Capitolo 5(revisionato)

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Aprì gli occhi. Senza accorgermene mi ero addormentata.

Erano le 11:00.

<Buongiorno...> disse Ran uscendo dal suo uovo.

<B-buongiorno...> dissi io sbadigliando.

<Ciao...> disse una voce alla mia sinistra.

Era la voce di Ikuto.

<Ciao.> probabilmente stavo ancora dormendo.

Si era un sogno, un bellissimo sogno.

<Hai fame?> chiese lui.

<Mmh...un po'...> risposi io con la voce impastata.

<Bene perché ti ho portato dei Taiyaki al cioccolato.> disse lui parandomi un sacchetto di carta davanti agli occhi.

Non poteva essere un sogno...era tutto così vero.

Un attimo.

Cosa?! Quindi non sto sognando?

<Che ci fai tu qui?!> esclamai io mettendomi a sedere.

<E così che si dice grazie a chi ti porta la colazione?> chiese lui.

<Esci dal mio letto! Se ti vede mio padre sono guai.> esclamai io.

<Ma veramente...> non gli diedi il tempo di continuare perché qualcuno aveva bussato alla porta e così lo presi e lo buttai nell'armadio.

<Amu posso entrare?> chiese mia madre.

<Si, si entra.> dissi io chiudendomi  la porta dell'armadio alle spalle.

Lei entrò con un vassoi in mano.

<Ikuto dov'è?> chiese mia madre.

<C-che cosa?> chiesi confusa.

<Aveva detto che ti avrebbe portato la colazione ma non lo vedo...> disse mia madre <Ho capito! Si è di nuovo nascosto nell'armadio, vero?> e aprì la porta dell'armadio ed Ikuto uscì.

<Mi scusi signora Hinamori...> disse Ikuto facendo un profondo inchino.

<Amu non trovi che sia una amore?> chiese mia madre.

<Si, si, certo come no.> dissi io sbuffando.

<Be vi ho portato un po' di cioccolata calda...> disse mia madre posando il vassoio, con due tazze fumanti, sul comodino <Be io vado...> e uscì dalla stanza.

<Grazie.> disse di nuovo Ikuto facendo ancora una volta un profondo inchino.

Mia madre sorrise e uscì chiudendosi la porta alle spalle.

<Sei sempre la solita frettolosa...> disse Ikuto aprendo il sacchetto e prendendo un Taiyaki.

Il mio stomacò brontolò alla vista di quel Taiyaki.

<Cosa c'è?> chiese lui iniziando a mangiare il suo dolcetto.

<P-potrei....?> iniziai io.

<Vuoi dargli un morso?> chiese Ikuto con aria maliziosa.

Lui gli aveva già dato un morso e l'idea di darne uno anch'io mi faceva arrossire come una babbea.

<E allora?> chiese lui.

<O-ok...> dissi io.

Lui avvicinò il suo Taiyaki alla mia bocca e gli diedi un morsetto.

Amu & Ikuto #1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora