Capitolo 13 - Uno sguardo furtivo.

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Point of view of Tini


Eravamo tornati dalla casa al mare già da qualche giorno, la mia caviglia era ormai guarita.

Era entrato anche l'inverno, ci stiamo avviando verso il Natale.

Amo il Natale, è la mia festività preferita.

Il freddo, le felpe enormi, le coperte fin sotto il naso, aria natalizia in famiglia.

E poi c'è Jorge.

Le cose con Jorge non erano cambiate tanto da quando siamo andati alla casa al mare, era tutto normale, purtroppo.

Siamo...amici?

In quest'ultimo periodo le cose stavano andando in modo strano un po' per tutti; papà non era spesso a casa, Cande usciva sempre con Ruggero, Lodo stava ogni volta peggio per Xabi, Diego provava sempre a tirarle su il morale, io non finivo di pensare a Jorge, e Jorge, bhe, Jorge era da un po' che non si faceva vedere in giro.

Da quando siamo tornati non l'ho ancora visto a scuola, ne tantomeno in giro.

È strano, perché anche Mechi non si faceva vedere in giro.

E se fosse successo qualcosa?

Devo pensare positivo, non sarà successo niente.

Oggi finalmente io, Lodovica e Candelaria abbiamo trovato un po' di tempo per noi come prima.

Stanno per venire a casa mia, devo cominciare a mettere apposto.

Mentre sistemo, Claire entra in camera mia, stendendosi sul letto.

"Tutto bene?" chiedo, avvicinandomi a lei.

Claire non mi risponde, continua a guardare il soffitto.

"Ehi Claire!" la richiamo.

Si mette a sedere.

"Tutto bene?" le chiedo di nuovo.

Annuisce.

"Sicura? Ti vedo un po' giù." mi siedo accanto a lei. "Ti sei vestita anche tutta di nero, qualcosa non va." aggiungo.

Claire mi guarda.

"Come fai a sapere che quando mi vesto tutta di nero, c'è qualcosa che non va?" chiede.

Le sorrido.

"Perché sei mia sorella, ti conosco meglio di chiunque altro."

"Non mi conosci per niente." esclama.

"Ti conosco abbastanza bene da sapere che qualcosa o qualcuno ti ha fatto del male." incrocio le braccia al petto.

"Ti sbagli." si alza dal letto, avviandosi verso l'uscita.

"Perché non vuoi dirmi cosa è successo?" la fermo per un braccio.

"Perché non è successo niente!" si divincola dalla mia presa.

"È successo qualcosa a scuola." dico intuitivamente.

"No!" urla quasi spaventata.

"Claire rispondi, è successo qualcosa a scuola?" adesso mi sto preoccupando davvero.

"No, a scuola non è successo niente." abbassa lo sguardo.

"Dimmelo, guardandomi negli occhi."

Alza lo sguardo su di me.

"Non è successo niente." dice, prima di chiudersi in camera.

Io invece sono sicura che sia successo qualcosa a scuola, ne sono certa.

Paradise||JortiniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora