CAPITOLO 25

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Isabelle era ancora davanti allo specchio a guardarsi di traverso. La pancia cresceva a vista d'occhio e stava iniziando a somigliare a una donna incinta al quinto mese.

" Sai che stavo pensando che non abbiamo ancora i nomi" disse Simon mettendosi sotto le coperte.

Izzy si accarezzò il ventre con una mano. " Il maschio Max" disse senza pensarci due volte e Simon annuì. " Ok, e la femmina?"

Simon alzò le spalle. " Megan?"

" Blea!"

" Leha?"

" Doppio schifo!"

" Denise?"

Izzy scosse ancora la testa. " No, non mi convincono"

Simon provò a pensarci un attimo. " Marie?"

Isabelle si accarezzò la pancia. " Max e Marie.. non è male, ma non ci siamo ancora"

" Cosa te ne pare di Sophia?"

Isabelle si girò sorridente. " Non Sophia, Sophie"

Simon annuì. " Si, mi piace. Max e Sophie... poi al cognome penseremo"

" Come, non vuoi dargli il tuo?"

Simon annuì. " Certo, ma magari voi Shadowhunters avete una strana tradizione o che so io"

Izzy scosse la testa facendo muovere i lunghi capelli corvini, poi si sedette accanto a Simon e lo baciò. " Lewis va più che bene. Max Lewis e Sophie Lewis"

" Sposami" disse Simon senza rifletterci. Izzy si allontanò un attimo e lo guardò, cerando di capire se facesse sul serio.

Simon la guardò negli occhi. " Izzy io ti amo e voglio che tu diventi mia moglie. Non ho ancora un anello ma appena usciamo di qui prometto che te lo compro, il più bello e quello che tu vorrai e che resterà per sempre al tuo dito!"

Isabelle annuì con gli occhi lucidi. " Si, si e ancora si!" disse, ridendo, prima di baciare Simon.

*

La mattina dopo scesero al piano di sotto e trovarono una donna: aveva un lungo vestito medioevale coperto da un mantello rosso, con un cappuccio che le copriva anche il viso, tranne le labbra di un rosso acceso.

Le mani, con unghie rosso sangue, tenevano in mano qualcosa, anche se nessuno sapeva cos'era.

Emanava un fascino e una sensualità che nemmeno la più bella e sexy delle modelle poteva emanare con la posa più seducente.

Gli angoli della bocca le si alzarono in un accenno di un sorriso.

" Salve" salutò, la voce cristallina e melodiosa, pari solo a quella delle sirene.

I ragazzi infatti ne stavano subendo l'effetto, non riuscendo quasi a parlare.

" Salve. Lei chi è?"

La donna fece un gesto della mano, come per scacciare una mosca. " Nessuno, per voi e per ora. Anne oggi ha il suo giorno libero e io volevo farvi gli auguri da parte di tutti"

" Grazie" disse Ginny

" E anche a lei e agli altri" aggiunse Hermione.

La donna accennò un altro sorriso e muovendo la mano in maniera quasi impercettibile scomparve, senza nuvola e senza lasciare tracce della sua presenza.

I ragazzi si guardarono perplessi. " Chi era?"

Annabeth alzò le spalle. " Non lo so, ma è sicuramente più di nessuno!"

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