CAPITOLO 23:una chiamata inaspettata.

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LUKE:

Ero seduto sulla scomodissima sedia,mentre pregavo che si risvegliasse.
Poi sento delle voci dietro la porta,mi avvicino e apro,per sgridare chi facesse tutto quel baccano.
Apro bocca ma non feccio in tempo a rimproverarli che tutti corrono ad abbracciarmi.
Sono Micky,Cloe,Ash,Sandy e Calum..

Volevano far visita a Jess in ospedale.

"Hey Luke,come stai?"
Mi disse Cloe con un tono preoccupato.
"Bene"
Risposi solo.
Poi Mikcy mi prese per il braccio e mi portó fuori.
"Michael dove mi porti? Io-io devo restare con Jess!"
"Non preoccuparti lei starà bene con gli altri.
Devi uscire un pó fuori,devi mangiare qualcosa e devi respirare aria pulita!"
Annuii leggermente.
Quando uscimmo dall'ospedale notai che il cielo era molto scuro.
Prendo il cellulare e controllo l'ora.
23:10.
Waw sono qui da più di tre o quattro ore..
Senza uscire un momento.

"Luke..ma quelli sono i genitori di Jess?"
Dice Micky indicando una macchina che aveva appena parcheggiato.

"Credo di si. Meglio se rientriamo."

Michael annusce ed entriamo di nuovo nell'edificio.

***

Siamo in sala d'attesa.
Ora dentro la stanza ci sono i genitori di Jess.
Dopo un pó si sente la porta aprire e abbiamo la visuale di una madre afflitta,con le lacrime agli occhi e un padre con gli occhi gonfi e uno sguardo perso nel nulla.
Si avvicinano a Calum,che è seduto affianco a me.

"Grazie Calum..grazie a te e ai tuoi amici..che avete cercato in tutti i modi di salvarla."
Disse la madre della ragazza,quasi piangendo.
Cal non rispondeva. Piangeva e piangeva,senza fiatare.

La signora con suo marito si sedettero avanti a noi.
"Ancora non capisco Perché l'ha fatto.."
Disse il signor Stewart.

Un pugno allo stomaco.
So di essere stato io.la causa,il problema...ma sicuramente Cal non avrà detto niente.
Abbassai la testa.

"Ma se solo so chi l'ha fatta stare male..giuro che non rivedrà più la luce del sole."
Continuó.
Mi stavo sentendo malissimo..
Sono tutto sudato,ma freddo..

"Hey Luke..cos'hai?"
Dice Ash notando la mia faccia bianca.
"Vieni usciamo da qui."
Mi prese sotto braccio e uscimmo.
Appena varcammo la porta dell'ospedale,un senso di nausea mi preso lo stomaco.

Vomitai lì fuori sotto gli occhi schifati di tutti. Non potevo trattenermi più.
Non mi interessa dei fottuti pensieri disgustati della gente che mi guarda.

Sembra che il vomitare mi stia aiutando a cacciare fuori i miei problemi.
Mi sento in colpa..
Sono io il responsabile..

"Luke come ti senti ora?"
Dice Ash appena alzo la testa e mi pulisco la bocca.
"S-sto meglio grazie."

Un'infermiera si avvicinó a me con un bicchiere,credo fosse acqua e zucchero.
Ringraziai e lo bevvi subito.
Ash mi fece segno di seguirlo e ci andammo a sedere su una panchina.

"So Perché ti sei sentito male..tu ti senti in colpa.
Ma Luke non è colpa tua."
Disse Ash guardando un punto avanti a se.
Ash era molto gentile,ma purtroppo il senso di colpa non svaniva.

Non risposi.
Non volevo farlo preoccupare. Lo abbracciai solamente.

Poi rientrammo.

Chiesi ai medici,senza farmi sentire da nessun'altro, se potevo restare lì per la notte.
Ma loro negarono.
Ho fatto di tutto per convincerli,ma niente.

Tutti andarono a casa,mentre io restai un altro pó insieme ai signori Stewart.

Avevo intenzione di dirgli che tra me e la loro figlia c'era più che sintonia..
Ma mi fermai..

"Signori Stewart..mi dispiace.."
Dissi solamente.
"Anche a noi. Vedo che tu sei uno dei quali ci tiene molto a nostra figlia."
Disse suo padre.
Mi si bagnarono gli occhi.
No..non devo piangere..
"Già ci tengo tantissimo a lei.."
Dissi cercando di trattenere le lacrime ai bordi dei miei occhi.
Siamo tutti e tre all'impiedi,avanti al letto di Jess.

"Luke..noi vediamo come ci tieni a lei..
Noi sappiamo tutto..
Sappiamo anche che non è colpa tua."

Sapevano più loro che io..

"Cosa sapete?"
Dissi mentre una lacrima scendeva dai miei occhi.

"Jess mi raccontava molto di te..almeno la prima settimana. Poi ad un tratto non ci diceva più niente..ci chiamava di meno.
Diceva di voler restare sola.
Cal ci ha detto che tra di voi c'é un rapporto speciale..
Ma non sentirti in colpa. È stata lei a volersi allontanare.
Ma io so che Jess l'ha fatto Perché c'é un valido motivo."
Disse la mamma.
Annuii leggermente.
Ci furono 10 minuti di silenzio..ma non erano imbarazzanti.
Erano pensierosi.
A distoglierci dai nostri pensieri fu la mia suoneria.
Ancora sconvolto non riuscii a rispondere in tempo ma non mi interessava sapere chi fosse. Se era urgente mi avrebbero chiamato più tardi.
Misi la vibrazione e poi riposi l'attenzione sulla mia Jess.
È bellissima.
Sembra una principessa.
Sembra la bella addormentata..
Chissà se,come le principesse,si risvegli con il bacio del vero amore.
Ma stanno i suoi genitori..non posso baciarla.
Dalla tasca sentii di nuovo una vibrazione.
Esco chiedendo scusa ai genitori e chiudo la porta dietro di me.

Prendo con fatica il cellulare dai miei pantaloni strettissimi e vedo Chi è.
Un numero che non ho salvato in rubrica.

"Pronto?"
Rispondo annoiato.
"Lukeeeeeeey!"
Questa voce...
La conosco..
Mi è familiare...

#spazio autrice..
Chi potrà mai essere?
Jess uscirà dal coma?

Sciau pinguiniiii.
Grazie a tutti.
Spero vi stia piacendo
;)
Scusate gli eventuali errori.

Vi voglio bene
Ub bacinoo.

Bad Boy ||Luke Hemmings||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora