Tornata a casa, mi butto sul letto pensando alla giornata di oggi, alla strana giornata di oggi.
Era come se stessi rivivendo il primo giorno di scuola, tutto mi sembrava nuovo. Spero che questa sensazione passi in fretta.
Ma papà non c'è? Quando sono arrivata non l'ho sentito.
Mi dirigo in camera di mia sorella, per farmi dire dov'è nostro padre.
"Claire, sai dov'è papà?" le chiedo.
Ha le cuffie nelle orecchie a tutto volume.
"Claire!" la richiamo, alzando un po' più la voce.
"Che vuoi ancora?!" sbotta mia sorella.
"Ti ho fatto una domanda, dov'è papà?" sospiro.
"Sei venuta a rompermi per una domanda simile? Non lo so dove sta, ora esci dalla mia stanza." dice prima di sbattere la porta.
Mia sorella è totalmente cambiata da quando mia madre non c'è più.
Mi dispiace per come l'ha presa, però non posso darle torto, io ho vissuto anni con la mamma, che Claire non vivrà mai.
Papà sarà ancora a lavoro, intanto vado a rilassarmi di nuovo sul letto, finendo poi con l'addormentarmi.
***
Scuola e ancora scuola! È iniziata da poco e già non la sopporto più. Menomale che è l'ultimo anno.
Metto le cose nell'armadietto, per poi chiuderlo.
Quasi mi spavento quando vedo Jorge accanto al mio armadietto.
"Abbiamo vicino anche l'armadietto, che coincidenza." ride.
"Già, che coincidenza." rido nervosamente.
Quando ci guardiamo negli occhi, divento incredibilmente nervosa.
A rompere quel'atmosfera che si era creata è Lodovica, che fa una tosse un po' finta per richiamarci.
Mi giro di scatto, mentre lei sorride sorniona.
"Ci vediamo in giro." dice Jorge, prima di andare.
"Mi sa che ho interrotto qualcosa." Lodo ride ancora.
"Stai sbagliando, non hai interrotto proprio niente." dico con aria indifferente.
"Ah no? Comunque Diego da una festa domani sera, avevamo pensato di invitare anche Jorge, sai per far creare un'atmosfera con te."
"Ma cosa vi è saltato in mente?!" quasi urlo.
"È una buona idea, anzi potresti chiederglielo proprio tu!" aggiunge.
"Sei per caso uscita fuori di testa?"
"Non capisco quale sia il problema."
"Non so cosa c'è tra me e Jorge, non posso andare da lui ed invitarlo ad una festa di botto." esclamo.
"Io dico che ti stai facendo troppi problemi."
Sospiro prima di entrare in classe.
***
Ovviamente anche Cande dà ragione a Lodo, vogliono costringermi ad invitare Jorge a quella festa.
Sono con me in questo momento e mi stanno spingendo verso di lui sempre di più.
Mi stanno mettendo in una situazione che non mi piace per niente.
"Vai!" sussurra Candelaria.
"Nonono come faccio?!" sussurro anche io, per paura che possa sentirmi.
"Come fai? Muovendo la bocca e facendo uscire le parole, non è difficile." Lodo mi prende in giro.
"Tini se non ci vai, andiamo noi ad invitalo eh." aggiunge Cande.
"Va bene va bene, ci vado. Ma sappiate che ve la farò pagare." sospiro, avvicinandomi a Jorge.
È intento a leggere qualcosa su un quaderno. Sta studiando? Vuol dire che sto per disturbarlo. Ok, torno indietro.
"Tini!" esclama Jorge.
"Jorge." mi avvicino.
"Che stavi facendo?" mi domanda.
"Sono venuta a farti una domanda." mi sento abbastanza imbarazzata.
"Dimmi pure."
"Ti va di venire a una festa domani sera?" dico tutto d'un fiato.
Da dove mi siano uscite le parole così velocemente, proprio non lo so.
"Ci stai provando con me?" ride.
Ecco che pensa subito a male.
"No! Assolutamente no! Era solo un invito."
"Stavo scherzando." ride. "Comunque, se mi dici dov'è, magari ci vengo."
"Oh si, è a casa di Diego, l'ultima strada dopo il ponte."
"Allora ci vediamo li, Stoeesel." sorride, per poi sparire dietro l'angolo.
Ma lo fa apposta ad essere così seducente?
"Missione compiuta Tinita!" Cande mi fa l'occhiolino.
So già che me ne pentirò.
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Paradise||Jortini
Fanfiction"Scusami, non volevo. Sono un'imbranata!" mormorai, dopo aver sporcato di succo il ragazzo davanti a me. "No, tranquilla non fa niente." Alzai lo sguardo, alzò lo sguardo. Perché un caldo improvviso aveva cominciato a invadere le mie guance? ---- J...