Capitolo 18 - Un brutto presentimento.

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Point of view of Tini


Come è possibile che le vacanze passino sempre così in fretta?

Questi venti giorni di vacanze natalizie sembra siano passati in un batter d'occhio.

E si ritorna a scuola.

Si ritorna a sentire freddo fuori il cortile, si ritorna a ripassare tutte le materie per la paura di essere interrogati, si ritorna a vedere tutti i professori, si ritorna a vedere tutte le persone che non vorresti vedere, come Stephie.

Lei è sempre così altezzosa e...poco vestita.

Ma non ha freddo vestita così?

Io ho un maglione, un giubbotto imbottito, una sciarpa e un cappello e ho lo stesso freddo.

Siamo due persone diverse, e non sono nessuno per giudicare.

La vedo avvicinarsi a me e alle mie amiche.

"Tini!" mi accarezza il braccio, che ritraggo immediatamente.

"Senti vedere la tua brutta faccia a prima mattina non è un bello spettacolo, quindi smamma." mormora Lodovica, scocciata.

Stephie la guarda dalla testa ai piedi.

"Mi sei sempre stata antipatica tu, è per questo che non ti calcolo minimamente." risponde di rimando Stephie.

"Ti sono antipatica, perché ti sbatto le cose come stanno in faccia?"

"Ok Lodo basta, non ne vale la pena." intervengo. "Avanti, che vuoi Stephie?" aggiungo, rivolta alla ragazza di fronte a me.

"Volevo dirti che fra poco c'è la gita scolastica, e ti assicuro che questa volta Jorge non me lo lascio scappare." esclama, con aria di sfida e cattiveria.

"Senti Stephie mi hai davvero scocciato. Tratti Jorge come un oggetto, come puoi definirlo amore questo? Lo cerchi solo a convenienza, e non è così che si trattano le persone." dico, abbastanza irritata.

"Tesoro fammi capire, io non lo amo ma tu si?" inarca un sopracciglio.

"Non lo dico di certo a te! Voglio solo dirti che le persone non si trattano come oggetti, altrimenti le farai sentire male nel momento del bisogno. Non avrebbero scoperto i sentimenti, se fossimo stati tutti oggetti, non trovi?"

"Scusa non parlo la tua lingua." si lima le unghie.

Sto per rispondere, ma Candelaria mi ferma.

"Forse è meglio andare da un'altra parte." dice la rossa.

Annuisco.

"Mi state lasciando sola? Io non vengo mai lasciata sola! Quindi adesso me ne vado per prima!" squittisce Stephie, prima di andare via.

Intanto noi ci spostiamo all'altro muretto.

Quanto mi dà fastidio quella ragazza.

Mi dà fastidio quando parla di Jorge.

Non lo conosce per niente, non lo conosce come lo conosco io.

Qualcuno alle nostre spalle tossisce.

Mi giro, trovando Peter davanti a me con le mani in tasca, e con un'espressione docile in volto.

Cosa ci fa qui?

"Ehm..ciao Peter.." mormoro.

"Sono qui per un motivo specifico." esclama.

"Oh, dimmi tutto."

"Oggi pomeriggio devo parlarti, devo parlarti di una cosa importante." dice serio.

Mi ha completamente spiazzata.

Paradise||JortiniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora