23. *fine*

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La mattina dopo mi svegliai prima di Ellen in modo da controllare che fosse tutto apposto per la partenza. Una volta accertatomi di questo mi diressi verso la cucina, dove Kate e le sue grandissime occhiaie stavano facendo colazione con una certa stanchezza sul viso. Erano appena scattate le cinque del mattino, così sorrisi alla ragazza – distrutta dal sonno – che stava finendo i cereali e preparai una veloce colazione anche per Ellen, la quale si sarebbe svegliata a momenti a causa della sveglia. Infatti dopo dieci minuti si trovava in cucina con la mia maglietta gigante addosso mentre si stropicciava gli occhi, sbadigliando un paio di volte. Subito le sorrisi, avvicinandomi a lei e prendendola per i fianchi le lasciai un bacio sulla fronte. Facemmo colazione in silenzio e poi uno ad uno cominciarono a svegliarsi anche gli altri e ovviamente Louis fu buttato giù dal letto da Niall perché non si voleva svegliare.

«Piccola, sei pronta?» chiesi da dietro la porta del bagno.

Era da circa quindici minuti che stavo aspettando e finalmente uscì, con i capelli ordinati in uno chignon e una tuta addosso. Entrai velocemente io in bagno per fare un'ultima volta pipì e per sistemarmi i capelli, poi uscii e presi la mia valigia e anche quella di Ellen, portandole entrambe fuori la porta di casa, mentre lei mi raggiungeva con i passaporti in mano. C'era un bellissimo silenzio quella mattina, proprio perché era presto, ma appena lo pensai arrivò Louis urlando di non trovare la sua felpa. Fortunatamente Liam ristabilì la calma precedente, dicendogli di abbassare la voce e che la sua felpa si trovava sul termosifone dalla sera prima. Naturalmente la risposta di Louis fu una linguaccia.

«Io ed Ellen intanto andiamo in macchina, chi deve venire con noi?» chiesi, aspettando una risposta impazientemente.

Ellen era accoccolata al mio petto, abbracciata a me, con gli occhi chiusi per la stanchezza ed io le cingevo un fianco, accarezzandole la parte bassa della schiena.

«Liam, Jeremy ed io veniamo con voi, mentre Louis e Niall prendono l'altra macchina.» disse Kate, urlando dal bagno.

«Perfetto.» sussurrai a me stesso.

«Andiamo in macchina tesoro, così dormi un po'.» le dissi, staccandomi lentamente da lei per prendere le valigie.

Chiusi la porta di casa e prendendo l'ascensore scendemmo al piano terra, uscendo ed Ellen subito salì in macchina, dalla parte del passeggero. Misi le valigie nel portabagagli e raggiunsi Ellen in macchina, mettendomi seduto e accesi il motore, lasciandomi andare poi sul sedile e sperando che gli altri facessero presto. Ellen aveva la testa poggiata al finestrino e un'espressione imbronciata sul volto, che mi fece sorridere dolcemente; quando dormiva faceva sempre quella smorfia: con le sopracciglia aggrottate, le labbra strette l'un l'altra e il respiro regolare. In quell'ultimo periodo, soprattutto, la nostra relazione stava andando veramente bene, anche perché ero riuscito a superare – quasi completamente – la mancanza di Brooklyn, sostituendola con la presenza di Ellen. Ogni volta che pensavo alla mia Brooklyn Ellen era sempre lì per me, che mi ricordava di essere felice per lei e di non provare a chiudermi nuovamente in me stesso. Era ovvio che fossi ancora legato alla mia ex-ragazza in qualche maniera, ma non era più un'ossessione o un'oppressione che non mi faceva vivere, oramai Brooklyn rimaneva un bellissimo ricordo e ovviamente Ellen era il mio presente e, probabilmente, sarebbe stata il mio futuro. L'amavo con tutto il cuore e quando stavo con lei era come se ci fosse anche Brooklyn, infondo aveva sempre qualcosa di suo.

Mi distolse dai miei pensieri la portiera sbattere due volte, a destra e a sinistra dei sedili dietro e scossi leggermente la testa, accorgendomi anche del fatto che stessi fissando ancora Ellen. Finalmente riuscimmo a partire senza problemi e ad arrivare in tempo in aeroporto, per poi parcheggiare le macchine. Svegliai Ellen, sussurrandole che eravamo arrivati e presi anche la sua valigia, tirandola giù dal portabagagli. Kate, Liam e Jeremy presero le loro e ci incamminammo all'interno dell'aeroporto, mettendoci in fila per fare i controlli (visto che i biglietti, per fortuna, li aveva presi online Liam). Ellen si appoggiò con la testa sulla mia spalla e le avvolsi il fianco con un braccio, avvicinandola maggiormente a me, per poi girarmi e lasciarle un bacio sulla fronte, che la fece sorridere. La fila cominciò a camminare dopo cinque minuti e allora trascinammo le valigie fino ad arrivare, finalmente, ai controlli e ovviamente fermarono Louis. Sempre lui, ma che avesse tipo la faccia da drogato? Gli fecero ulteriori controlli e fortunatamente riuscimmo a salire in orario sull'aereo, che a momenti perdevamo. Mi misi vicino ad Ellen, che non aveva spiccicato parola per tutta la mattinata per la stanchezza e le sorrisi, lasciandomi andare – finalmente – sul sedile.

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