Capitolo 2

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Capitolo 2

Con molta fatica apro gli occhi, incollati dal sonno e dalla stanchezza.

Mi aspetto di vedere il solito soffitto bianco della mia stanza e invece non è cosi. Dove sono? Cos'è successo ieri?

Volto la testa per osservare il posto in cui mi trovo.

Le pareti sono di un rosso cupo, con alcune crepe agli angoli e la stanza, molto piccola, sembra quella di un appartamento.

Mi giro su un fianco per poi tirarmi su a sedere sul letto con indosso ancora il vestito di ieri.

La camera non è molto arredata, c'è solo il letto e un piccolo bagno.

Non ricordo quasi niente di quello che è successo. Nella mia mente si fanno spazio due immagini fugaci: la pista da ballo mentre ballavo e quando sono ritornata a casa ma...non ricordo di esserci tornata.

Ricordo quei ragazzi...i loro sorrisi e il calore delle loro mani mentre mi tenevano ferma. E dopo...niente. Non ricordo niente. Mi hanno rapita credo, ma che cosa vogliono da me? Sono demoni...se avessero voluto uccidermi l'avrebbero già fatto.

Mi alzo, ignorando il leggero mal di testa e cerco una via d'uscita.

A quanto pare, l'unica è la porta davanti al tavolino al centro della stanza.

Improvvisamente questa si apre facendomi sobbalzare. Entra un ragazzo. All'inizio non lo riconosco, ma poi guardandolo bene mi ricordo di lui: Jeff.

-ti sei svegliata vedo, ti ho portato dei vestiti- dice avvicinandosi a me

Indietreggio istintivamente mentre appoggia quello che ha portato sul letto.

-tranquilla non ti farò del male- dice mentre continua ad avvicinarsi

-stai lontano- cerco di gridare, ma ne esce un grido strozzato, come se avessi perso la voce. Non mi accorgo di essere giunta alla fine della stanza e sbatto contro il muro con la schiena.

-Non devi temere nulla, per ora. Sono Jeff ricordi? – dice e mi rendo conto adesso di quanto sia alto. Ad un tratto lo vedo iniziare a respirare profondamente tenendo fisso lo sguardo sul mio collo

Non faccio in tempo a muovermi che con un balzo fulmineo si fionda su di me; cerco di allontanarlo con le braccia ma lui mi afferra i polsi e li blocca sui miei fianchi.

-Non toccarmi- mi divincolo allontanando il mio collo da lui.

Il suo petto è contro il mio, e mi tiene schiacciata al muro.

I suoi occhi sono fissi e continua a respirare affannosamente.

Appoggia le sue labbra delicatamente, facendomi venire i brividi. Cosa vuole fare? So che i demoni hanno le zanne ma non penso che voglia...oh no.

Cerco di divincolarmi ma stringe ancora di più da presa facendomi male. Non riesco a fare a meno di piangere, mentre abbasso lo sguardo e cerco di non pensare al dolore che proverò tra pochi istanti. Non ho il coraggio di guardare e nemmeno di gridare. Sto solo aspettando un dolore lancinante al collo.

Le sue zanne diventano più lunghe e si appoggiano alla mia pelle. Pronte per perforarla.

Ad un tratto sento uno strano rumore. Sembra il rumore della serratura sbloccata e capisco che qualcuno è entrato. Non vedo chi sia, ma improvvisamente Jeff mi viene tolto di dosso.

-Jeff! Accidenti controllati! Non è ancora il momento- dice un ragazzo

Non mi sembra di ricordarlo tra i quattro di ieri sera.

Dark Angel [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora