Capitolo 15

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Bethany

Mi pettinava i capelli come se fossi una bambola la mattina dopo. Mi aveva fatto comprare dai suoi mille assistenti dei vestiti nuovi dato che avevo passato la notte a casa sua e non avevo il cambio. Ero vestita con un pantalone blu e un dolcevita color tiffany. Mi fece una treccia di lato e mi abbracciò da dietro baciandomi la guancia ripetutivamente "Sei bellissima", mi disse.

Sorrisi e intrecciai le mie mani con le sue "Non dovevi andare a lavoro?", gli chiesi.

"Sì, vieni con me. Ho bisogno di una nuova segretaria", disse passando il naso dietro al mio orecchio e accarezzandomi con la sua voce.

"Quella che hai non va bene?", provocai.

Rise "Ho bisogno di un'ombra"

Risi anche io "Okay ho afferrato il concetto . Cosa devi fare oggi?"

"Ho una riunione con dei clienti italiani. Dovresti solo prendere nota di ciò che si dice", mi disse spostandomi una ciocca di capelli dagli occhi. "Andiamo?", chiese porgendomi la mano.

La presi e mi condusse nel suo garage dove aveva tutte le sue macchine. Prese un Audi bianca e mi fece sedere sul lato del passeggero. "Il tempo oggi mette neve", dissi io cercando un discorso amichevole

"Non la vediamo da un pezzo, sarebbe bello", disse pacato.

Guardai il suo rolex al polso, e per la prima volta pensai a quanto erano seducenti le sue mani. Se ne accorse e mi guardò ridendo "Cosa c'è?"

Ridacchiai "Mi piacciono le tue mani"

Arrivammo davanti all'azienda, e scendemmo mano nella mano. Reginald era bellissimo, aveva gli occhiali da sole scuri che gli davano un'aria ancor più bella di quanto già era.

Prendemmo l'ascensore e dovetti lottare contro me stessa per non saltargli addosso davanti ad altre persone che lo salutavano con rispetto e devozione. Quando le porte dell'ascensore si aprirono Reginald mise una mano sulla mia schiena spingendomi delicatamente avanti, alzai lo sguardo, e mi diede un sorriso dolce. "Reginald stamattina nessuno è di buon umore", arrivò Trevor già nervoso di prima mattina. Si fermò guardandomi "Oh, signorina Wonder. Che piacere vederla"

Sorrisi cordialmente "Piacere mio Trevor"

Lui si rivolse ancora al padrone "Ti ho messo le pratiche sulla scrivania, quando hai un minuto di tempo guardale"

Reginald si tolse il cappotto mettendolo sull'appendiabiti e fece lo stesso con il mio. "Di a Claire di portarmi un caffè tra 40 minuti"

"Ricevuto signor Castelhoof", disse Trevor. Guardò me "Vuole qualcosa?"

"Una cioccolata calda", dissi timidamente

Reginald

Avevo portato Bethany con me perché volevo farla incontrare con Claire. Volevo vedere se si salutavano come vecchie amiche, o solo come conoscenti, oppure se non si salutavano proprio. Avevo bisogno di sapere quello che lei non voleva dirmi.

Forse stavo passando un po' alle maniere forti, ma esigevo di sapere ogni minima cosa di Bethany per proteggerla e per non farla sentire così esposta e vulnerabile. "Mia mamma ti ha offerto un lavoro nella sua agenzia, da modella e segretaria", le dissi ad un certo punto

Mi fece una faccia sorpresa "Ci penserò su. Anche se non credo sia quello che voglia fare"

"Sei molto bella", dissi malizioso.

Sorrise imbarazzata "Mi dai un bacio?"

Ridacchiando mi sporsi sulla scrivania e le baciai le labbra accontentandola. "Solo uno?"

Si mise a ridere civettuola "Anche più di uno"

"Vuoi battezzare la scriv..", feci per dire

Quando fui interrotto da ciò che stavo aspettando. "Signor Castelhoof posso entrare?"

"Vieni Claire", dissi in tono di voce autoritario.

Lei entrò con il carrellino della colazione e non degnò neanche di uno sguardo Bethany. "Un caffè amaro per lei, e una cioccolata calda per la sua ospite"

Osservai Bethany. Accavallò le gambe e le rivolse solo un cortese "Grazie"

Mi alzai e andai a posta dietro la sedia di Bethany massaggiandole le spalle. "A che ora la conferenza stampa Claire?"

Lei si dimostrò stizzita dal mio comportamento "Alle 15"

"Posticipala di un'ora e mezza. Ho intenzione di andare a pranzo fuori", dissi accarezzando il viso di Bethany

Annuì scrivendo su un'agenda "Come vuole lei signor Castelhoof. Posso andare?", chiese altezzosa

Bethany la guardò attentamente, e prese la mia mano intrecciandola con la sua. Mi schiarii la voce "Puoi andare Claire"

E mentre se ne andava via stizzita, posai un casto bacio sulle labbra di Bethany

Occhi sbarratiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora