La testa mi stava scoppiando, non potevo permettere che facessero del male a Ian, ancora.
"Mi dispiace" dissi, raccolsi nuovamente la mia borsa, lasciata precedentemente sopra il bancone della cucina.
Uscii dalla porta, senza guardare Ian, che rimase immobile, sentivo solo il suo respiro pesante.
Non potevo guardarlo, mi avrebbe fatto cambiare idea sul restare.
Scesi le scale, praticamente con le lacrime agli occhi, col fiato pesante, con la testa che continuava a girarmi.
Uscii dal portone principale, e mi aggrappai al primo palo della luce che trovai.
Saranno state le dieci del mattino, erano poche le macchine che passavano.
Mi aggrappai al palo come se fosse l'unica cosa che potesse salvarmi.
Mi gurdai in torno e i miei occhi si posarono su una macchina, ferma.
Una donna al volante coi capelli biondi mi stava guardando da dietro gli occhiali neri, non riconobbi chi fosse, ma quando sorrise trionfante, capii.
Era lei.
Le mie gambe crollarono sul pavimento caldo, sudavo freddo.
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Aprii gli occhi dopo quella che a me sembrava una vita.
Ero in una stanza totalmente bianca, un letto comodo e sentivo il battito del mio cuore grazie una macchina, quindi dedussi di essere in ospedale.
"Oh grazie a Dio" sentii dire a una voce maschile.
Era Ian.
I miei occhi ancora non riuscivano ad abituarsi alla luce.
Sentii le sue labbra sulla mia fronte e continuava a ringraziare Dio.
"Sono due giorni che aspetto che ti svagli" Erano due giorni? Ero svenuta? Come ci ero finita in ospedale? Era stato per due giorni accanto al letto di una ragazza svenuta?
Mi diede un leggero bacio sulle labbra, come se avesse paura di darmelo. Ma piano piano le immagini dei giorni precedenti mi vennero in mente.
Tentai di non piangere, guardai da fuori una dottoressa sulla soglia della porta.
"Si è svegliata, finalmente signorina Dobrev" disse la donna.
Le sorrisi cortesemente.
"Allora vediamo le sue motivazioni. Ha avuto situazioni complicate ultimamente?" mi chiese la donna.
Io annuii semplicemente
"Possiamo dare quindi colpa allo stress" disse sorridendo e uscendo dalla porta pochi secondi dopo.
Guardai meglio fuori.
Ricordo quella chioma biondo platino.
Era lei.
Scusate il breve capitolo, ma dovevo finirlo cosí.
E volevo anche ringraziarvi tutte, per il supporto, un bacio.
Loverejoices_
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You can save me.
FanfictionIan, bellissimo. Nina, bellissima. Ian,possessivo. Nina, debole. Ian e Nina, se solo sapessero come finirà il loro destino. Il tempo, decide, ha il controllo. Il tempo è colui che sa come far rivoluzionare le cose. Il destino sa come finirà.