Seconda parte - Ricordi

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Rock Hill - South Carolina,

30 settembre 1961

Un accecante sole brillava alto sopra i tetti delle case della piccola cittadina di Rock Hill, in South Carolina. Nonostante il lieve venticello di inizio autunno, nell'aria erano ancora percepibili le afose e roventi temperature di quella che era stata sicuramente una delle estati più calde degli ultimi dieci anni. Le foglie scendevano lentamente a terra coprendo ogni angolo di marciapiede e strada, i passanti sorridenti trascorrevano la loro giornata in tranquillità mentre oltre la piccola finestra della sua abitazione, la ventottenne Wendy Casey  era intenta a preparare la colazione con addosso il solito grembiule rosso.

Nell'aria era percepibile un'atmosfera alquanto quieta e positiva; la voce proveniente dalla radio di fianco alla sua figura assicurava una serena giornata dell'ultimo di settembre e una calda serata, senza nuvole nei paraggi. 

Il rosolio del bacon dentro la padella fece intendere alla ragazza che era finalmente pronto, così si precipitò ad afferrare un piatto di coccio dentro un'alta cristalliera dall'altro capo della stanza.

*E ora passiamo allo sport*

La calda voce dell'uomo, oltre la radio, richiamò l'attenzione di Wendy che trasferì le fette di carne sul piatto e poi passò ad occuparsi delle uova. Parlarono  di calcio, del tennis, di quanto fossero entusiasti della vittoria della squadra di baseball e la giovane, non curante, continuò a smuovere l'uovo nella padella.

*Invece non se la passa tanto bene Justin Bieber* esordì l'altro, piuttosto sentito.

Come un abbaglio, Wendy si voltò di scatto verso la radio e trattenne il respiro, stringendo tra le mani la spatola e attendendo impaziente. 

*Sappiamo tutti che il famoso pugile ha incassato proprio ieri sera la sua terza sconfitta consecutiva*continuò. 

La giovane si avvicinò sempre di più all'affare e quasi d'istinto roteò la manopola per regolare il volume, bloccandosi quando era ormai arrivata al limite. Sentì il cuore accelerare, le mani tremare e il respiro diventare talmente pesante da essere costretta a respirare con la bocca.

*Di questo passo, il pugile sarà costretto a ritirarsi dal campionato e sappiamo tutti che sarebbe a dir poco scandaloso per una figura tanto celebre a livello mondiale* disse tutto d'un fiato. *Ma adesso passiamo allo spettacolo*

Spense la radio tutto d'un colpo, rimanendo a fissare un punto preciso sul chiaro marmo della cucina. Migliaia di pensieri le attraversarono la mente in quei pochi secondi, ricordi che iniziarono a torturarla e fu costretta a socchiudere gli occhi. Prese un gran respiro e cercò di calmarsi: ripetette a sé stessa di darci un taglio. 

Non mi importa -pensò. Non mi interessa per niente- continuò nella sua mente. Sono passati dieci anni e...

Sgranò gli occhi e ispirò a pieni polmoni di colpo; un'insopportabile puzza di bruciato le invase le radici, si voltò verso i fornelli e notò una nuvola di fumo fuoriuscire dalla padella con le uova ormai fiammeggiate all'interno.

Si maledisse mentalmente, afferrò la padella e la lasciò cadere nel lavandino, aprendo il getto d'acqua fredda un attimo dopo. Il fumo diminuì e si lasciò sfuggire un sospiro di sollevo, maledicendosi mentalmente per l'inopportuna svista che le era fruttata metà colazione. 

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