Si alzó lentamente per evitare di svegliare gli altri, ma Carola sobbalzó subito. Stava per chiederle dove andava ma ripensó all'episodio di poco prima con Luca e si limitó a fissarla. Sussurrando Gabriella disse:
"Ehi Carola devo scoprire cosa sta succedendo in sto posto, non ti preoccupare torna a dormire"
"No, vengo con te." Rispose in tono leggermente scocciato. Gabriella la guardó con aria interrogativa, ma non ci fece tanto caso, e uscirono dalla porta. Appena uscite Carola le domandó seria:
"Tu e Luca state insieme, vero?"
"C.. Cosa?"
"Oggi ti ha messo la mano sulla spalla. È evidente che vi piacete."
"No Carola... Non è vero! A me non piace, troppo riservato ecc... Ma... Perchè me lo chiedi?"
"Ohhh... Ehmmmm... Niente. Curiositá. Forza andiamo. Manca mezz'ora prima che passino per il controllo. Muoviamoci".
Anche se non lo dava a vedere era molto sollevata dentro di sè per la notizia di Gabriella. Ripresero il passo e lungo il corridoio trovarono la stanza degli avversari. La porta era aperta e sbirciarono dentro: la stanza era uguale alla loro, eppure qualcosa non andava... Miriam e Sofia non c'erano. I letti erano perfettamente in ordine. Carola e Gabriella erano confuse, ma la tizia dai capelli rossi si stava per svegliare, dovevano andare. Lungo il corridoio c'erano quadri di bambini e bambine con sotto scritta una data. Ad un certo punto trovarono anche la foto di Giuliano. Restarono a fissarla a bocca aperta per 5 minuti, minimo. Gabriella balbettó:
"Son... Sono... Sono tutti morti?"
"Credo... Aspetta guarda!" Carola indicò un quadro di una ragazza dai capelli ricci e castani. Aveva un sorriso bellissimo, e indossava una maglietta blu con una scritta argento "Freedom". Si chiamava Giulia, Giulia Rizzola. Gabriella la fissò e disse:
"Wow era bellissima. Ma... Ho giá sentito il cognome Rizzola... Mmm..."
"È la sorella di Luca. Mi ha raccontato che è morta quá l'anno scorso. È diventato riservato perchè non è riuscito a superare questa perdita, ed è convinto che non sia morta per cause naturali. Si in effetti è abbastanza evidente, aveva soli 15 anni. Cavolo era proprio bellissima..."
"Quindi... Tutti sanno che quá c'è qualcosa che non va. E i nostri genitori?"
"Non so... Ah guarda!"
Carola indicò una stanzina con scritto "Keep out". Ovviamente la curiositá di ragazzine di 14 anni è più forte della paura stessa; si avvicinarono e Gabriella sussurrò:
"La porta è aperta...!".
Entrarono, ed era una stanza piena di fogli sparsi, un tavolo al centro, un centinaio di cassetti pieni di documenti, e un armadio. E poi al fondo c'era una vetrinetta... Conteneva qualcosa di luccicante, e ciò arricchí la curiositá delle due ragazze. Si avvicinarono e scoprirono che era una chiave. La vetrinetta aveva una password per sbloccarla, allora iniziarono a cercare tra i fogli una possibile soluzione. Un cassetto era identificato con "Special"; lo aprirono e ci trovarono documenti su documenti, e un pezzetto di carta stropicciato. C'era scritto "secret". Carola si precipitò a comporre la password e, incredibilmente, era giusta. Presero la chiave e Gabriella disse:
"Per cosa sará?"
"SHHHHHH!!!" la zittì Carola. In effetti c'era qualcuno fuori dalla porta che discuteva. Carola e Gabriella si nascosero dentro l'armadio e stettero ad ascoltare. Era il Signor Charles. E poi c'era una voce femminile. Anzi di più... C'erano 2 o 3 voci da donna. Una voce molto giovane disse:
"Charles, quando le farai fuori?"
"Sta sera Miriam. Carola verrá infilzata da un tizio dietro la Grande Quercia, e l'altra ragazza verrá sparata dall'alto di un tetto. Soddisfatte?"
"Grazie Charles. Io e Sofia dovevamo compiere questa missione, e tu ci stai aiutando."
Carola stava per urlare ma Gabriella le tappó la bocca. Sentirono dei passi sempre più distanti. Ció significava via libera; pronte per uscire, sentirono un rumore e si bloccarono: qualcuno era entrato nella stanza