Point of view of Tini
Abbiamo preso l'aereo tardi ieri, infatti siamo arrivati a Buenos Aires intorno alle otto e mezza, nove meno un quarto di sera.
Sull'aereo Lodovica mi aveva raccontato tutto; ebbene si, sapeva tutto ormai.
Mercedes le aveva rivelato tutta la verità, tralasciando il dettaglio che lo sapevamo tutti.
Per me ha sbagliato a dirglielo, insomma doveva farlo Xabiani.
Adesso sta malissimo, ed è per questo che l'ho invitata a dormire a casa.
Credo non voglia farsi vedere dai suoi genitori in questo stato.
Loro le avevano detto di tornare a casa, ma poi le hanno permesso di stare da me.
Adesso le sto preparando una spremuta d'arancia, per farla riprendere.
Spremo violentemente l'arancia sullo spremiagrumi, mentre mio padre mi guarda.
"Ma come può aver fatto una cosa del genere?" dico, spremendo nervosamente l'arancia sullo spremiagrumi. "Non lo sanno quanto sono dolci e fragili le ragazze?" aggiungo, spremendo l'arancia nella mia mano, e guardando mio padre.
Mio padre guarda la povera arancia torturata da me, e poi mi guarda.
"Si, lo vedo." mormora.
Dopo poco scende Lodo, con un fazzoletto in mano.
"Buongiorno." mormora.
"Ehi, come stai oggi?" mi avvicino a lei.
"Non ci sono più mele, dovrò andare a comprarle." dice mio padre in sottofondo.
"A Xabi piacevano tanto le mele." tira su col naso.
Rivolgo a mio padre uno sguardo omicida, per aver riaffiorato un ricordo di Xabi a Lodo.
"A noi però non piacciono le mele." dico.
"Lodo pranzi qui, oppure torni a casa?" chiede mio padre.
"Lodo...così mi chiamava Xabi." le si riempiono gli occhi di lacrime.
"Papà!" esclamo.
"Ma è quello il suo nome, come la devo chiamare?" sussurra mio padre.
"Va via!" ordino.
"Vado vado, ah voi teenager!" mormora.
Mio padre esce dalla cucina, così io e Lodo ci sediamo al tavolo.
È ferita davvero tanto.
"Scusami Tini, scusami se sono così insopportabile in questo momento, il fatto è che non so cosa pensare. Non mi piace piangermi addosso, eppure è l'unica cosa che riesco a fare in questo momento." si prende la testa fra le mani.
Sto per rispondere, quando sentiamo Claire scendere le scale ed entrare in cucina.
Guarda Lodovica in lacrime, poi sposta uno sguardo schifato su di me.
"Oh mio dio crisi ormonali, sono costretta a fare colazione in camera mia?" dice.
Perché tutti quanti interrompono i discorsi nei momenti sempre meno opportuni?
"Va via Claire, non è un buon momento." dico.
"Spero di non essere così a diciotto anni." esclama, prendendo due biscotti e salendo in camera.
Sospiro.
"Scusami Tini, ti starò creando un sacco di problemi."
"Vieni qui da quando avevi tre anni, è una seconda casa per te e lo sai, non stai creando nessun problema." le spiego.
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Paradise||Jortini
Fanfiction"Scusami, non volevo. Sono un'imbranata!" mormorai, dopo aver sporcato di succo il ragazzo davanti a me. "No, tranquilla non fa niente." Alzai lo sguardo, alzò lo sguardo. Perché un caldo improvviso aveva cominciato a invadere le mie guance? ---- J...