Ventottesimo capitolo.
L'ora di educazione fisica sarebbe iniziata a momenti, odiavo questa materia.
Mi isolai negli spogliatoi prendendomi lo spazio che mi serviva, cercando di non attirare l'attenzione di nessuno, specialmente dopo essere diventata ufficialmente "La ragazza di Zayn Malik". La cattiveria delle persone poteva essere meschina.
In silenzio iniziai a cambiarmi, fino a quando alle mie orecchie non arrivarono determinare parole.
«Ora che fai parte della squadra potrai comandare chi vorrai» Avrei riconosciuto la voce di Katie ovunque. Roteai gli occhi e continuai a cambiarmi.
«Capisci Hilary? Questa è la società, c'è chi vale ed è come noi» Rimase un secondo in silenzio «E poi ci sono sfigate che non meritano di esistere come lei» Mi indicò, facendo sorridere Hilary.
Non feci notare quanto io ci fossi rimasta male dal questo della mia -ormai- ex migliore amica.
«Katie, Julie, Margaret, Hilary...» esclamai con amarezza «Qual buon vento vi porta da me?» Non le degnai di uno sguardo e mi cambiai le scarpe.
Katie ridacchiò «Amiamo importunarti e poi la merda è sempre in giro, non trovi?» Si, tipo te.
Alzai le spalle, l'indifferenza era l'arma migliore che potesse esistere «Contente voi». Pronta per la lezione, chiusi il mio armadietto in un tonfo sordo e mi girai, ma trovai la strada sbarrata da Julie «Potresti spostarti? Dovrei passare, grazie».
Julie scosse la testa e Katie parlò al suo posto «Sarò contenta il giorno in cui rimarrai da sola, capito?» Mi prese per l'avambraccio e strinse forte «Odio il tuo comportamento!».
Non me ne sarei stata zitta e prendendo coraggio le dissi «L'invidia da male, vero?».
Il suo sorriso non si spense per un momento «Invidiosa di una come te? Sei la più sfigata della scuola» soffiò sul mio viso «L'unica cosa che dovresti fare è suicidarti, invece rimani qua a rompere a infettare l'aria. Scommetto che tuo padre è morto per la vergogna che gli procuravi» Le sue amichette iniziarono a ridere e mi sentì uno straccio. Gli occhi iniziarono a pungermi e un forte peso si posò sul mio cuore, facendomi mancare l'aria.
Cosa avevo fatto per tutta questa cattiveria?
Avrei voluto scappare, ma non volevo risultare una bambina impaurita agli occhi degli altri. Strinsi forte gli occhi e feci un respiro profondo per calmarmi.
«Adesso mi sono rotta i coglioni. Sono stata zitta tutto il tempo, ma forse vi servono schiaffi per finirla» Ci girammo tutti di colpo verso la voce che proveniva dalla nuova alunna «Non hai ancora capito che ti massacro se non le lasci il braccio e te ne vai con le tue amiche troie?» Le parlò a poca distanza dal viso.
Katie lasciò la presa sul mio braccio, girandosi «Tu saresti?» Squadrò la nuova ragazza.
La mora sorrise «Mi chiamo Maya e sono quella che ti spaccherà il naso se non te ne vai entro dieci secondi» Rimasi sorpresa da tutto quel coraggio «Dieci, nove...».
Katie alzò la testa e se ne andò sculettando, seguita dalle sue vipere... a no, amiche.
Feci un respiro profondo e mi girai verso Maya «Volevo ringraziarti per quello che hai fatto, nessuno ha mai parlato così alle cheerleader» Le spiegai timida «Ti posso offrire qualcosa, dopo scuola? Vorrei sdebitarmi» Sperai che la sua risposta non fosse negativa.
Maya annuì «Mi piacerebbe» Mi fece l'occhiolino ed entrambe raggiungemmo la palestra.«Hanno tentato di uccidermi!» Borbottai, stringendo la mano a Zayn all'uscita della scuola «Quelle ce l'hanno con me...» mormorai con timore. Non volevo che si spaventasse, sapevo che avrebbe reagito molto male.
Zayn sorrise «Stavamo giocando a palla avvelenata, è normale che tentavano di mirare contro le persone» Si, non gli avevo detto dell'accaduto negli spogliatoi, ma tanto non cambiava nulla. Avrebbe sempre trovato un modo per difenderle. Lasciai la sua mano, indignata «Trovi sempre il modo di difenderle» sbottai «Lo hai visto anche tu che miravano solo me» Evitò di rispondere e si sedette sulla panchina, preso dalla sua sigaretta. Lui non capiva come ci si sentiva a esser odiati da tutti.
Distolsi lo sguardo da Zayn, volevo che mi capisse e non che stesse zitto pensando che fossi solo una pazza sclerotica.
«Ehi, Allison, scusa il ritardo mi sono persa» ridacchiò Maya, avvicinandosi «Ho una fame, mi mangerei un bue» Si passò la mano sulla pancia, sorridendo.
Sorrisi a mia volta e la salutai «Non preoccuparti di nulla. Mi dispiace che non conoscerai Harry» mormorai, ricordarmi che non era ancora tornato.
«Nessun problema» disse, guardandosi attorno.
Zayn si accorse della presenza di Maya solo quando si alzò dopo aver fumato la sigarette «E tu chi sei?» La guardò con aria di insufficienza.
Avrei voluto prenderlo a pugni, ma per mia fortuna Maya non se ne accorse.
«Sono Maya Devine, piacere» Zayn continuò a fissarla e fece spallucce.
Alzai gli occhi al cielo «Lui è il mio ragazzo, Zayn. Fatica un po' con le nuove conoscenze, non temere non è un villano» risi per smorzare la tensione e presi per il braccio Maya «Sarebbe meglio iniziare ad andare, se no moriremo di fame». La mia amica annuì, ridendo.
Zayn ci sorpassò, mettendosi davanti «Perché ti sei trasferita qui?» Conoscevo il mio ragazzo e quello non era il suo tono di curiosità, voleva solo mettere in difficoltà Maya.
«E' una storia lunga, c'entra mio fratello...» Abbassò lo sguardo e continuò a camminare. Notai che il suo sorriso si era spento. Anche lei aveva una storia da raccontare.Le ore passarono in un batter d'occhi. Maya conobbe tutti i miei amici più stretti, nonché ne avessi molti. Louis si comportò benissimo e uguale Niall, anche se riempì la povera ragazza di domande. Liam, invece, rimase sulle sue. Non si comportò male come Zayn, ma non era in vena di festeggiamenti.
Finì le mie patatine e guardai l'orario «Scusate ragazzi, ma è tardissimo» dissi, cercando lo zaino «Tra meno di mezzora mi deve arrivare un pacco, quindi dobbiamo correre a casa» Sorrisi, Zayn sarebbe rimasto a casa mia per un'intera settimana. Mamma non c'era per il suo preziosissimo lavoro e non me la sentivo di rimanere da sola ancora per molto, così Zayn fece lo sforzo -parole sue- di farmi compagnia. Ruffiano.
Zayn annuì e si alzò «Si, dobbiamo andare. Non mi piace molto la compagnia» sorrise, salutando solo i suoi amici.
Lo guardai male anche se lui non se ne accorse «Maya questo è il mio numero, contattami appena puoi» Le lasciai il bigliettino e dopo aver salutato gli altri, raggiunsi Zayn.
«Penso che tu mi debba delle spiegazioni» esclamai appena salita in auto.
Zayn roteò gli occhi, capendo subito dove andassi a parare «Non mi piace, tutto qui».
«Può non piacerti, ma ti sei comportato da maleducato. È mia amica, dovresti essere felice per me» incrociai le braccia, arrabbiata dalla situazione.
Scosse la testa, facendo partire l'auto, «Io sono felice che tu abbia una nuova amica, ma questo non cambia che a me non piace» Non ribattei, poiché era solo inutile.
Rispettavo Zayn, alcuni suoi amici non mi piacevano ma non mi comportai mai male con loro. Era questo che non riusciva a capire.
Nessuno fiatò per tutto il tragitto fino a casa mia. Anche quando entrammo, il silenzio, continuò ad esserci.
Salì in camera mia e mi rifugiai in bagno, sapendo che una doccia calda mi avrebbe solo fatto bene.
Non ero arrabbiata con Zayn, ma dovevo affrontare con lui molti discorsi fra cui la sua ex gelosa.
Mi buttai sotto l'acqua calda e chiusi gli occhi, rilassandomi il più possibile. Delle braccia mi strinsero dal dietro, facendomi sobbalzare. La sua risata mi fece sorridere e mi abbandonai fra le braccia di Zayn. Con leggerezza mi sollevò da terra, facendomi aderire con la schiena contro il muro freddo della doccia. Le sue labbra andarono con voracità sul mio collo nudo, succhiando una piccola parte di pelle. Conosceva ogni mio punto debole.
Socchiusi le labbra, lasciandomi andare ai suoi vizi. Strinsi la presa sulle sue spalle, mentre le sue labbra non mi diedero tregua.
Tutti i pensieri negativi scomparvero in un'istante, ecco l'effetto che mi faceva Zayn. Riusciva a farmi stare bene con poco.
Alzai il suo viso e premetti le labbra sulle sue, assaporandomi il suo gusto e le sue dolci carezze.
«Preferisco il letto» mormorò piano, chiudendo le manopole dell'acqua. Si staccò da me e uscì dalla cabina, recuperando gli accappatoi. Me ne porse uno e lo indossai.
Zayn mi guardava con uno sguardo magnetico, quasi metteva terrore da quanto fosse intenso. Ma non ebbi paura di lui nemmeno per un secondo.
Quando mi avvicinai il campanello suonò, riportandomi con uno schiaffo sulla terra «I miei libri» urlai euforica e corsi fuori dal bagno.
«Ferma!» urlava Zayn alle mie spalle, ridendo.
Mi fermai solo davanti alla porta, ma quando la spalancai tutto il mio buono umore e il sorriso sparì all'istante.Continua...
Spazio d'autrice
Buona giorno a tutti.
Ecco il nuovo capitolo, chiedo come sempre scusa per il ritardo ma non riesco a fare altrimenti. In questo mese spero di riuscire a riscrivere tutta la storia e poi postarla più volte in una settimana.
Come avete visto ora c'è Maya e da come vi ho spoilerato, lei sarà un personaggio principale. La storia d'ora in poi la amo, ma il sequel sarà mille volte migliore e più sentimentale. Dovete capire che quando scrissi sta storia ero piccola, quindi vedrete da sole anche la banalità. Ma vi assicuro che il sequel non è così scontato. Entro fine settembre (se tutto va bene) pubblicherò il sequel.Qual è la vostra parte preferita?
Cosa pensate di Katie e delle sue arpie?
Il rapporto fra Maya e Zayn migliorerà o peggiorerà?
Se vi piacciono le mie storia passate dal mio profilo per leggerne altre.
Se vi è piaciuto il capitolo fatemelo sapere con i commenti e voti, ci tengo molto.
Se mi cercate su Twitter sono: myloverismalik
Valentina.
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Over Again - Non sfuggì all'amore |Zayn Malik|
Fiksi Penggemar«La ami, ma non riesci ad ammetterlo a te stesso.» - Mi scrutò attentamente, allontanandosi di qualche centimetro dal mio viso «Cosa vuoi che faccia?» Sfiorò con naso il mio, facendo scontrare i nostri corpi. Gli morsi il labbro inferiore «Baciami...