14: Fino in fondo

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Arrivarono in stanza con qualche minuto di anticipo, prima del controllo. Luca e Stefania erano svegli.
"Ehi! Dove pensavate di andare?! Se vi vedevano? Non ci è permesso di uscire da quá e lo sapete!" Disse lui con tono di rimprovero. Sentirono un rumore e corsero fino al letto e fecero finta di dormire. Entrò il Signor Charles e gridò:
"SVEGLIA! Tra mezz'ora in sala pranzo. Si mangerá minestra. Niente polemiche, che sia chiaro."
I ragazzi si assicurarono che fu abbastanza lontano e Gabriella disse:
"Ragazzi sappiamo delle cose che dovete sapere!!" Fu interrotta da Carola:
"Gabry! Pensavo lo dovessimo sapere solo noi..." abbassò la voce. Gabriella continuò:
"Senti anche io lo pensavo prima, ma... Alla fine è questione di vita o di morte."
Stefania e Luca la guardarono molto spaventati. Gabriella disse con voce piuttosto bassa tutto quello che era successo: le fotografie dei ragazzi morti, la stanza con la chiave, quello che avevano setito ecc... Poi Carola aggiunse:
"Ehmmm... Luca? Sai che abbiamo parlato dei quadri nel corridoio... ecco... c'era anche tua sorella...".
Lui si intristì di colpo e con le lacrime negli occhi disse:
"Voglio vederla." Una lacrima scese sul suo viso, fino a cadere sulla tuta. Si alzarono tutti, controllarono che non ci fosse nessuno e camminarono per il corridoio. Infine arrivarono davanti a quella fotografia; Gabriella notò l'espressione di Luca e si commosse mettendosi una mano sulla faccia per coprirsi. Luca fissò sua sorella, accarezzò la foto e scoppiò in lacrime, Carola lo abbracciò e restarono cira 2 o 3 minuti in quella posizione. Dopodichè Luca si staccó, sorrise a Carola e disse rivolgendosi anche a Gabriella:
"Grazie ragazze di avermela fatta rivedere. Ne avevo bisogno." Sorrise ancora con il viso segnato dalle lacrime. Gabriella aggiunse:
"Questo posto ci ha unito come non mai. Ci aiuteremo tutti quanti, è una faccenda seria. Andremo in fondo a questa storia, costi quel che costi." Stefania azzardò un mezzo sorriso che ricambiarono tutti. A quel punto si diressero direttamente alla sala pranzo. L'altra squadra era giá lì che parlava animatamente, e appena arrivò la squadra nera li squadrarono dalla testa ai piedi. Un ragazzo riccio e leggermente robusto commentò:
"Ehi perdenti! Ahaha..." rise tutta la squadra bianca. Gabriella rispose:
"Ma sta zitto". Evidentemente il ragazzo non si aspettava una risposta, e non essendo preparato la discussione non si prolungò. Si sedettero al tavolo e iniziarono a mangiare quella tremenda minestra dal colore scuro. Carola e Gabriella non facevano altro che pensare al fatto che quella sera sarebbero potute morire... Pensavano:"E se dovessero veramente uccidermi?"

Il mistero di Rainy StreetDove le storie prendono vita. Scoprilo ora