Ventesimo capitolo.

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Ero ormai appisolata sopra il corpo dell'uomo che ormai mi aveva rubato il cuore.

Sì, io lo amo.
Lo amo con tutta la mia forza. Lo amo con tutto il mio cuore.
Ogni mia singola parte del corpo ama le sue.

"Devo parlarti" annunciò, continuando a tenermi la testa e dandole piccoli baci qua e là.

"Non è una cosa semplice in realtà" mi voltai.
Il suo viso era preoccupato.

"Ian cos'è successo?" Domandai.

Sinceramente mi stavo agitando.

"Calmati però" più diceva così e più mi agitavo. "Non è una cosa semplice. Devi solo ascoltarmi e promettermi che manterrai la calma"

Lo guardai dritto negli occhi ed ebbero un effetto tranquillizzante.
Respirai profondamente e tornai a concentrarmi sulle sue parole.

"Allison, la ragazza bionda" disse, socchiuse le labbra e chiuse gli occhi, come non volesse vedere la mia reazione

"Io e lei, parecchio tempo fa, eravamo andati a letto insieme e.."
Non dire che aspetta il tuo bambino.
Non lo dire..

"Aspetta un bambino"

Mi voltai, dandogli le spalle.

Il ragazzo che amo aspetta un bambino da un'altra donna.
Aspetta un bambino da quella donna che mi minacciava.
Aspetta un bambino.
Suo figlio, non il nostro.

"Mio Dio" uscii dalla vasca. Prendendo un asciugamano e andando in camera mia.

Non potevo così.

Iniziai a piangere.

Senza volerlo, piansi tantissimo, tenendomi stretta all'asciugamano, con le ginocchia attaccate al petto.
E piansi.

Una porta sbatte.
Era quella della stanza mia.

"Nina.." la voce di Ian rimbombò nella mia testa.

"Stai per diventare padre." Con voce spezzata è l'unica cosa che riuscii a dire.

"Amore" amore.. amore... da un uomo con un figlio.

"Per favore.." per favore cosa?

"Guardami" lo guardai.

"Io amo te" lui ama me. "Io amo te, sei l'unica donna che io abbia mai amato. Il cuore mi batte forte ogni volta che ti guardo. Quando sorridi il mondo scompare. Sei la mia unica salvezza e la ragione per la quale non fermarsi mai." Disse "ti amo con tutto me stesso"

"E il fatto che sto per diventare padre la risolveremo in qualche modo. Ma io amo te, non Allison. Amo te e basta"
Mi diede un bacio sulla testa.

"Voglio stare da sola" chiuse gli occhi, abbassò la testa e se ne andò dalla mia stanza.

Dopo dieci minuti la porta dell'entrata si chiuse e Ian salì nella macchina.

No, non poteva essere vero. Era un incubo.

Ian's pov.

"Vaffanculo!" Diedi un calcio ad una sedia appena entrai a casa mia.

Non potevo andare avanti così.

La mia casa era sottosopra.

Presi le chiavi, nuovamente ed uscii.

Non so per quale motivo, ma andai direttamente a casa di Allison.

Suonai il campanello.

Lei aprì la porta.

"Sono felice di vederti, entra pure" si scanzò per farmi passare.

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