Dopo la chiamata me n'ero ritornata nella mia stanza a tormentarmi per quello che avevo detto.
Sono una bugiarda!
Sto mentendo hai miei genitori!
Dovrei solo vergognarmi!
Ma alla fine caddi in un sonno profondo.
Un sonno in cui non c'erano sogni ma solo l'oscurità e il freddo della solitudine, ma poi all'improvviso vidi una luce in lontananza.
La luce era lontana ma riuscivo a percepire il suo calore così iniziai a correre per raggiungerla finché non mi ritrovai in un paesaggio completamente diverso.
Ero davanti un padiglione e il viale che conduceva a esso era posizionato a file di sedie piene di persone.
Per un attimo non capivo chi fossero ma poi riconobbi Utau. Si trovava in piedi accanto al padiglione.
Era vestita molto elegante, come tutti in quel momento.
Ma ciò che mi colpì di più era che sul padiglione c'era Ikuto in smoking e mi faceva l'occhiolino.
Un attimo.
Mi guardai i vestiti.
Una gonna bianca...un velo sul viso.
Non ci credevo.
Non ci potevo credere.
Mi stavo sposando.
Mi girai e accanto a me c'era mio padre in giacca e cravatta pronto a porgermi il braccio.
Mi sorrideva e con gli occhi mi incitava a prendergli il braccio.
Quando gli presi il braccio un brano che prima era solo in sotto fondo stava iniziando ad aumentare di volume.
Una marcia nuziale!
In automatico le mie gambe iniziarono ad avanzare.
Quando finalmente arrivai accanto ad Ikuto vidi che mi stava sorridendo.
Era tutto perfetto.
Ormai ero pronta per il grande passo quando delle voci in lontananza iniziarono a chiamarmi.
<Amu...Amu...> all'inizio provai ad evitarle.
Non potevo rovinare tutto proprio ora ma le voci che mi chiamavano erano sempre più insistenti è tutto ciò che era intorno a me cadde nel buio.
Ciaooooo!
Spero che questo capitolo via sia piaciuto!