CAPITOLO 28: 'non volevo lasciarti sola'

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LUKE:

"Sennó?"
Ripeto tenendo ferme le sue spalle.
Lei piange disperatamente..
Per lei è già stato troppo difficile dirmi la metà dell'acaduto...quindi forse è meglio non insistere...

"Hey... tranquilla... andrà tutto bene,vedrai.."
Dico abbracciandola..
In fondo è stata coraggiosa e forte a dire qualcosa..
A dirmi quelle cose.

Lo so ,è difficile ma so anche che insieme possiamo farcela.

***
Sono passati un paio di mesi da quando abbiamo parlato fuori al terrazzo.
Da lì non le ho chiesto più niente..
Migliora giorno per giorno. Ora è molto più piena,ricorda tutto ed è sana come un pesce.

Quando starà al meglio e la dimetteranno potró introdurre quel discorso..ora la lascio fare con tranquillità le riabilitazioni per la memoria.
Così sarà più calma e rilassata,non voglio assolutamente stressarla.

"A che pensi Luke?"
Mi chiede Jess mentre stiamo nella stanza ospedaliera,dove dorme.

"Cosa?"
Chiedo continuando a fissare il nulla..

"Stai fissando il muro da un bel pó"
Chiede mettendo la testa di lato per vedermi meglio.

"Niente.."
Dico voltandomi verso di lei.

"Impossibile.."
Dice con poca voce,abbassando lo sguardo a terra.
Mi fa tenerezza.

"Stavo pensando a quando ti dimetteranno."
Affermo osservando i suoi dolci movimenti.
Si strofina le mani ed ogni tanto giocherella con le dita.
È dolce come un cioccolatino e bella come una margherita.

"Ah dovrebbero dimettermi tra un paio di giorni,se tutto va bene.."
Dice con voce tremolante.

"Andrà tutto bene!"
Affermo, mettendo una mano sulla sua schiena e strofinarla per rassicurarla.

Lei annuisce soltanto,guardando in basso.

Le alzo il mento con la mano e punto i miei occhi,nei suoi.
Riesco a vedere dietro a quello scudo freddo,una ragazzina timorosa e impaurita da una situazione che sembra più grande di lei di dieci volte.
Mi avvicino e le do un dolce e lieve bacio sulle labbra.

"Ti ho detto che sei sexy con il camice,le ciabatte e i capelli spettinati?"
Dico sorridendo.

"Luuukee!"
Urla Jess toccandosi i capelli e sistemandoseli,per poi darmi un piccolo colpo sul petto.

"Lo penso davvero!"
Dico alzando le mani in aria.
Lei ride e scuote la testa,divertita.
Mi piace quando ride,ma amo di più quando a farla ridere sono io e i miei modi strani di dire le cose.

DRIN-DRIN.

Squilla il mio cellulare.
Le risate finiscono ed entro nel panico...
Chi sarà? E cosa vorrà?

Faccio segno a Jess di aspettare un'attimo e accetto la chiamata,mentre mi dirigo fuori la stanza.

JESS:

Luke mi fa segno di aspettare un'attimo,alzando l'indice.
Si dirige verso la porta e la chiude dietro di se,appena varca l'entrata.

Mi sento un pó in ansia..
chi puó essere?
Mi avvicino alla porta e cerco di origliare.
Non mi va di essere impicciona,ma dalla faccia che ha fatto,sembrava nervoso.

"Hey...ehm no..no..ti ho detto di no. Non mi interessa di cosa pensi...io...va bene...okok ,mi hai...mi hai convinto..ci saró...ok...si...ci vediamo lì."
Dice e poi chiude la chiamata.
Appena sento i suoi passi riavvicinarsi sempre di più alla porta,corro e mi risiedo al punto di prima sul letto.
Appena entra fa una specie di sorriso...falsissimo..
Mi guarda e poi si siede accanto a me.

"Chi era?"
Chiedo sicura.

"Ehm..era...era..Calum! Si..Calum.."
Risponde incerto.
Questo atteggiamento è molto strano.
Cosa mi nasconde?

"E...cosa voleva?"
Chiesi sperando mi stesse dicendo la verità..
Anche se il mio subconscio mi dice il contrario.

"Voleva invitarmi stasera a casa sua per passare una serata diversa...prima ho detto di no.."
Dice guardando in basso..

"E perché?"
Chiedo interrompendolo.

"Ehm.. non volevo lasciarti sola.."
Dice insicuro,stringendomi la mano.
Annuisco solamente e poi aspetto che continui..
So che poi ha accettato...
Ricordo quando gli ha risposto 'ok,si mi hai convinto'.. oppure 'ci vediamo lì'.
È certo che ci andrà e io non posso negarglielo.
E chi sono io per dirgli di no ad una serata divertente? NESSUNO.
QUINDI È LIBERO DI ANDARCI.
Spero solo che mi stia dicendo la verità.

"Ma poi Cal..mi ha convinto..non ti dispiace,vero,che ci vado!?"
Chiede guardandosi in torno..

"Certo che no! Stai qui notte e giorno con me,ti devi prendere una pausa!"
Sorrido,cercando di convincerlo.

"Grazie."
Dice sorridendomi e poi mi abbraccia.
Appoggio la testa al suo petto,per sentire i suoi battiti.
Sono abbastanza regolari.

"Hey,ma tra tre giorni è il tuo compleanno!!"
Dice slegando l'abbraccio.

"Si..ma non è così importante."
Dico imbarazzata.

"Non è importante? Farai 16 anni e dici che non è importante?? Dovremmo organizzarti una grande festa.."
Dice agitando le mani.
"Luke.."
Lo rimprovero.

"In una grandissima sala.."
"Luke..."
Lo interrompo di nuovo.

"Con un sacco di amici...di regali e poi non dimentichiamo la tor.."
"LUKEE!"
Qusi grido.

"Cosa?"
Mi chiede ridendo.
Quanto è cucciolo quando ride. Fa ridere automaticamente anche me.

"Ehm...io non amo le feste..e soprattutto non amo festeggiare il mio compleanno."
Dico passandomi una mano tra i capelli.

"Ooh...capisco.."
Risponde osservando con interesse,tutti i miei movimenti imbarazzati.

"Quindi...nemmeno...una piccola,piccola??"
"No.."
"Una piccola, piccola,piccola??"
"No no!"
Dico ridendo.
Ridiamo per un bel pó quando poi Luke farfuglia qualcosa che posso interpretare tipo come un 'tanto lo sai che la festà te la faró lo stesso!"

Mi piace quando si proccupa per me,ma non sono una gran festaiola...le feste,spesso mi mettono a disagio.
Poi non parliamo quando è la tua festa e tu sei il festeggiato...l'imbarazzo più totale..
Quando ti cantano,la famosa canzoncina 'tanti auguri a te' sembra di ritornare alla scuola materna,con tutti gli amichetti della classe,che gli interessa solo mangiare,giocare e sporcare.

Spero che quei pazzoidi non mi facciano nessuna festa!


#spazio autrice.

Scusate il ritardo ma tra il 'trauma' dell'inizio scuola (XD) e vari impegni,non ho potuto aggiornare.

Spero vi stia piacendo e niente..buona lettura.

Bad Boy ||Luke Hemmings||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora