Le ragazze riuscirono ad uscire dall'edificio e iniziarono a correre verso la prima cosa che poteva proteggerle: il Labirinto.
Gabriella guardò e notó che il Signor Charles non le rincorreva più, ma camminava, serio con lo sguardo fisso a loro; entrarono nel Labirinto e Gabriella disse:
"Ok. Lo so che non è stata un idea geniale, ma so dove possiamo andare."
Sentirono dei rumori e Stefania scoppiò in lacrime:
"S... Scusate è stata tutta colpa mia non volevo...!"
"Cambia idea in fretta la ragazza, eh?" Disse Carola guardandola.
"Dai sù, andiamo." Aggiunse Gabriella mettendo una mano sulla spalla di Stefania, e successivamente facendo segno di seguirle.
Camminavano ormai da circa 30 minuti e finalmente Stefania e Carola capirono dove dovevano andare:
"Alla locanda!" Gridarono in coro. Eh si, alla piccola locanda in cui viveva quel signore anziano che diede loro l'indizio per uscire. Forse era l'idea più "sicura" per uscirne. Si diressero verso la porta e Carola bussò 3 volte, aspettando che qualcuno aprisse. In effetti così successe, perchè lo stesso signore anziano dell'altra volta, aprì la porta. Sbarró gli occhi e le fece entrare.
"Che cosa ci fate qui ragazzine?" Disse con voce roca. Le guardò e vide i loro sguardi spaventati, e aggiunse:
"Non mi dite che... Sapete tutto? Oh diamine anche voi. Ragazzine vi troverá entro questa settimana. Non potete stare quà... Almeno... Si, potete stare per qualche giorno".
Le ragazze sorrisero e lo ringraziarono calorosamente.
"Speriamo che quá andrá tutto diversamente..." pensò Carola.