Decimo capitolo

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Il senso di colpa, in queste due settimane, non mi lasciò nemmeno un secondo.
Due settimane a esser ignorata da Zayn, né uno sguardo, né una parola.
Pensavo di non aver fatto nulla di male, finché non mi urlò dietro, alla festa del mio compleanno: le sue parole mi ferirono, mail suo sguardo lo fece mille volte di più.
Sapevo di aver sbagliato, Zayn era stato carino per tutta la serata, la cosa che lo fece imbestialire fu quando Jake, senza il mio permesso, riuscii a rubarmi un bacio a stampo davanti agli occhi del moro. Per la prima volta vidi delusione nel suo sguardo.
«Signorina Evans, mi sembra al quanto distratta che ne dice di distrarsi in corridoio?» La professoressa urlò, interrompendo la sua lezione di economia. Senza farla innervosire, cercai di esser il più veloce possibile e sgattaiolai fuori dalla classe; solo in quel momento mi resi conto che Zayn non c'era.
Sbuffai iniziando a girare per i corridoi, presi le scale per dirigermi nel secondo plesso della scuola; sperando che nessuno sia già nel bagno femminile, lì c'era un ampio davanzale per sedermi.

Dopo circa cinque minuti arrivai al bagno, strinsi la bretella dello zaino, aprendo la porta.
«Come s-sei bravo...» Dei gemiti mi arrivarono alle orecchie, una coppia mezza nuda ci stava dando dentro su un lavandino «L-Lì, proprio l-lì!» La ragazza continuava a gemere senza contento, lei era seduta e il ragazzo, privo solo di maglia e con i pantaloni abbassati, giaceva in mezzo alle sue gambe; dandosi da fare.
Quei sospiri e quei gemiti «Esistono le camere d'albergo!» Abbassai lo sguardo dalla coppia, più che disgustata.
Il ragazzo si fermò nei movimenti, girandosi di scatto: Zayn e Katie.
Sentii il cuore accelerare, appena il suo viso guardò il mio, ricollegai tutto: saltò la lezione per lei.
Staccandosi da Katie, si aggiustò i pantaloni «Allison, posso spiegarti tutto!» Recuperò la maglia da terra, avvicinandosi a me.
Deglutì «Tranquillo, non devi spiegarmi niente. Buona continuazione!» Corsi per i corridori, sperando che non mi seguisse. Non mi sarei mai fatta vedere piangere da lui.

***


Mi lasciai cadere sul un seggiolino, sugli spalti. La palestra era deserta in queste ore, non mi avrebbe trovata nessuno. Lasciai libero sfogo alle lacrime, esse uscirono come un fiume in piena. Mi sentivo tradita dal ragazzo che amavo, ma la colpa era solo mia: se non mi fossi comportata così, lui vorrebbe me non lei. Portai le mie mani sul viso, singhiozzando. Vibrò il telefono, era un messaggio.


Da Zayn: Dove sei? Dobbiamo parlare.


Non sarei corsa da lui in lacrime, non l'avrei più fatto.
Non volevo sentirmi dire che non ero abbastanza per lui, preferivo vivere nella mia illusione, in cui lui mi amava e voleva stare con me.
Il pianto diventava sempre più forte, isterico, cercai di smettere, ma sembrò impossibile.
La campanella suonò, facendomi riprendere dai miei pensieri. Fissai l'entrata della palestra da li a poco si sarebbe riempita. Desiderai solo di andare a casa, per sdraiarmi e piangere fino ad addormentarmi, piangere finché non dimenticavo tutto. Sarebbe possibile?
«Allie?» Harry era sempre uno dei primi ad arrivare in palestra «Cos'è successo? Perché piangi?» Corse verso di me, salendo la scalinata a due gradini alla volta.
Scossi la testa, cercando una scusa all'istante «N-nulla...» Cercai di asciugarmi le lacrime, balbettando.
«Non mentire, ti conosco...» La sua mano grande asciugò il mio viso «Cos'è successo?» Domandò ancora.
«Mio padre mi ha mandato un messaggio... E...» Trovai una scusa all'istante.
Harry mi interruppe «Tranquilla, non dire nulla.» Mi baciò la fronte, stringendomi al suo corpo, caldo «Vorrei solo prenderlo a pugni.» Sentii rabbia nelle sue parole «Facciamo lezione, così ti distrai.» Mi prese per mano, costringendomi ad alzarmi, forse sarei riuscita a distrarmi.

Uscii dallo spogliatoio senza aspettare nessuno, mi sedetti sul muretto in cortile fissando il cartello, dal quale usciva un fiume di persone intente a tornare a casa. Un pensiero si riversò su Zayn, ero masochista, più lo pensavo, più stavo male.
«Bellissima...» La voce di Jake mi distrasse «Stai bene?» Si sedette alla mia sinistra.
Sorrisi, cercando di camuffare la mia tristezza «Va tutto bene, non sto piangendo... Qualcosa mi è entrato nell'occhio.» Seppi di essermi infilata da sola nei guai.
Ridacchiò «Non ti ho mai chiesto se stessi piangendo, ma fammi indovinare...» La sua lingua schioccò sul palato «Delle lacrime ti sono entrate negli occhi, vero?» Ironizzò, facendomi ridere. Scese dal muretto, posizionandosi davanti le mie gambe «Sei stupenda...» Portò una ciocca di capelli dietro il mio orecchio, avvicinando il viso al mio.
«Non voglio baciarti...» Bloccai la sua avanzata, facendomi indietreggiare.
Mi guardò perplesso «Credevo che provasti qualcosa per me...» Sorrise, amaramente.
Deglutii vedendo il suo viso basso, non si meritava questo «Scusami, ma ci conosciamo così poco...» Mi morsi il labbro, cercando di non risultare patetica.
«Possiamo sempre conoscerci, no?» Come potevo dirgli che amavo un altro «Non sono Malik, giusto?» La sua domanda mi sorprese «So che sei la sua ex, ho visto come vi guardate, non negarlo. Se fossi stato lui, ovviamente non ti saresti fatta tutti questi problemi.» Alzò di poco il tono della voce, dopo tutto aveva ragione.
Rimasi in silenzio per qualche secondo «Davvero... mi dispiace...» Mormorai.
«Il giorno che piangerai per colpa sua, non mi cercare.» Mi lasciò da sola, allontanandosi bruscamente dal mio corpo, combinavo solo casini.
I sensi di colpa, verso Jake, si fecero sentire. Non si meritava quel trattamento. Un ragazzo carino, gentile, si interessa a me e io lo rifiuto come se fosse spazzatura. La colpa non era sua, ma mia. Mentalmente mi ripetevo che lui fosse troppo per me, ma sapevo che mentivo a me stessa. L'unica verità: avrei rifiutato tutti per Zayn.
Mentivo a me stessa quando dicevo di stare bene senza di lui; come potevo non volerlo, quando solo averlo accanto mi rendeva felice?
Volevo solo che tutto tornasse a posto tra noi, come il giorno prima della festa.
Mi mancava costantemente, era sempre nella mia mente. Volevo solo che lui fosse mio. 



Pov. Zayn

Dire che mi sentivo coglione era un eufemismo.
Avrei dovuto parlarle, ma con quale scusa? Non potevo difendermi.
Non mi sarei mai aspettato che lei ci potesse scoprire in bagno, non sapevo manco perché sono tornato dalla ragazzo con cui l'ho tradita. Non che fosse una brutta ragazza, ma nessuno competeva con la mia Allie. Era come se l'avessi tradita: dalla sera della festa mi ero fatto molte ragazze, ma l'unico motivo per cui lo facevo tutto questo, era per togliermela dalla testa. Più provavo a schiacciarla, più facevo male a me stesso. Nessuna era come Allison, potevano essere esperte, ma non erano lei. Non mi avrebbe mai perdonato.

Accesi la sigaretta che rigiravo da qualche minuto, tra le mani. Mi sedetti sulla prima panchina libera che trovai, impaziente di vederla uscire dalla scuola. Le avevo scritto vari messaggi, ma nessuno di esso ricevette una risposta, come biasimarla, no?
Il suono nella campanella si fece sentire, guardai ogni singolo studente, cercavo il suo viso tra la folla.
«Prima di motoria ho trovato Allison, stava piangendo...» Harry lasciò andare la cartella, buttandola vicino alla sua «Mi sento impotente a vederla così.» Mi morsi il labbro, sapendo di esser io la causa di quelle lacrime.
«Cos'è successo?».
Louis parlò al posto del riccio «Suo padre l'ha insultata per messaggio.» Sorrisi amaramente, mentii per proteggermi.
Scossi la testa, facendo cadere il discorso «Devo parlarle.» Mi alzai velocemente dalla panchina, cercando Allison, ma la trovai in compagnia di Jake, il ragazzo della festa. Guardai la scena schifato, lui si misi fra le sue gambe e iniziò a parlare di chissà cosa. Senza esitare mi sedetti di nuovo, recuperando dal pacchetto una seconda sigaretta che accessi.
I due iniziarono a discutere quando lui tentò di baciarla, lei lo rifiutò.
Volevo alzarmi, andare da lei e allontanarlo. Mi dava fastidio solo l'idea di un ragazzo che potesse avvicinarsi a lei.
Nervosamente, imprecai attirando l'attenzione dei ragazzi «Zayn... Che hai?» Chiese Louis, dandomi una pacca sulla spalla.
Scossi la testa «Nulla...» biascicai, abbassando lo sguardo sul terreno.
Liam rise «Allora perché stringi i pugni?» Senza accorgermene la mia mano destra era chiusa a pugno «E spiegami anche perché non togli lo sguardo da Allison.» Deglutì sentendo il suo nome.
La domanda fatidica si fece sentire «Sii sincero, cosa provi per lei?» Harry si inginocchiò davanti al mio busta, sorridendo «Ti conosciamo, sai?».
Deviai il suo sguardo «Non lo so...».
«Dopo quel caloroso bacio alla sua festa sembravate una coppia.» Esclamò, Niall «Si Zayn, vi abbiamo visti.» Trattenne una risata, facendomi innervosire.
Alzai le spalle «Non sono da relazioni stabili.» Era vero, non riuscivo a stare per più di cinque giorni con la stessa ragazza, non sarò mai fatto per amare.
«Cosa provi, adesso?» Guardai il mio migliore amico, senza riuscire a dare una risposta. Cosa provavo realmente? Era solo un gioco per me? «Vorresti alzarti e allontanare quel ragazzo da lei, senza la necessita di baciarla costantemente e quando l'abbracci sai bene.» Mi aveva letto dentro.
«Oggi mi ha beccato mentre scopavo con Katie, in bagno.» Una sorta di fastidio allo stomaco si fece sentire, solo al ricordo del suo sguardo.
«La ami, ma non riesci ad ammetterlo a te stesso.» Sospirai, aprendo bocca per replicare, ma fui fermato prima «Parlale, chiarite una volta per tutte.».
Dovevo solo trovare il coraggio di parlarle, niente di più facile.

Continua....

Spazio d'autrice

Buon pomeriggio a tutti.

Questo capitolo non è uno dei miei preferiti, ma adoro il rapporto fra Allie e Harry (che diventerà sempre più bello).

Spero sempre di non deludervi.

Cosa pensate di questo capitolo?

Zayn doveva comportarsi così?

La reazione di Allison?

Per chi non lo sapesse questa storia ha un sequel e vi assicuro che è più emozionante, ma se questa storia non piacerà abbastanza non so se la pubblicherò. Ditemi voi.

Fatemi sapere tutto ciò che pensate grazie ai voti e ai commenti, vi ringrazio in partenza.

Se mi cercate su twitter sono myloverismalik

Baci Valentina

Over Again - Non sfuggì all'amore |Zayn Malik|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora