Uscii dalla cabina della doccia, coprendomi con un accappatoio. Non ero in vena di festeggiamenti, ma non potei fare altrimenti.
Mi persi, fissandomi allo specchio. Ogni tanto volevo vedermi bella, come le mie compagnie di classe. Volevo sentirmi desiderata davvero da qualcuno, ma in questo mondo contava solo la bellezza esteriore.
Scossi la testa «Chissenefrega.» Borbottai, indossando l'intimo nero. Presi il phon, iniziando ad asciugarmi i capelli. Tornai in camera, entrando nella piccola cabina armadio, prendendo l'abito, indossandolo. Era troppo corto, arrivava a metà coscia. Diviso in due pezzi di colore, la parte sopra era bianca con la scollatura a cuore, ma non troppo pronunciata e a meta vita si creava un distacco con una cintura di seta nera, che da essa scendeva la gonna a balze di pizzo nero. Incalzai le decolté nere lucide, tornando in bagno per il trucco e parrucco.
Scesi di corsa le scale cercando di non cadere, arrivando all'ingresso.
Mi fermai davanti allo specchio, prendendo fiato «Che la farai!» Mi diedi coraggio e aprii la porta.
«Sei pron...» Le parole gli morirono in gola, guardando il mio corpo «Piccola, mi ecciti da morire.» Si leccò le labbra.
Sorrisi «Davvero?» Lui annui «E se dovessi fare così?» Alzai una gamba, mostrando la pelle nuda della coscia in bella vista.
Fu in difficoltà «Ti sbatterei all'istante...» Si avvicinò, cercando di prendermi per i fianchi, ma scappai «Piccola, non rendere tutto più difficile!» Parlò roco, era fin troppo eccitato.
«Vado a prendere la borsa e andiamo!» Gli feci l'occhiolino e corsi lungo le scale, tornando in camera. Presi la pochette, preparata poco prima e mi spruzzai del profumo su tutta la superficie del collo.
«Sei bellissima, stasera.» Zayn si appoggiò allo stipite della porta «Devo darti la seconda parte del mio regalo.» Spiegò prima che potessi chiedergli qualcosa. Si avvicinò.
Appoggiò le sue mani sui miei fianchi, stringendoli appena. Senza accorgermene la distanza tra noi scomparve: i nostri nasi si sfioravano, appena. Le sue mani risalirono lungo la mia schiena, finché non arrivarono alle mie spalle; fece una leggera pressione, girandomi. Mi ritrovai a dargli le spalle.
Chiusi gli occhi beandomi del leggero tocco del ragazzo.
Le sue labbra sfiorarono il mio collo nudo baciandolo, tracciò una scia lungo le spalle. Lo guardai, i suoi occhi fissavano i miei attraverso lo specchio. Si staccò leggermente, prendendo dalla tasca interna della giacca un pacchetto: lui stesso lo aprii estraendo una collana con la scritta 'Forever'. Scosto i miei capelli sulla spalla sinistra, mettendomi la collana. Lasciò un tenero bacio sulla guancia, lasciando la presa sui miei fianchi «Ti aspetto in macchina.» Sussurrò, lasciandomi sola.
Sarebbe stata una lunga serata.***
Mi ritrovai a ridere sulla pista da ballo, mai in vita mia mi ero divertita in questo modo. Ballai sulle note dell'ultimo singolo di Rihanna, ancheggiando senza ritegno. Due mani strinsero i miei fianchi, rabbrividii: avrei riconosciuto quel tocco anche tra mille persone.«Mi concederesti un ballo?» Urlò per contrastare la musica.Annui, agganciando le braccia attorno al suo collo. Mi lasciai guidare nei movimenti, seguendo il sue ritmo lento. Non andava a tempo con la musica, fissava il mio corpo senza pensare a nient'altro. I nostri corpi erano perfettamente sincronizzati, eravamo perfetti. Il suo respirò mi riscaldò il viso per quanto fossimo vicini, i nasi si sfioravano e nessuno dei due abbassava lo sguardo. Lo volevo come fosse la mia ancora di salvezza.
Baciai le sue labbra con timore, sentendolo sorridere. Appena schiuse le labbra, la sua lingua sgattaiolò nella mia bocca, approfondendo il bacio.
Il quale diventò subito passionale, feci pressione dietro al suo collo, mordendogli le labbra.
«Piccola, beviamo qualcosa?» Indicò con la testa il bar, sorridendo.
«Ti seguo» Mi prese per mano, facendosi strada tra la folla.Ci lasciammo cadere sui divanetti, dopo l'ennesimo ballo «Sono sfinita!» Appoggiai la testa sulla sua spalla.
Zayn ridacchiò «Pensa al dopo festa...» Mormorò, intrecciando la sua mano con la mia. Mi sentivo a casa vicino a lui.
«Ti p-piace, farfallina?» Harry si avvicinò tutto purché sobrio «C-ci siamo impegnati m-molto!» Continuò, sdraiandosi sul resto del divanetto.
Non ho mai amato l'alcool e i miei amici lo sapevano, Zayn lo sapeva. Mio padre abusa di liquori, birre e vino; da quando ho memoria sono più le volte che l'ho visto ubriaco che sobrio. Mia madre all'inizio non mi credeva neanche, certo lei era sempre in viaggio e non poteva sapere che lui fosse manesco e un alcolizzato.
«Vado a prendere una boccata d'aria.» Annunciai a Zayn, alzandomi dando posto a Liam, appena arrivato.Mi strinsi le braccia al petto, appoggiandomi al muro «Sei la festeggiata?» Un ragazzo molto carino, si avvicinò «Sono Jake.» Sorrise, mostrando una fila di denti bianchi. Sembrava il prototipo di principe azzurro.
«Si sono io, Allison, piacere.» Ricambiai la sua stretta di mano.
«Mi concederesti un ballo?» Mi porse il braccio «Sei molto bella.» Arrossii per il suo complimento.
«Un ballo solo, però!» Tornammo nel locale sotto gli occhi increduli dei miei amici e soprattutto di quelli di Zayn. Il suo sguardo era glaciale, non l'avevo mai visto in quel modo.
«Hai il ragazzo?» Iniziammo a ballare, scossi la testa «La gente non sa cosa si perde, allora!» Mi fece l'occhiolino e ballammo per circa una decina di minuti, nei quali, Zayn, non smise un secondo di fissarmi «Questo è il mio numero, chiamami!» Mi diede un foglietto, sorrisi e tornai ai divanetti.
«Hai fatto conquiste, vedo!» Hilary, nonché la mia migliore amica «Auguri, scusa il ritardo» Sorrise, dandomi un pacchetto.
«Grazie.» Ricambiai il sorriso «Ma da quanto sei qui? Non ti avevo notata.».
Si sedette accanto a Zayn e gli baciò la guancia, facendo roteare gli occhi color caramello del moro «Eri troppo impegnata a prenderti tutti i ragazzi.» Zayn si alzò di scatto, uscendo dal locale.Pov. Zayn
Accesi una sigaretta, bisognoso di nicotina. I miei nervi erano tenuti a dura prova, un'ora prima bacia me e poi si presenta con un prototipo uscito dalle favole. Non aveva nulla più di me, io ero quello desiderato da tutte, non lui.
«Zayn...» Un sussurro uscii dalla sue labbra, perfette.
Non mi girai a guardarla «Cosa cazzo vuoi?» Sputai come veleno.
I suono dei sui tacchi riempii l'intero parcheggio «Che ti è preso?» Scoppiai a ridere, quasi fossi un malato mentale.
«Non me lo stai chiedendo davvero, giusto?» Diedi un pugno al muro al mio fianco, facendola spaventare «Mi prendi per il culo?» La guardai «Allison, fottiti. Prima vieni alla festa con me e poi conosci un altro, rimorchiandolo.» Urlai, preso dal nervosismo.
«Zayn, io... ».
«Zayn un cazzo. Lasciami stare!» Mi avvicinai alla mia auto «Sai che ti dico? Adesso vado da Katie e me la scopo fino a domani mattina, poi passerò ad un'altra e ancora un'altra.» Guardai il suo viso colmo di lacrime «Sei prima volevo ricostruire il nostro rapporto, in cinque minuti l'hai mandato a puttane.» Buttai la sigaretta al suolo e salii in auto, partendo.
Ero deluso da lei. Non ero un santo, ma non avrei mai pensato che si potesse comportare in questo modo. Quella non era la mia Allison, non si sarebbe mai comportata così.
A Liam: Porta a casa Allison, me ne sto andando.
Inviai il messaggio al mio migliore amico, spegnendo subito dopo il cellulare.
Provava questo ogni volta che mi vedeva con un'altra?
Scossi la testa, cercando di scacciai l'immagine di lei e di quel ragazzo dalla mia mente.
Non sarei andato da Katie, neanche per far star male Allison.
Continua...
Spazio d'autrice
Buon pomeriggio ragazze, spero che il capitolo vi piaccia quanto piace a me.
Purtroppo Zayn ha frainteso, ma quanto lo amo in versione gelosa.
La vostra parte preferita?
Vi è piaciuto il regalo di Zayn per Allison?
La storia vi sta piacendo?
Se si, votate e commentate così potrò leggere le vostre reazioni.
Siamo arrivati a 1000 visualizzazioni, vi amo! Grazie infinite.
Se mi cercate su twitter sono: myloverismalik
Baci Valentina.
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Over Again - Non sfuggì all'amore |Zayn Malik|
Fanfiction«La ami, ma non riesci ad ammetterlo a te stesso.» - Mi scrutò attentamente, allontanandosi di qualche centimetro dal mio viso «Cosa vuoi che faccia?» Sfiorò con naso il mio, facendo scontrare i nostri corpi. Gli morsi il labbro inferiore «Baciami...