Per l'attesa tornarono in camera. Era arrivata la sera, era ora della punizione per la squadra nera e la premiazione per la squadra bianca. Carola e Gabriella avevano passato le ultime ore insieme, nel caso il piano di Sofia e Miriam, arrivasse a segno. All'ultimo momento Carola disse a tutta la squadra:
"Stefania, Luca... Forse sta sera rimarrete solo voi in questa stanza. Vi prego, dovete dire in giro quello che abbiamo scoperto su quei due..."
Stefania gridò:
"Come potete anche solo pensarlo?! Abbiano giá perso Giuliano, non perderemo anche voi. Sapete le loro mosse!!"
"Shhhhh!!!! Nessuno deve saperlo!" Intervenne Gabriella. Continuò dopo pochi secondi di silenzio:
"Allora. È vero, sappiamo le loro mosse. Quindi? Sará... Molto difficile restare sempre attente, con la consapevolezza di stare per... morire..." dopo quell'ultima frase si incupì e restò a fissare il pavimento, stringendo la mano a Carola.
Suonó l'allarme, ciò significava che era ora, dovevano recarsi in cortile. Si alzarono, presero un respiro, e si abbracciarono in gruppo. Aprirono la porta della loro stanza e si diressero verso il prato. Durante la camminata Luca andò verso Carola e le disse:
"Pronta?"
"No. Assolutamente no. Sto per morire!"
"Non stai per morire...!"
"Questo non basterá a calmarmi."
Carola affrettò il passo e raggiunse Gabriella, che sembrava più tesa del solito. Si presero nuovamente per mano; arrivarono e trovarono il Signor Charles e Miss Susan in piedi con lo sguardo serio. L'uomo con tono imponente disse:
"Squadra bianca, ecco il vostro premio" e porse a tutti e cinque i membri una scatola di media misura. La aprirono e ci trovarono un coltellino portatile. Ci scherzarono sù, facendo finta di combattere ma Miss Suan tuonò subito:
"SILENZIO! È ora della punizione dei perdenti."
Con la mano indicò quello che, forse, sarebbe stato il loro ultimo viaggio.