Iniziò a correre velocissimo, senza badare alla gente che la osservava con aria interrogativa. Ad un certo punto pensó:
"Mi stanno guardando, mi seguiranno di certo, a meno che..."
Si fermò di colpo, e si giró verso di loro. Guardandoli, gridò:
"Cosa fate lì impalati?! Sono una di voi, sto cercando quella ragazza!! Non mi credete?!" La gente continuava a fissarla e si stava innervosendo. Ad un certo punto Carola alzò in alto il coltello e urlò:
"La ucciderò con questo!!".
Quelle persone sorrisero e uno di loro disse:
"Allora muoviti, se no il Signor Charles ce la fará pagare. Forza!" Iniziarono a sparpagliarsi, e Carola sorrise, il suo piano aveva funzionato. Poi ripensò a Gabriella, e senza destare sospetti si diresse verso la botte. I suoi pensieri erano fondati: era Gabriella.
Iniziò a sussurrare:
"Gabry! Gabry! Forza svegliati!". Capì che era svenuta; iniziò a premere sulla ferita e successivamente le alzò le gambe. Ad un certo punto notò l'uomo accanto a lei, evidentemente morto; li prese la maglia che indossava e la legò in vita a Gabriella per fermare l'emorragia. Sollevò nuovamente le gambe a Gabriella, e lei aprì gli occhi lentamente
"Ca... Carola...?"
"Si Gabry sono io, sono quá! Devi farti forza, devi alzarti."
"A... Adesso ci provo... Ah Carola ho visto il tizio sul tetto. Guarda eccolo lá". Carola si girò e lo vide:
"Gabry ti sta cercando, si sta girando da tutte le parti. Sembra nervoso". Ad un certo punto sentirono dei rumori provenire dall'orecchio dell'uomo a terra.
"Che... Cos...?!" Disse Gabriella sconcertata. Dopo un pò di osservazione continuò:
"Ma... È un aggeggio elettronico. Una sorta di cip credo... Ma... Aspetta un minuto...!" Dal cip nell'orecchio si sentì una voce, diceva:
"Marco? Marco? Ehi ci sei? Senti, non la trovo quella ragazza, si deve essere nascosta da qualche parte. Ma... Ci sei Marco?"
Ad un certo punto Carola sobbalzò:
"Gabry è lui che parla!" Indicò il tizio sul tetto. E proprio mentre lo indicava, quel signore si girò verso le due ragazze. Le fissò per pochi secondi, osservò una foto, e prese la pistola. Le due ragazze si spaventarono moltissimo e Carola aiutò Gabriella ad alzarsi e si ripararono dietro una trave di una casa. Li spari continuavano e colpivano la trave dove erano nascoste;
"Gabry dobbiamo correre"
"Non riesco Carola, non riesco! Lasciami quá."
"Stai scherzando, vero? Ti aiuterò io, devi solo prendermi per mano."
Gabriella la fissò e obbedì, dandole la mano. Presero un bel sospiro e iniziarono a correre