Mancavano meno di ventiquattro ore e sarebbe stato il mio compleanno.
Sarei diventata maggiorenne, non sarebbe cambiato nulla da averne diciassette, ma era un traguardo che tutti volevano raggiungere al più presto.
Girai l'angolo e arrivai alla villetta del mio migliore amico, Harry, e notai di essere da sola. Presi il telefonino e controllai l'ora.
«Merda.» ero in anticipo di almeno venti minuti.
Non sapendo cosa fare, apri un messaggio e lo inviai a Harry.A Harry: Riccio, sono in anticipo e mi sento sola. Mi fai salire?
Aspettai qualche minuto prima di ricevere una sua risposta. Harry era un ragazzo molto dormiglione, ma bastava poco per svegliarlo. Sorrisi leggendo il suo messaggio.
Da Harry: Mi hai svegliato. Comunque buon giorno. Ti ho aperto.
Senza farmelo ripetere entrai in casa, andando diretta nella camera del mio migliore amico. Mi coprii gli occhi ed entrai nella stanza, temendo di trovarlo nudo.
Harry aveva la fissa di dormire, o di girare per casa, completamento nudo. Senza vestiti si sentiva libero.
«Posso?» aprii la porta e rimasi immobile finché non mi disse che potevo vedere «Woow sei vestito!» lo trovai seduto sul letto in mutande.
Ridacchiò «Mi sono appena messo i boxer, tranquilla non ti traumatizzerò per le mie dimensioni.» Si pavoneggiò.
Scossi la testa, ridendo «Sei sempre il solito!» Lo salutai baciandogli la guancia «Come sta il mio migliore amico?» Sorrisi.
«Diciamo sono assonnato, tu invece... Come mai tutta sta felicità?» domandò «E' da più di quattro giorni che sei così euforica.» Mi diede una spallata, giocosa.
Questa felicità dipendeva tutta da Zayn, da quel pomeriggio ci sentivamo spesso per telefono e quando capitava passavamo qualche ora insieme «Mi sveglio bene, ultimamente. Sarà il fatto che mia madre non c'è...» Mentii, cercando di convincerlo.
Sospirò «Te l'ho già detto che puoi venire anche qui, comunque faccio finta di crederci!» Mi fece l'occhiolino «Parliamo di cose serie: sabato mega festa di compleanno?» Domandò entusiasta.
Deglutii «Devo proprio?!» Feci una faccia da cucciolo, ma come sempre non funzionò.
«Non accetto un 'no' signorina, quindi sabato ci sarà la festa!» Sospirai, demoralizzata «Adesso mi preparo, mancano cinque minuti e i ragazzi saranno qui. Aspettatemi che arrivo subito» Annuì sorridendogli senza rispondere. Mi alzai e lo lasciai da solo.Chiusi la porta d'ingresso, uscendo dal vialetto.
«Deduco che tu abbia passato la nottata, qui, no?» Sobbalzai, trovandomi Zayn a due passi da me.
Sorrisi e decisi di prendermi una rivincita «Anche se fosse? Non ti dovrebbe importare nulla» Ridacchiai fissandolo.
«Cazzo Allison!» Sbottò incazzato, sorprendendomi «Sei stata con me pochi giorni fa e ieri ti sei fatto un altro?» Mai avevo visto Zayn Malik incazzato verso di me.
Presi la palla al balzo «Sei geloso?» Alzai un sopracciglio, sperando di non fargli capire quanto tenessi alla sua risposta «Stai facendo una lieve scenata, sai?» Ironizzai.
Si passò nervosamente una mano tra i capelli «Non sono geloso, ma la roba mia non si tocca!».
Rimasi spiazzata «Io non sono un oggetto, Zayn!» Lo guardai male «Non hai nessun diritto per potermi considerare tua!» Lo superai, dandogli una spallata. Stupido cretino.
«Invece lo sei e sempre sarà così.» Mi prese per le spalle «Non puoi negare la nostra attrazione, non puoi!» Mi girò verso di lui, tenendomi ferma dagli avambracci «Quindi, ripeto, sei stata con Harry?».
«Quanto sei stupido!» Mi liberai dalla sua presa «Pensi davvero che io sia stata con un altro? Non sono come te, Zayn. » Il suo sguardo si abbassò evitando il mio.
«Scusa, non avrei dovuto reagire così...» Sorrise, avvicinandosi per baciarmi, ma lo fermai «Cos'ho fatto adesso?».
Non capiva mai nulla «Sei geloso?» ripetei quelle nove lettere, impaziente di sapere la verità. Rimase in silenzio, senza proferire parola: avevo avuto la mia risposta.***
La cameriera tornò con le nostre ordinazioni e la mia amata discussione sul mio compleanno ebbe inizio.
«Sabato ci sarà la festa per Allie, no farfallina?» Lo trucidai con lo sguardo, ma non gli fece né caldo né freddo e continuò a parlare «Prima di tutto: dove?».
«Che ne dite di andare al Monkey's?» Domandò Niall, guardando tutti i presenti con un luccichio strano negli occhi. Lui amava quella discoteca.
«Io ci sto!» Louis diede il cinque al biondo che esultava «Harry prepareremo tutto noi?» Il castano si rivolse a Harry.
Guardai la scena divertita sembrava come se io non fossi presente, non che mi dispiacesse non organizzare la mia festa di compleanno, ma non ero un amante di questo genere di cose. Harry annui «Per le nove e trenta in discoteca, va bene?».
Non lo ascoltai, perché fui distratta dalla mia migliore amica, tornata da poco da una vacanza «Dio quanto è bello!» Hilary sospirò pensierosa.
La guardai incuriosita «Di chi stai parlando?» Sussurrai per non farmi sentire dai ragazzi.
Lei avvampò «C-cosa? Di nessuno, figurati!» Si spostò i capelli su una spalla sola e tornò a messaggiare con chissà chi.
Girai la cannuccia nel bicchiere, deprimendomi sia per colpa del mal di testa, ma anche per il fatto che Hilary era molto distaccata con me e non sapevo il motivo.
«Allie, allora? Ti va bene l'orario?».
Scossi la testa e guardai Liam «Come prego?».
«Ti ho chiesto se va bene alle 21.30 come orario?» Annui disinteressata, dandogli carta bianca.
Socchiusi gli occhi, appoggiando la schiena allo schienale della sedia; mi drizzai quando la mano sinistra si Zayn, si posò sul mio ginocchiò, tentai di scacciarla più volte, ma invece lui intrecciò le sue dita con lei mie, stringendo lievemente la mia mano. Sorrisi per quel piccolo gesto inaspettato.
«Ci divertiremo, no Allison?» domandò Zayn attirando la mia attenzione.
Sorrisi appena «Certo, se no che festa sarebbe?» Risi «Scusate ragazzi, ma mi sento poco bene.» Lasciai la mano di Zayn e mi alzai dal tavolo, prendendo la mia tracolla.
«Sicura di stare bene?» si preoccupò, Louis.
«Ho solo mal di testa, nulla di che...» Ed era vero. In fretta salutai e uscii dalla pizzeria.
Avevo premura di arrivare a casa il prima possibile, sentivo le gambe pesanti e la testa mi girava leggermente.
Non era un semplice mal di testa.Pov. Zayn
«Niall, io e te partita a Fifa?» Lo sfidai e come previsto accettò con grande entusiasmo.
«Ti batterò, Zayn!» Mi sfidò, correndo verso Harry e Louis che stavano a pochi metri di distanza da noi.
Dopo che Allison se ne andò, decidemmo di andare a casa di Liam per svagarci. Oggi eravamo liberi dagli allenamenti di calcio, l'allenatore sarebbe mancato per il resto della settimana, il che rendeva tutti felici.
«Sei molto silenzioso, Zay.» Parlò, Liam al mio fianco.
Non mi ero ero conto di essermi chiuso in me stesso «Non ho molto da dire...» Fui salvato dal suono del mio cellulare che annunciava un nuovo messaggio.
Senza aspettare la risposta di Liam, presi il mio telefono e lessi.Da Allison: Zayn credo di avere la febbre, sto sempre peggio.
Rimasi sorpreso dal messaggio, fra tutti aveva cercato me. Ero stupito, ma appena rilessi il messaggio mi feci prendere dall'ansia.
A Allison: Arrivo.
Risposi all'istante al messaggio e dissi «Scusate ragazzi, ma devo scappare!» Attraversai la strada di corsa, evitando di farmi investire da qualche macchina «Niall, giocheremo un'altra volta!» Urlai al biondo.
Harry scosse la testa «Con chi devi scopare? La conosco?» Ridacchiai e alzai il dito medio.
Non potevo perdere tempo spiegando la situazioni ai ragazzi, in più avrebbero chiesto spiegazioni e io non avevo tempo da perdere. Iniziai a correre, tenendo lo zaino sulla spalla sinistra per non farlo cadere. Il messaggio mi fece preoccupare, non volevo che stesse male.
Svoltai l'angolo e arrivai sotto casa sua.
Suonai.Continua....
Spazio d'autrice
Buon pomeriggio ragazze, eccomi con un nuovo aggiornamento.
Vi ringrazio per tutti i commenti e i voti, sono felicissima che la storia vi piaccia.Come trovate questo capitolo?
Vi piace Zayn geloso?
Allison come la trovate?
Vi chiedo per cortesia se votate e commentate la storia se vi piace. Voglio sapere i vostri pareri.
Se mi cercate su Twitter sono @myloverismalik
Baci Valentina.
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Over Again - Non sfuggì all'amore |Zayn Malik|
Fanfiction«La ami, ma non riesci ad ammetterlo a te stesso.» - Mi scrutò attentamente, allontanandosi di qualche centimetro dal mio viso «Cosa vuoi che faccia?» Sfiorò con naso il mio, facendo scontrare i nostri corpi. Gli morsi il labbro inferiore «Baciami...