6: Il Signor Charles

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Prima che qualche coraggioso potesse farsi avanti, la porta dell'Hotel si aprì. Uscì un uomo alto, muscoloso, pelato e con una barbetta curata. Avrá avuto 50 anni. Indossava jeans e maglietta a maniche corte, nonostante ci fossero 10 gradi... Attraversò serio, anzi, con espressione persino arrabbiata, tutto il prato, con gli occhi di una decina di adolescenti addosso. Fece un numero di passi perfetto, arrivò sulla soglia della staccionata e si fermò. Al quel punto gridó con accento inglese (nonostante fossero in tutto 10 persone) :
"SONO IL SIGNOR CHARLES. DOVRETE CHIAMARMI SEMPRE COSÍ. ALTRIMENTI SARANNO GUAI! NELLA MIA SQUADRA CI SARANNO I RAGAZZI AI QUALI DARÓ LA DIVISA DI COLORE NERO."
A quel punto inizió a distribuire divise di colore nero a 5 persone: Gabriella, Carola, Luca (un tipo apparentemente riservato), Giuliano (il classico bulletto pieno di tatuaggi) e Stefania (una ragazza evidentemente emo). Una bella squadra.
"Non abbiamo Miriam e Sofia!"
Sussurrò Carola che si interruppe dallo sguardo maligno del Signor Charles. In fila indiana attraversarono il prato con la loro valigia in una mano e la divisa impacchettata nell'altra e raggiunsero le loro stanze. Anzi... La loro stanza. Dormivano tutti insieme, in una stanza abbastanza grande con 5 letti singoli con una mensola ciascuno. E con un bagno. Per tutti. Stefania azzardò a dire:
"Io non mi lavo insieme a sti due..." disse rivolgendosi a Giuliano e a Luca. "NON SI DISCUTE. Avrete tutto il giorno per riposare. Prima datemi cellulari, videogiochi, tablet... Tutte quelle inutili schifezze da ragazzini". Disse il Signor Charles.
I ragazzi impallidirono. Il loro unico pensiero fu "senza cellulare per un mese?!" Ma alla fine cedettero e consegnarono i telefoni. Indossarono la divisa: era una tuta unica che si apriva con una cerniera sul dietro. Non c'erano differenze tra maschi e femmine, erano tutte uguali. In alto a destra c'era ricamato con un filo d'oro "S.C.", doveva stare per "Signor Charles". Ognuno aveva una collana da indossare, tutte abbastanza... Strane. Gabriella indossava una collana con raffigurata una pistola, Carola un coltello, Luca una spada, Stefania una corda (più simile a un nodo) e Giuliano una boccetta con a sua volta disegnato sopra un teschio. Doveva essere il veleno. Era tutto molto strano... Ed era solo il primo giorno

Il mistero di Rainy StreetDove le storie prendono vita. Scoprilo ora