'Ciao Harry, sono Kai.'
Mi sedetti sul letto appena lessi il messaggio di quel coglione. Mi chiesi cosa volesse e inizialmente l'unica cosa che volevo era eliminare il messaggio, nella speranza che Brooklyn sarebbe uscita presto dalla mia testa. Mi chiesi anche come avesse avuto il mio numero di telefono, probabilmente aveva fatto qualche sporco gioco con il telefono di Brook al College.
'Che vuoi?'
Risposi, dopo un po'. Kai e Gemma avevano fatto praticamente la stessa fine al College: se n'erano entrambi andati.
'Mi dispiace di non esser potuto venire al funerale, ma i sensi di colpa mi uccidevano e il padre di Brooklyn mi aveva detto della sua morte praticamente due mesi dopo. Ti ho scritto per scusarmi di tutto quello che vi ho fatto passare e non mi perdonerò mai per questo.'
Che buffone. Faceva tanto lo stronzo e poi si sente in colpa?
'Nessuno ti perdonerà mai.'
Quello sarebbe stato l'ultimo messaggio che gli avrei inviato, non si meritava nulla.
Qualcuno bussò alla mia porta, per poi entrare e vidi Louis varcare la soglia, sedendosi accanto a me.
«E' tutto apposto?» mi chiese e annuii, mettendo via il telefono e riprendendo la bustina delle caramelle.
«Sono caramelle quelle?!» sgranò gli occhi, cercando di prendermi la bustina dalle mani, ma mi alzai, allontanandola da lui. «Dai Harry, se mi dai una caramelle ti dico cos'è successo oggi.» disse facendo il suo solito sguardo furbo.
«Non me ne fotte niente.» scossi la testa, tenendo stretta la bustina delle caramelle.
«Non sei nemmeno un po' curioso?» mi chiese, sperando che gli rispondessi di sì.
«Aspetta, fammi pensare...» dissi.
«No.» affermai poi, facendolo ridacchiare.
«Sei sempre il solito.» sbuffò alzando gli occhi al cielo. Presi una caramella e la mangiai, davanti ai suoi occhi affamati, che mi fecero ridacchiare maleficamente. Gli tirai la bustina addosso, facendogli spalancare gli occhi. Meno male che ne avevo prese tante. Cominciò a mangiarle e a parlare con la bocca piena.
«Offi, Kafe ha porfato una ragaffa a cafa.» disse mentre continuava a masticare.
«Non ho capito un cazzo, ripeti.» sbuffai, sedendomi sul letto accanto a lui. Ingoiò le caramelle e ricominciò a parlare.
«Oggi Kate ha portato una ragazza a casa.» disse, guardando dentro alla bustina e scegliendo la prossima caramella che sarebbe stata vittima dei suoi denti.
«Interessante.» dissi sarcasticamente e Louis roteò gli occhi, sbuffando.
«Smettila di fare così, sembra simpatica e sembra anche che a lei piaccia molto.»
«Ma non mi dire.» ridacchiai. Sembrava che a Kate piacessero tutte, visto che ogni mese ne portava una diversa dicendo che le piaceva veramente. Ma non erano problemi miei.
«Vado a dare un po' di caramelle a Niall che tra un po' torna dal lavoro.» disse uscendo con la bustina tra le mani. Le caramelle sarebbero finite entro quella sera, ed io ne avevo mangiata una sola. Scrollai le spalle, spogliandomi e mettendomi nel letto.
«Maledizione.» la vidi imprecare e sbattere le mani chiuse in due pugni al muro.
«Cerchi questo?» le chiesi, poggiato al muro e con il suo accendino in mano. La vidi rilassarsi improvvisamente e me lo tolse dalla mano, accendendosi la sigaretta e portandosela alle labbra carnose e rosee. Chiuse gli occhi, mentre ne assaporava il sapore.
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College 2 ||н.ѕ||
Fanfiction«Sono veramente impotente, amore mio, non posso fare nulla per salvarti.» -Sequel di 'College'- (potreste leggere senza aver mai aperto il primo libro, anche se ve lo consiglio)