Se c'era una cosa che a Wendy mancava da impazzire, quel qualcosa era senza ombra di dubbio la possibilità di recarsi tutti i giorni dai suoi genitori: donare loro uno dei fiori più belli e restare ore a raccontare le sue avventure e disavventure. Una volta trasferitasi nuovamente a New York City le fu difficile in un primo momento abituarsi all'idea di non poter più commemorare i suoi genitori nel migliore dei modi, ogni giorni. Sapeva però che il vecchio Harry era in buone mani, di fianco all'amore della sua vita e che non sarebbe stata di certo quella la distanza che avrebbe fatto star male Wendy, visto che ve ne era una tanto più grande quanto infrangibile.
Harry le mancava costantemente, ma bastava alzare lo sguardo verso il cielo azzurro ogni volta che ne sentiva la necessità e Wendy sapeva che il padre era pronto a guidarla in un qualsiasi momento: la sua voce risuonava fra il vento che le scompigliava i capelli e le sussurrava frasi che solo ella era in grado di percepire. I suoi occhi azzurri proprio come il manto del medesimo colore dipinto sul suo capo erano sempre attenti a seguire passo dopo passo la sua amata figlia. Harry era ovunque, nei ricordi, nelle vecchie fotografie, nelle prime pagine del medesimo giornale che era solito a leggere tutte le mattine appena sveglio, dinanzi ai fornelli incapace di preparare anche solo delle uova strapazzate. E proprio perché si trovava ovunque Wendy andasse, quella profonda e sentita mancanza svaniva poco a poco, vivendo nella consapevolezza che un giorno lo avrebbe abbracciato nuovamente. Sarebbe stato un nonno speciale, uno di quelli che non riescono neanche volendolo ad inquietarsi con i propri nipoti, sempre disponibile la dove neanche un genitore è capace di comprendere.
Wendy se lo ripetette anche quel 12 aprile 1962, quando accarezzò per l'ennesima volta il pancione sempre più rilevante: tutti avevano presupposto fosse un maschietto vista la pancia tanto sproporzionata a soli cinque mesi di gravidanza. Anche Justin non faceva altro che ripeterle che avrebbe dato alla luce un meraviglioso maschietto, dai capelli dorati e occhi caramellati -modesto come sempre.
Quella mattina Wendy era beatamente seduta su una delle quattro panchine in legno, nel retro della vecchia villa dei Bieber; percepiva l'odore della carne rosolare sulla brace ardente e il chiacchiericcio incessante di Sebastian e Justin che erano intenti a ridersela di chissà quale misfatto, tenendo strette tra le loro mani due semivuote bottiglie di birra. Il moro dagli occhi chiari era intento a rigirare la carne sulla brace mentre più in lontananza, Larry -padre di Sebastian-, Sophia -moglie di Larry, una donna di classe e molto amichevole- e Clara, stavano preparando la tavola con tutto il necessario, dalle posate ai bicchieri, sotto la grande quercia che affondava le sue radici nel retro dell'enorme giardino.
Per sua più grande sfortuna, la giovane aveva qualche ora prima dovuto far fronte ad un forte mal di testa che l'aveva costretta a restarsene a letto per un paio di ore, nella stanza per gli ospiti della villa occupata da Clara. Pregò il resto del gruppo di non annullare per nessuna ragione al mondo il pranzo che avevano organizzato con tanto amore quella domenica mattina, soprattutto Larry che si era preso la briga di rifornirli con birre e bevande in quantità, tutto a spese della sua tavola calda. Le diedero retta, a patto che per tutto il giorno non muovesse spillo e se ne stesse beatamente tranquilla ad ascoltare della musica su quella scomoda panchina, sotto i lunghi e spessi rami della quercia che si estendevano per metri.
Ci era riuscita, forse per venti minuti; ne aveva abbastanza di risultare un peso, mentre tutti si stavano dando da fare; così, senza tener conto delle raccomandazioni che le erano state recapitate si alzò e si precipitò ad aiutare i tre, sistemando per bene le bevande sul tavolo.
"Ti avevo detto che ci avremmo pensato noi" si intromise Larry sfilandole di mano una bottiglia di acqua naturale, come al solito molto protettivo nei confronti della giovane.
Wendy sbuffò di malavoglia e roteò gli occhi al cielo, portando le braccia conserte al petto: un semplice mal di testa non avrebbe poi potuto nuocere chissà quanto alla sua salute.
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Tutto Il Coraggio Del Mondo
FanfictionWendy Casey trascorre gli ultimi anni della sua vita insieme ai suoi figli e nipoti nella casa che l'ha vista crescere, a New York. Giorno dopo giorno ricorda gli anni della sua adolescenza spensierata, ma soprattutto del suo primo vero amore, Justi...