Capitolo 33

1.9K 146 11
                                    

Buon anno a tuttiiiii!!!! In ritardo ma dettagli ahaha, auguri a tutti, spero che abbiate passato delle bellissime vacanze :)

Buona lettura, e scusate se ci ho messo tanto ad aggiornareeee :(

-Vale

Mi sveglio con un sussulto e sento il pollice di Noah asciugarmi una lacrima sulla guancia. Il suo tocco caldo mi tranquillizza all'istante e mi fa dimenticare il sogno. O meglio, l'incubo. Ricordo solo che riguardava mia madre, niente di più; il resto: solo immagini confuse.

Apro gli occhi e mi accorgo che ci siamo fermati. Siamo già arrivati?

-Evelyn- sussurra –svegliati-

Mi scosta una ciocca di capelli dietro l'orecchio e mi da un bacio sulla fronte. Quanto è dolce. Sbatto ripetutamente le palpebre cercando di scacciare le lacrime.

Mi alzo lentamente e mi guardo attorno.

Siamo in mezzo a un bosco.

Gli alberi sono solo delle ombre proiettate verso il cielo con ai loro piedi ciò che rimane delle foglie secche. Il cielo minaccia pioggia e le nuvole sopra di noi e all'orizzonte sono nere e cariche di fulmini. L'erba è di un verde scuro resa quasi invisibile dall'umidità che la sovrasta.

-hai avuto un incubo?-

-n..no, sto bene-

So al cento per cento che non mi crede ma si limita ad abbracciarmi.

Appoggio la testa al suo petto e mi lascio stringere da lui.

È sempre cosi premuroso con me, che a volte dimentico che è un demone.

-pronta?-

Annuisco e faccio un respiro profondo.

Scendiamo dalla macchina e i miei piedi sembrano affondare nell'erba. Il muschio scuro ricopre i piedi degli alberi e le ragnatele li decorano creando un'atmosfera lugubre e macabra. Ogni cosa qui, sembra morta. Come avevo previsto, sta per piovere e lo capisco quando un lampo bianco spezza il nero nitido del cielo.

-stammi vicino- mi sussurra Noah sfiorando con le labbra il mio orecchio. Mi prende per mano e insieme avanziamo verso la casa di pietra che erge di fronte a noi.

C'è talmente tanta nebbia che non mi ero nemmeno accorta che ci fosse.

Oltrepassiamo il cancello aperto e ci fermiamo davanti al grande portone. Sentiamo il gracchiare dei corvi che si levano dal tetto della casa e volano lontano, sparendo all'orizzonte.

Noah solleva il batacchio, sotto il quale c'è un'incisione: Famiglia Fox e lo batte per tre volte.

Dopo pochi minuti il grande portone si apre e spunta un ragazzo dalla chioma nera e dagli occhi color nocciola. Mi vengono i brividi e capisco subito chi è: demone. Ricambia il mio sguardo d'allerta, addolcendolo con un sorriso e saluta Noah con un cenno.

-vi aspettavamo, Caym è di sopra- dice, mentre ci fa cenno di entrare

-io sono Eris- si presenta porgendomi la mano

Gliela stringo per educazione e mi faccio contagiare dal suo sorriso.

-Evelyn- rispondo

Noah si chiude la porta alle spalle e sorride a Eris.

Il salotto è molto simile a quello di Noah. È grande e finisce con una rampa di scale che porta ai piani superiori.

-Eccovi finalmente!- esclama una voce alle spalle di Eris

Dark Angel [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora