Appena terminarono tutte le lezioni, Leo uscì velocemente dall'aula diretto alla stazione degli autobus.
Quel giorno aveva prestato attenzione ancora meno del solito, la mente da tutt'altra parte.
Hazel, la figuraccia con Hazel, quanto fosse bella Hazel.
E poi anche Efesto e Beckendorf ovviamente.
Salì in fretta sul bus accaparrandosi il posto vicino al finestrino, rubandolo a quello che poteva essere un impiegato d'ufficio di mezza età che lo guardò male borbottando qualcosa sulla gioventù avariata.
Leo stravaccò sul sedile infilandosi le cuffiette e sparando a tutto volume l'intero album degli ACDC che aveva appena scaricato illegalmente da internet.
Mentre canticchiava a mezza voce il testo di "Highway to Hell", cercava di immaginarsi la conversazione con il fratello, l'idea di raccontargli l'incontro con Efesto non lo esaltava particolarmente, ma sperava di ricevere un po' di sostegno.
Magari anche un consiglio dopo l'irrinunciabile litigata.
***
Non appena terminò la giornata di lezione, Nico si precipitò fuori dall'aula pregando qualunque dio gli venisse in mente per non incontrare Will Solace nei corridoi e per potersi godere un caffè nero formato gigante in santa pace.
Dopo aver fatto tappa al bar cercò di uscire velocemente dal campus, lo zaino in spalla e il caffe in equilibrio precario in mano.
"Buongiorno mio alunno"
Stupido biondino.
"Solace" rispose il ragazzo a mo' di saluto.
L'altro si avvicinò a lui sorridendo.
Nico si ritrovò a pensare a quanto stesse bene con i jeans chiari e la giacca blu scuro che era obbligato a indossare quando veniva in università, rischiando di bruciarsi la mano per colpa della bevanda a miliardi di gradi e i pensieri da tutt'altra parte.
"Non credevo stessi attento alle mie lezioni, sono piacevolmente sorpreso di essermi sbagliato" continuò Will con il suo solito sorrisetto.
"Di certo non ascolto te, Solace. Sai, lavorare in obitorio aiuta" rispose il ragazzo con freddezza, affogando l'imbarazzo nel caffè.
Il sorriso dell'altro non vacillò nemmeno per un secondo.
"Sempre di ottimo umore vedo"
Nico rispose con uno sbuffo, cercando di non guardarlo.
Will si avvicinò ancora e gli mise due dita sotto al mento alzandogli il viso, facendo arrossire immediatamente il ragazzo.
"Ma che diamine fai Solace?" ringhiò cercando di allontanarsi.
"Sta fermo" rispose serio l'altro esaminandogli il viso avvicinando il proprio al suo.
"Allontanati immediatamente se non vuoi finire su uno dei tavoli dell'obitorio" sibilò Nico, inevitabilmente rosso di imbarazzo, cercando di capire perché mai fosse così vicino.
"I lividi stanno scomparendo, ma il taglio no... un paio di giorni e dovrebbe guarire" mormorò Will, quasi fra sé e sé senza accennare ad allontanarsi.
"Non sei il mio medico" rispose il ragazzo scandendo ogni parola, allontanandolo con una spinta, quasi deluso che lo avesse guardato solo per quel motivo.
L'altro abbassò di poco lo sguardo annuendo appena.
"Si certo. Oggi vieni in obitorio?" chiese guardandolo con un accenno di sorriso, come se non fosse successo nulla.
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Voglia di vivere
Fanfiction"Bianca era morta. E con lei la sua vita" "Ignorare i demoni, le paure, i sensi di colpa. Vivere per gli altri, non per sé stessi" Nico e Leo si ritrovano nella stessa classe di anatomia all' Università ma come possono andare d' accordo? Due rag...