Nico si svegliò presto, come ogni mattina dalla morte di Bianca.
Si alzò lentamente, ben sapendo che mancava almeno mezz'ora alla sua sveglia per l'Università e, non volendo litigare con un piromane mezzo addormentato, rifece il letto in un perfetto silenzio, rotto solo dal leggero russare di Leo, avvolto fra le coperte come in un bozzolo.
Si infilò velocemente una felpa scura di qualche taglia abbondante e uscì sul piccolo giardinetto dietro la casa della sorellastra per fumarsi una sigaretta.
Nico fumava da circa quattro anni, poco dopo l'incidente aveva provato la prima sigaretta.
Odiava l'odore del fumo, gli dava la nausea anche dopo anni, ma l'idea di starsi facendo del male volontariamente attenuava un poco i sensi di colpa.
Il ragazzo era metodico.
Una sigaretta al giorno tutti i giorni.
Alle sette e quarantacinque del mattino.
Preferibilmente nel giardinetto di Hazel o sul tetto di casa Di Angelo.
Ma ormai quella casa non era più sua, perciò quel piccolo spazio di terra arredato con un tavolino di legno mal messo e un paio di sedie traballanti rimaneva la sua unica possibilità.
Si sedette con un leggero sbadiglio e accese la sigaretta.
Hazel disapprovava pubblicamente questa sua abitudine, ma sapeva di non poterlo costringere a smettere e Nico sapeva che non doveva fumarne più di una.
Il loro, pensò il ragazzo sbuffando una leggera nuvoletta di fumo, era un ottimo compromesso.
La porta sul retro della casa della sorellastra venne aperta lentamente con un leggero cigolio e la figura di una Hazel ancora in pigiama e con i capelli completamente scompigliati fece sorridere Nico.
"Ancora quella roba. Giuro che un giorno di questi te le butto tutte nel water" borbottò la ragazza, poco credibile vista la sua voce impastata dal sonno.
"Buongiorno anche a te Haz" rispose lui continuando quel leggero sorriso, ricevendo uno sbuffo infastidito come risposta.
"La camera è in ordine?" chiese la ragazza, cercando palesemente di cambiare discorso e ignorare la sigaretta fra le labbra del fratello.
"La mia parte ovviamente sì ma il piromane non si è ancora svegliato"
Nico notò la sorellastra arrossire improvvisamente e tentare al contempo di nasconderlo facendosi ricadere i ricci scuri davanti al viso.
Il ragazzo accennò un vago sorrisetto ironico.
"So che sei arrossita, non serve nasconderlo"
Lei borbottò qualche insulto a mezza voce avvampando ancora di più.
"Ti piace?" chiese Nico dopo qualche secondo, evitando di guardarla.
"È carino" mugugnò Hazel guardandolo di sottecchi.
"È un idiota"
La ragazza fece una leggera smorfia.
"Come se a te non piacesse nessuno"
Nico si irrigidì appena, i pensieri che vertevano senza il suo consenso sul biondino medico e professore part-time.
"A me non piace nessuno infatti" replicò con voce atona.
"Si certo, a chi vuoi darla a bere fratellino?" sbuffò lei raccogliendosi svogliatamente i capelli in una coda bassa.
"A te e comunque non sono il tuo fratellino" rispose il ragazzo con freddezza.
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Voglia di vivere
Fanfiction"Bianca era morta. E con lei la sua vita" "Ignorare i demoni, le paure, i sensi di colpa. Vivere per gli altri, non per sé stessi" Nico e Leo si ritrovano nella stessa classe di anatomia all' Università ma come possono andare d' accordo? Due rag...