Capitolo 11 - La mia piccola.

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Point of view of Tini

Siamo già partiti da un'oretta, il viaggio è ancora lungo.

La nostra macchina è quella che sta facendo più rumore di tutte, con la musica ad altissimo volume e le note alte che proviamo a riprodurre.

Mi viene da ridere.

Ci fermiamo quando vediamo Facu fermarsi con la macchina e scendere da essa abbastanza incavolato.

Apre lo sportello posteriore e caccia dalla macchina Jorge, per poi venire verso di noi.

"Sentite si sta lamentando da quando siamo partiti, potete tenervelo voi?" esclama Facundo.

Diego scoppia a ridere.

"Come si sta lamentando?" dice.

"Chiede in continuazione se siamo arrivati, mi ha stufato quindi ora ve lo tenete voi." risponde Facundo stizzito.

"Ma io non voglio andare nell'altra macchina, sto benissimo qua." mormora Cande.

"Neanche io." interviene Lodovica.

"E neanche io." aggiunge Xabiani.

Sospiro, uscendo dall'auto.

"Vado io nell'altra macchina, tu sali." dico a Jorge.

Non ricevo una risposta in cambio, bensì uno sguardo.

Uno sguardo che mi fa tremare le gambe, uno sguardo che dice mille cose, uno sguardo che fa andare il mio cuore in tilt, uno sguardo che non riesco a reggere.

Peter mi guarda.

Jorge entra in auto, mentre io entro in macchina con Facundo, sedendomi accanto a Mercedes.

"Jorge e Peter rinchiusi nello stesso posto, a due centimetri di distanza? Mm, non è stata una buona idea amica mia." mormora Mechi.

Ha ragione, non è stata per niente una buona idea, ma se non l'avessi fatto non ce ne saremmo andati più.

Point of view of Jorge.

Perché devo stare attaccato a questo coso? Mi fa schifo.

Lodovica mi aveva detto che non ci sarebbe stato Peter, perché invece adesso ci sta?

Vedo il cielo rannuvolarsi, ma non verrà a piovere me lo sento.

"Oddio il cielo sta diventando grigio." dice Lodo.

"Verrà a piovere." dice Peter.

Ma perché deve sempre rompere con la sua negatività del cazzo?

"No, non verrà a piovere, non portare seccia." esclamo, stizzito.

"Non sto portando seccia come dici tu, il cielo è scuro, pioverà sicuramente." alza le spalle.

Mio dio mi fa davvero salire i nervi.

"Io ti sto dicendo che non pioverà." sospiro.

"Ok ok, non ti scaldare." sbuffa.

Devo contenere la mia voglia di prenderlo a pugni, ma con l'arroganza che si ritrova non so per quanto ancora resisterò.

Dopo circa dieci minuti comincia a tuonare e a piovere con l'aggiunta di alcuni lampi.

"Ops...non piove eh." Peter ridacchia.

Lo guardo, giuro che lo uccido.

***

Dopo circa mezz'ora arriviamo alla casa al mare.

Paradise||JortiniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora