Capitolo 17

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Noah si blocca e torna indietro, lasciando la mia mano.

Si avvicina all'interruttore della barriera e digita un codice per poi allontanarsi.

-quando qualcuno prova a entrare, la barriera emette dei suoni per avvisarmi di ciò che sta succedendo. Li ho disattivati, cosi staremo tranquilli.-

Annuisco e gli sorrido appena.

Si avvia per le scale, mentre io resto li,indecisa se seguirlo o no. Non stacco lo sguardo da Peter che continua a incitare i suoi scagnozzi.

-Se non vieni ti vengo a prendere io- urla per farsi sentire, facendomi sussultare

-Io..resto qui, voglio assicurarmi che non entrino-

Mi siedo su una poltrona li vicino. Lui si avvicina e mi afferra per poi prendermi in braccio. Mi dimeno, cercando di liberarmi.

Mi accorgo che sta salendo le scale.

-Cosi mi fai cadere!- urlo aggrappandomi alla sua maglietta. Lui comincia a ridere.

-lasciami! Cammino anche da sola!-

-Mi piaci quando ti arrabbi- mi sorride, guardandomi dall'alto in basso. In braccio a lui sembro un cucciolo ferito.

-Noah lasciami!- grido ridendo mentre mi mette giù e mi fa il solletico

-smettila! Odio il solletico!- continuo a salire le scale inseguita da lui

-dove vai? Abbiamo un conto in sospeso...su di sopra...nel mio letto-

-Che dici? Te lo sarai sognato...io vado a farmi la doccia ..- rispondo sarcastica

Affretto il passo, continuando a ridere. Mi precipito in bagno e chiudo la porta

-come vuoi- dice non smettendo di ridere ed entrando in stanza –vuoi che ti lavi la schiena?-

-spiritoso e comunque no-

-sicura?-

-Si-

Mi faccio una bella doccia ed esco dalla stanza, con una maglietta e un paio di pantaloncini corti di jeans.

Noah mi sorride ed entra in bagno. Dopo brevi istanti sento l'acqua della doccia. Esco dalla stanza tamponandomi i capelli con la salvietta; scendo le scale e osservo di nuovo i demoni. Non riesco a stare tranquilla.

La barriera emette delle scariche viola che continuano a colpire i demoni, facendoli balzare lontano. Questi però si rialzano e continuano a lanciarsi contro la barriera.

Peter mi sorride maligno, facendomi ciao con la mano e mostrandomi le zanne. Dimenticavo che mi può vedere.

Perché si ostina cosi tanto? La barriera non può rompersi...a meno che..lui sappia come romperla...ma è impossibile, Noah ha detto che non può entrare.

Resto li ancora un attimo, a piedi nudi sul pavimento freddo, stringendomi fra le mie stesse braccia. Ho i brividi. Non riesco a staccare lo sguardo da Peter. Sento che da un momento all'altro riuscirà ad entrare per venire a prendermi. Dopo quello che mi ha fatto lo devo tenere d'occhio.

Studiare le sue mosse, i suoi atteggiamenti..capire a cosa pensa..

Sento due mani delicate stringermi le spalle. Mi fanno sussultare e mi volto di scatto. Mi rilasso immediatamente quando vedo Noah. D'altronde chi poteva mai essere?

Con una mano gli tocco la sua, e mi appoggio al suo petto. Il suo calore mi pervade. Mi abbraccia, stringendomi fra le sue braccia. Non distolgo lo sguardo da Peter che ora sta lanciando occhiate di fuoco a Noah che lo ignora del tutto.

Dark Angel [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora