27: La fine di un avventura

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Le ragazze diedero i numeri dei loro genitori all'agente, che li chiamò subito; erano in una stanza bianca, con una cattedra di legno chiaro e quadri di carabinieri dal 1950 a oggi. Per rompere il silenzio Carla chiese:
"Di dove siete?"
"Piemonte."
"Siamo di Torino."
Risposero Gabriella e Carola.
"Io sono di Milano. Tu?"
Domandò Stefania.
"Io abito in Valle d'Aosta. In un piccolo paesino di circa 1000, 1200 persone. Non sono tanto abituata alla cittá come voi ahaha"
Rispose Carla.
Le ragazze ridacchiarono insieme a lei. Carola si girava nelle mani la collana datale all'inizio di quell'assurda avventura, e si faceva tante domande, e alla fine chiese:
"Carla, che simbolo hai tu?".
Carla capì subito di cosa si trattava e glielo mostrò:
"Una fiamma. Credo volessero bruciarmi viva o robe del genere...!"
Non fecero in tempo a reagire che l'agente, dopo quella che sembrò un eternitá, rientrò nella stanza dopo aver telefonato:
"Allora. I vostri genitori arriveranno domani, e sta notte dormirete quá. Abbiamo solo una stanza da due posti letto, potete unirli e dormire insieme. C'è un bagno in fondo a sinistra, dove volendo vi potete fare una doccia, sembrate stanche. Alle 19 venite pure a fare cena nella mensa, vi piacerá"
Sorrise affettuosamente.
In effetti fu così, cenarono con le battute dei carabinieri, e si addormentarono subito appoggiata la testa sul cuscino. Alle prime luci dell'alba si svegliarono sentiti dei rumori, e capirono che erano i loro genitori.
Balzarono giù dal letto, aprirono la porta e trovarono le loro mamme e i loro papá, in lacrime, sconvolti.
Si abbracciarono per un tempo indeterminato, finalmente tranquille;
Il papá di Gabriella accennò:
"Ci dispiace ragazze... Noi... Non lo sapevamo scusateci faremo di tutto... Scusate non lo sapevamo...".
Quella fu la prima volta che Gabriella vide suo padre piangere.
L'agente si avvicinò e disse in tono serio:
"Questa notte abbiamo fatto irruzione in quell'albergo dove siete state. Avevate ragione. Tutti i sospetti, tutte le ipotesi erano fondate. Quei due sono stati arrestati e quell'hotel è stato chiuso."
Porse loro un giornale, e in prima pagina c'era stampato in maiuscolo
"IL MISTERO DI RAINY STREET È STATO RISOLTO".
Quella scritta non se la sarebbero scordata.

Oggi sono passati 10 anni da allora, e ormai hanno più o meno 25 anni. Le ragazze continuano a sentirsi, e ogni tanto tornano a vedere che cosa ne è stato di Rainy Street:
L'hotel è stato abbattuto, e al suo posto c'è un bellissimo parco. Il Labirinto è ormai luogo di escursioni privo di qualsiasi pericolo, e di quel signore nemmeno l'ombra... Beh in fondo se lo sono lasciati alle spalle, come qualsiasi ricordo dell'avventura di Rainy Street. Però Stefania, Gabriella, Carola e Carla si tengono ancora i loro ciondoli raffiguranti la corda, la pistola, il coltello e la fiamma, quasi come se non volessero dimenticare del tutto, la loro assurda avventura.
Anche volendo non l'avrebbero mai dimenticato, il mistero di Rainy Street.

FINE

Il mistero di Rainy StreetDove le storie prendono vita. Scoprilo ora