Siamo arrivati a 5mila!
Grazie a tutti spero che questo capitolo vi piaccia!
Buona lettura!
<Ikuto...> dissi io lasciandomi guidare da lui.
Lui non si girò neanche per un momento.
<Dove stiamo andando?> chiesi alla fine ma lui non rispose.
Alla fine arrivammo davanti una porta e lui si fermò.
<Ikuto...> feci per toccargli la spalla ma lui mi prese e mi mise spalle al muro.
<Mi dispiace.> fece lui guardandomi con una strana luce negli occhi <Mi dispiace. Avrei dovuto risolvere il problema quando avevo la possibilità di farlo.>
<Come?> dissi io.
Era evidente stava per crollare.
Era stanco.
I suoi occhi si rigarono di lacrime.
Rimasi a guardarlo.
Non l'avevo mai visto così
Feci per toccargli la guancia ma lui mi precedette sigillando le mie labbra con le sue.
Non era un bacio gentile. Era un bacio furioso, pieno di rabbia, non c'era gentilezza in quel che faceva.
Lo spinsi via-per quello che mi era possibile fare visto la mia "forza"-.
<Scusa.> disse e le lacrime aumentarono.
Crollò a terra, in ginocchio.
Lo seguì e gli alzai il viso fra le mani.
<Non ti preoccupare non è colpa tua.> dissi cercando di tranquillizzarlo <Non potevi saperlo.>
<Si, invece.> fece lui cercando di abbassare lo sguardo per non vedermi negli occhi.
<Com'è possibile?> dissi io cercando di essere il più gentile possibile.
<Ho sempre tenuto d'occhio quel che succedeva ma non ho tolto di mezzo il problema quando ne avevo la possibilità.> disse lui.
<Ti riferisci a Lucas?> chiesi io.
<No, o meglio non solo a lui. È sempre stato il problema minore...> disse lui, le lacrime si erano fermate.
<Ma ora non importa perché ti porterò al sicuro. Porterò tutti noi al sicuro.> disse lui.
<E dove?> chiesi io.
<Ti piace l'Italia?> fece lui in tutta risposta.
