<Andremo in Italia?!> dissi io sgranando gli occhi.
<E un posto sicuro. Non ci potranno rintracciare.> disse lui alzando lo sguardo.
<Ma è così lontana...> dissi io.
<Lo so. E credimi non ti chiederei di lasciare la tua casa e i tuoi cari se non fosse necessario...in questo modo terresti al sicuro anche loro, non credi?> disse lui.
<Si.> dissi io <Si, certo. Posso chiederti una cosa?>
<Dimmi.> disse lui con una punta di ansia negli occhi.
<Perché dici che avresti dovuto risolvere questo problema quando ne avevi la possibilità?> chiesi io.
<Ah...Bhe ecco...> disse lui <Conosci Naomi?>
<La ragazza di Tadase? Non l'ho mai vista ma Yaya me ne ha parlato.> dissi io poi chiesi confusa <Ma che c'entra?>
<Lei. Lei è il problema.> disse Ikuto <Entriamo. Sarà meglio se ti siedi.> e aprì la porta <E la mia camera.>
Lo so che era stupido però...era la sua camera!
All'inizio indugiai un po' così lui ridendo sotto i baffi disse <Non ti salterò addosso se è questo che pensi. Dai vieni.>Scusate se è un capitolo corto. Perdonatemi!