Prologo

1.8K 69 4
                                    

New York,

17 settembre 2015

Il sole è sorto da tempo. Un vento gelido picchia contro le mie gote rugose e mi costringe a strizzare gli occhi di tanto in tanto. Non mi dispiace affatto sostare nel solito bar in centro ogni mattina: le persone in quel posto sanno accoglierti a dovere. Tossisco prima di lanciare un'occhiata strabica sulla vecchia insegna dai colori sbiaditi.

Le mani coperte dai guanti di lana stringono la maniglia della porta e con quella poca forza rimasta in corpo, la spingo. Un'ondata di calore confortevole mi avvolge in totale e con mio piacere, noto che Sebastian ha avuto la brillante idea di tirar fuori la vecchia stufetta a gas. Avrei giurato di avergliela vista scaraventare a terra anni prima, eppure è ancora lì.

Non è un locale molto frequentato, non almeno dai più giovani. Non importa: di tavoli pieni ve ne sono anche questa mattina, quindi gli affari anche dopo lungo andare vanno alla grande.

Sfilo via i guanti delicatamente e mi scruto intorno, in cerca di Sebastian che non tarda a sbucare da dietro il bancone. Sorregge un bicchiere di vetro con una mano e con l'altra un vecchio straccio umido.

"Wendy" abbassa il capo l'anziano, in segno di benvenuto.

"Che giornataccia. Il solito" gli dico, accomodandomi con goffaggine su uno degli sgabelli di fronte al bancone. Posiziono le mani sotto il mento e mi sorreggo sui gomiti, attendendo che l'ordine mi sia servito. "Magari con meno zucchero" aggiungo in fine, facendo sorridere lievemente l'uomo.

"Continui a stare attenta alla linea?" domanda, versando del caffè già pronto all'interno di una tazzina.

"Sciocchezze" sventolo una mano in aria, non curante della sua frecciatina.

Sebastian poggia educatamente la tazza di fronte a me, la afferro con le dita e ne esalo intensamente il buon odore. Ottimo come sempre, nessuno è tanto bravo quanto Sebastian a New York nel preparare caffè. 

"Cosa mi racconti?" 

"Beh non c'è molto...sai, in un giorno non succedono di certo chissà quali cose" gli faccio notare. Ogni mattina la stessa domanda, come se la mia vita fosse abbastanza entusiasmante da poterne scrivere un libro.

"È quello?" mi blocco di colpo, notando il suo sguardo concentrato all'interno della mia borsa posizionata sul bancone.

"Che maniere, Sebastian! Non si sbircia nelle borse delle signore" sorseggio di poco, quasi bagnando solo le labbra. "E comunque sì" sbuffo. "È quello"

"Quando vorrai farmelo leggere?" la sua risulta una supplica.

"Ovvio che mai" bevo tutto d'un sorso, rischiando di bruciarmi. "Ora se non ti dispiace, ho da fare" afferro la borsa, indosso in fretta e furia i guanti e lascio qualche monetina sul bancone. "Tieni il resto" sussurro, sgattaiolando via e lasciandolo a bocca asciutta.

Sospiro a pieni polmoni nonostante odi il freddo con tutta me stessa. Poi, quasi involontariamente, sposto lo sguardo all'interno della borsa e a dita tremanti afferro il libro del quale avevo discusso qualche secondo prima con Sebastian.

Sulla copertina grigiastra un enorme "TUTTO IL CORAGGIO DEL MONDO" è inciso a caratteri cubitali. Accarezzo le lettere, una ad una, quasi fossero vive. Le accarezzo delicatamente, prima di voltare pagina un po' indecisa e ritrovarmi a leggere sottovoce, nonostante sappia ogni singola frase a memoria. Nonostante ogni attimo raccontato, è ben impresso nella mia mente da ormai più di sessant'anni. 


***

Sforno storie di continuo ne sono consapevole, ma questa idea mi tortura la mente da ormai  tanto di quel tempo che, o producevo il tutto o avrei vissuto con il rimorso a vita. Non me la cavo molto con i prologhi, diciamo che preferisco di gran lunga immedesimarmi nei capitoli interi, ma questo era necessario. Forse alcuni di voi hanno già capito di cosa si tratta, ma ho preferito rimanere nel mistero ancora per un po'. La scuola è ormai iniziata e, essendo in terzo quest'anno inizierò con le materie di indirizzo e quindi dovrò impegnarmi al massimo. Comunque, fatemi sapere cosa ne pensate e se ne vale la pena continuare. Nel prossimo capitolo tratterò ancora della nostra misteriosa anziana Wendy e del suo libro altrettanto colmo di mistero. Lasciate un commento e votate in tanti, il prima possibile posterò il primo capitolo e niente, spero di non deludervi!

Giulia

Tutto Il Coraggio Del MondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora