Capitolo 20

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Quando mi sveglio, sono ancora sdraiata sulla soffice erba verde della radura. Sento ancora la leggera brezza sui miei capelli e un fascio di sole mi colpisce in pieno viso.

Mi sdraio sull'altro fianco, coi fili d'erba che mi solleticano il viso e si intrecciano coi miei capelli. Mi ricordo dopo che mi sono addormentata con Noah e quindi apro gli occhi di scatto, guardandomi intorno per trovarlo.

-eccoti svegliata angioletto- sento alle mie spalle.

È Noah che si avvicina a me con passo felpato e mi sorride. Mi alzo e faccio lo stesso.

-dov'eri?-

-ho fatto un giro per controllare che non ci sia nessuno. Ti avevo promesso un volo, quindi sei libera ti sgranchirti le ali-

In effetti ho proprio voglia di volare.

Spiego le mie ali e colta da un improvviso impulso mi sollevo in aria.

Volo in alto, fino a quando gli alberi che ricoprono la radura diventano piccoli puntini verdi. Il vento è molto forte, ma non lo contrasto. Mi faccio trasportare da quella corrente fredda e sfioro le nuvole. Quando traggo la mano è coperta di goccioline.

Inizio a ridere e a gridare mentre compio acrobazie e giri della morte per tutto il cielo. Dopo un po' ritorno accanto a Noah, atterrando delicatamente ma facendo sollevare alcune foglie nei paraggi.

-è stato bellissimo!- grido abbracciandolo

Mi ritraggo stupita del mio gesto e continuo a sorridergli.

-sono contento che ti sia piaciuto-

-mi piacerebbe tanto che tu lo vedessi..-

Lui mi sorride, stringendomi la mano e accarezzandomi le ali.

-I demoni non hanno le ali?- chiedo

-No- dice ridendo –solo i reali-

-e tu non lo sei?-

Mi guarda per qualche istante, ma non mi risponde. Ho forse detto qualcosa di sbagliato?

-Scusa...non avevo intenzione di offenderti-

-Affatto, ma tralasciamo la questione..è piuttosto complicato-

-Ok ok- dico immediatamente –come non detto-

Senza accorgemene dimentico davvero l'argomento e inizio a parlare di altro.

-Adesso cosa facciamo?- chiedo

Lui mi sorride, vedendomi felice.

-Se vuoi possiamo tornare a casa.. tra un po' farà buio e non è sicuro stare qui di notte-

Annuisco e ci incamminiamo verso casa.

Siamo vicini. Riconosco il sentiero. Improvvisamente Noah si blocca.

-Merda!- sussurra

Oh mamma no...e adesso che c'è? Mi allarmo subito.-che succede?- sussurro

Mi metto di fianco a lui, curiosa e allo stesso tempo spaventata da quello che mi aspetta.

L'entrata alla casa, nonostante la barriera è sorvegliata da due ragazzi, più o meno della mia stessa età. Ai loro piedi giace un corpo morto. È mutilato e..decapitato. i due tengono stretta una lancia con infilzato sopra qualcosa..è tondo e..oh santo cielo! È la testa di Daniel!

Involontariamente sto per lanciare un urlo ma Noah mi tappa la bocca, stringendomi a se. Le lacrime iniziano a rigarmi il viso, e stringo il suo braccio. Quella è la fine che faremo.

Dark Angel [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora