Capitolo 35

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Vi ho fatto aspettare tantissimo per questo capitolo, lo so, perdonatemiiii :( 




Continuo a divincolarmi e a gridare. Il vento non c'è più e nemmeno i boati dei fulmini. Qualcosa di caldo mi tocca le braccia e sento una voce. Sta parlando ma non la sento. Quel qualcosa continua a stringermi le braccia.

Mi divincolo scalciando e cerco di liberarmi ma è troppo forte.

Sto piangendo. Ho i capelli appiccicati alla fronte e al collo.

Riconosco questa voce. Il modo in cui ripete il mio nome. Il modo in cui mi stringe a se. So chi è.

-Evelyn svegliati! Evelyn! Sono io- Noah mi stringe di più contro il suo petto e mi accarezza i capelli mentre mi sveglio con un sussulto.

-va tutto bene ora- -va tutto bene- ripete

Appoggio la fronte al suo petto e cerco di calmarmi. Le lacrime non vogliono smettere di uscire e i respiri stanno a poco a poco ritornando regolari.

-Noah- cerco di chiamarlo ma ne esce un sussurro strozzato

Mi accarezza la schiena e mi riporta sul letto, per poi avvolgermi nelle lenzuola.

-era solo un incubo- sussurro ancora abbracciata a lui

-di nuovo Mark?-

-no..questa volta era diverso-

-hai voglia di raccontarmelo?-

Cerco di ricordare l'incubo, ma mi tornano alla mente immagini sfuocate e confuse.

-riguardava mia madre-

Ricordo il suo corpo immobile sul pavimento.

-l'avevo uccisa io. Non so come, ma ero io la responsabile. Lo sentivo dentro di me. Era tutta colpa mia-

Tralascio il fatto che ciò, mi è stato rivelato dalla voce: non solo perché non ne capisco il senso, ma anche perché so di chi era. La voce che gridava, che urlava il mio nome e tutto ciò che avevo fatto, la stessa che mi ha accusato di aver ucciso e distrutto ogni cosa, era la mia.

-era solo un incubo, tua madre è al sicuro, come lo sei tu. Niente ti può far del male-

-e se fossi io la causa di tutto? Di tutto quello che potrebbe accadere e accadrà? Che cosa vogliamo ottenere da tutto questo? Organizzare un esercito per sconfiggere la Setta Oscura sacrificando persone innocenti, che non hanno nulla a che fare con la nostra storia?-

-che intendi con questo?-

-abbiamo coinvolto una famiglia. Nix e Eris son solo dei ragazzi. Se Mark venisse a sapere di loro, potrebbe sceglierli come possibili bersagli.-

-non può fare niente finchè sono qui, al sicuro; E avendo coinvolto la Setta Oscura non potrà attaccare nessuno a meno che sia colpevole. E i colpevoli per loro siamo noi; gli unici bersagli siamo noi, lo siamo sempre stati-

Forse ha ragione, il pericolo c'è, ma non per questa famiglia.

-quando partirai per l'Inferno?-

-dovrei partire il prima possibile, ma non mi fido a lasciarti da sola dato che..-

-non devi preoccuparti degli incubi- lo interrompo

-si invece-

-no non devi. Posso restare tranquillamente qualche giorno da sola..-

-posso aspettare a partire se vuoi-

-assolutamente no. È meglio sfruttare il fatto che Mark non sappia dove ci troviamo-

-questo non è certo..-

-ma se fosse così, è meglio approfittarne-

Noah sospira e fa una pausa.

-dicevo cosi perché è tra poche ore che dovrei partire-

-non preoccuparti, davvero; starò bene..-

Dopo queste parole, non so se Noah mi rispose, perché mi addormentai, cadendo in un sonno profondo privo, per mia fortuna, di incubi.

Mi sveglio sentendo dei rumori nella stanza. Allungo una mano per sentire se Noah è accanto a me, ma le mie dita percorrono il materasso trovando solo le lenzuola stropicciate.

Apro pigramente gli occhi, girando la testa verso la porta del bagno, vedendo una sagoma che si muove.

Riesco a mettere a fuoco e scorgo Noah, che si infila una maglietta e si guarda allo specchio.

-parti ora?- chiedo

-si, l'alba è l'unico momento in cui non questo posto non scende la nebbia-

-capisco..- mi alzo dal letto e sbadiglio mentre mi strofino gli occhi. Osservo la borsa accanto alla porta e non posso fare a meno di notare il grosso carico di vestiti al suo interno.

-per quanto starai via?-

-non lo so di preciso, dipende da quanto tempo impieghiamo per arrivare-

-è tanto lontano?-

-un po'-

Finisce di prepararsi e si dirige verso la porta. Lo seguo e mi avvicino a lui.

-torna presto-

Mi attira a sé e mi da un bacio, costringendomi a farmi alzare sulle punte dei piedi.

-per qualsiasi problema, avverti Hariel e io tornerò intesi?-

Annuisco e lo abbraccio. Mi bacia per l'ultima volta ed esce dalla stanza.

Mi avvicino alla finestra e dopo pochi attimi lo vedo caricare la borsa in macchina, seguito da Caym.

Osservo la macchina allontanarsi dalla casa, fino a quando scompare tra la folta vegetazione. 

Dark Angel [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora