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Vi dico solo una cosa e poi vi lascio leggere tranquillamente; se volete potete commentare anche su twitter usando #College2HS, così potrò vedere i commenti facilmente anche lì. Spero che vi piacerà questo capitolo e cercherò di aggiornare il più velocemente possibile ;) Buona lettura!

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Quando mi svegliai quel martedì mattina mi ricordai che non sarei dovuto andare al lavoro e mi limitai ad urlare il nome di Liam, che sicuramente era già sveglio. Non ottenendo risposta feci per alzarmi, ma la porta si spalancò velocemente ed entrò in camera Louis, con il fiatone. Aggrottai le sopracciglia, chiedendomi dove fosse finito Liam e cosa ci facesse Louis lì, con il fiatone oltretutto.

«Cazzo, stai-stai bene?»

Aveva ancora il fiatone e aveva appena portato entrambe le mani sulle ginocchia, piegandosi leggermente per riprendere fiato.

«Liam mi ha detto che hai la febbre e che potresti morire da un momento all'altro.» aggiunse.

A quel punto scoppiai ridere, mettendomi più comodo sul letto e portandomi una mano sulla fronte, sentendola ancora un po' calda.

«Liam è un coglione, è solo un po' di febbre e ti ha chiaramente preso per il culo.» dissi, ridendo ancora.

Lui mi mandò un'occhiataccia, mentre io scrollavo le spalle innocentemente.

«Allora, vaffanculo Harry.» sorrise falsamente, uscendo dalla stanza sbuffando.

A quanto pareva Liam non era a casa ed io sarei rimasto al letto tutto il giorno, aspettando che Ellen staccasse dal lavoro per raggiungermi. Afferrai allora il cellulare che si trovava sul comodino accanto al mio letto e notai un messaggio da parte sua.

8:45, Ellen:

Buongiorno cupcake, spero tu stia meglio; comunque, stacco dal lavoro alle quattro, perciò per quell'ora ti raggiungo a casa. Non provare ad uscire dalla tua stanza! Corro, devo andare a conoscere meglio il nuovo collega. Buona giornata, Ellen x.

Alla parola 'collega' distorsi la bocca, per poi alzare gli occhi al cielo. Calcolando che erano appena scattate le dieci e mezza, lei sicuramente aveva conosciuto questo famosissimo 'nuovo collega' ed ero proprio curioso di sapere come fosse. Approfittai del momento libero (per modo di dire) per chiamare Ellen, invece di mandarle un messaggio che non avrebbe letto subito. Dopo un paio di squilli si decise a rispondere.

'Pronto? Harry?'

Sembrava stupita di sentirmi. Beh, forse non si aspettava che la chiamassi.

'Ehi' dissi semplicemente.

'Ehi, buongiorno... hai letto il mio messaggio?'

'Certamente' sorrisi, facendo una pausa. 'Come va lì?' chiesi poi, alludendo ovviamente al nuovo collega.

'Oh, tutto apposto, gli sto spiegando come si usa la cassa e queste cose qui.'

'Mh.' Mi morsi il labbro. 'Beh, allora sei da me per le quattro?'

'Certo che sì! Serve che ti porti qualcosa?''

'Oh, no, tranquilla.' Sorrisi alla sua richiesta. 'Ti lascio lavorare allora, mi racconterai meglio dopo.'

'Va bene, a dopo.'

Attaccai la chiamata, posando nuovamente il telefono sul comodino, per poi sbuffare. Sarebbe stata una giornata abbastanza noiosa.

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