

 

Dopo l'uscita da scuola decidemmo di andare a mangiarci un trancio di pizza, la pizzeria in questione non distava molto solo cinque minuti a piedi.
«E' buonissima.» borbottò Niall, dando un morso al suo trancio di pizza.
Ridacchiai «Hai perfettamente ragione, è la fine del mondo.» gli diedi ragione, bevendo un sorso della mia coca cola.
Mi ritrovavo tra Harry e Louis di fronte a me c'era Niall, alla sua sinistra Liam e alla sua destra Zayn. Quest'ultimo sembrava assente. Aveva mangiato si o no tre bocconi della sua pizza, non toccando la bevanda.
«Zayn, ma ci sei?» Harry agitò la mano davanti al suo viso, svegliando dal suo stato di trans, interrompendo i suoi pensieri.
Il moro scosse la testa «Si certo, dicevamo?» domandò quasi imbarazzato, prese il suo trancio e li diede un morso.
«Sei sicuro?» intervenne Liam e noi tutti lo osservammo.
Sorrise, alzando le spalle «Certo!» recuperò il telefonino dal tavolo e digitò qualcosa, probabilmente un messaggio.
Sentii una sensazione di pienezza, anche se non avevo concluso il mio pranzo, che fossi gelosa?
«Allie, ma questo è un succhiotto?» scimmiottò Louis, toccandomi il collo.
Zayn quasi non si strozzò con la pizza, a me, invece, andò di traverso la bibita.
«Forse...» borbottai rossa in viso, abbassando lo sguardo.
«Forse? Dai... chi te l'ha fatto?» domandò incuriosito, Niall, sputacchiando pezzi di cibo ovunque.
Mi alzai dal mio posto, pulendomi le mani sui jeans «Non sono cose che vi riguardino.» presi la tracolla e ci depositai nella tasca anteriore, il cellulare.
Harry mi bloccò per un braccio «Dove devi andare?» chiese premuroso.
«Vado a casa...» sorrisi, baciandogli la guancia «Zayn, alle quattro a casa mia, puntuale.» salutai i ragazzi e uscii dalla pizzeria.
Avevo timore che i ragazzi mi chiedessero ancora chi fosse stato a farmi il succhiotto; di certo non potevo dire 'è stato Zayn.' Nessuno si aspetterebbe qualcos'altro tra noi due. Ci fosse almeno qualcosa.

***

Guardai l'orologio e notai che mancavano appena quindici minuti alle quattro.
Preparai il libro di letteratura sul tavolo in cucina e presi la ricerca che portai via da casa di Zayn. Probabilmente oggi l'avremmo conclusa e per me sarebbe stato un sollievo.
Mi sedetti sul divano, prendendo il mio amato libro; avrei potuto leggere qualche pagina prima dell'arrivo del moro, ma i miei piani furono interrotti dal suono del campanello.
«Cosa ci fai già qui?» domandai, facendo entrare Zayn.
Alzò gli occhi al cielo «Oh piccolina, come siamo acide!» sorrise, istigandomi.
Scossi la testa, evitando di rispondergli. Zayn Malik rimaneva un cretino.

Dopo un paio d'ore passate tra poesie e testi, finimmo quella benedetta ricerca. Utilizzammo quasi tutto il pomeriggio, poiché trascrimmo l'intera ricerca a compiuter per poi stamparla.
«Neanche dopo una scopata sono così stanco!» si lamentò, utilizzando una frase troppo fuori luogo.
Scossi la testa ed evitai di rispondergli, mettendo in ordine i libri e penne.
Zayn si alzò dalla sedia, sbuffando «Sarà meglio che io vada...» cercò di rimanere il più distaccato possibile.
«V-va bene.» balbettai, aiutandolo a sistemare il suo astuccio «Prima che tu vada... avrei una domanda da chiederti.» presi coraggio e lo fissai negli occhi, era da ore che la curiosità mi stava uccidendo.
Annuii, guardandomi stranito «Dimmi tutto».
Sentii le mani sudarmi «B-beh ecco... Oggi cosa stavi per dirmi, quando mi...» la sua voce mi anticipò, facendo perdere un battito.
«Ti stavo baciando?» completò la frase, leccandosi le labbra «Era una cazzata, niente di che.».
Anche se non avesse voluto dirmelo, avevo il diritto di saperlo «Ma vorrei saperlo lo stesso, per favore.» lo implorai, sperando che lui non facesse lo stronzo e me lo dicesse.
Ghignò «Amo quando mi implori su qualcosa» come da manuale fece lo stronzo.
Mi diressi verso la porta d'ingresso «Sei insopportabile quando fai così.» sbottai, alzando il tono della voce.
Zayn mi seguii, lasciando a terra il suo zaino «Io sarei insopportabile?!» domandò retorico, ridendo appena «Senti da che pulpito!» mi indicò, scuotendo la testa.
«Almeno non sono una cretina o un puttaniere come te.» sorrisi beffarda, sfidandolo.
In pochi secondi perdemmo il controllo della situazione, arrivando a insultarci a vicenda senza nemmeno rendercene conto. Quasi volessimo sfogare la nostra, e soprattuto mia, rabbia l'uno contro l'altra.
«Sei una stupida, rompiscatole, non ti sopporto!» urlò, stringendo i pugni.
«Tu sei un'egoista.» urlai, spintonandolo appena.
«Cretina!» «Coglione!».
«Sei bellissima...»
«E tu un bugiardo.» risposi in tempo prima che le sue labbra toccassero le mie; chiusi gli occhi, schiudendole . Le sue mani mi cinsero i fianchi, facendo aderire i nostri bacini. Intrufolai le mie mani tra i suoi capelli corvini, massaggiandoli leggermente. Zayn accarezzò i miei fianchi arrivando al sedere con una leggera pressione mi sollevò da terra, prendendomi in braccio. Fece aderire la mia schiena al muro, mettendosi tra le mie gambe, che successivamente allacciai al suo bacino.
Morsi il suo labbro inferiore, consapevole che lo desideravo con tutta me stessa e che lui desiderasse me.
La sua lingua accarezzò lentamente la mia, iniziando una danza tra loro.
Accarezzai il suo petto, scendendo verso il ventre. Arrivai ai lembi della maglia e li oltrepassai sentendo ogni suo addominale sotto le dita.
Può una persona essere così bella e perfetta nello stesso corpo?
Gemetti sentendo la sua eccitazione premuta sulla mia coscia che aumentava impressionalmente.
Smise di baciarmi, guardandomi; con un gesto veloce mi trovai in reggiseno e vidi la mia maglia lasciata andare dalla sua mano, fidendo a terra. Mi sentii subito imbarazzo, non ero mai arrivata a questo traguardo con lui e con nessun altro.
Presi coraggio, sfilandogli lentamente e in modo impacciato la sua maglia nera. Era perfetto.
Per me tutto questo era un mondo nuovo, non sapevo come comportarmi.
Accarezzai il suo petto nudo, sendento i muscoli contrarsi e riscaldarsi dopo il mio passaggio, allentai la cintura e lo sentii sospirare.
Zayn mi bloccò le mani «Calma, piccola...» sussurrò con voce roca «Lentamente, fai aumentare la passione.» sorrise, strinsengomi al suo corpo avviandosi verso le scale.

Over Again - Non sfuggì all'amore |Zayn Malik|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora