Destinati ad amarsi

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South Carolina,

2 ottobre 1961

L'erba era fresca, profumata e solleticava di tanto in tanto le guance di Wendy. La giovane continuava a rigirare tra le dita affusolate piccoli ciuffi di erba mentre si lasciava trasportare dal solito lieve venticello di autunno e fissava con attenzione i grandi nuvoloni bianchi che ricoprivano il cielo azzurro. Justin le sedeva a mo' di indiano di fianco e continuava a strappare anche'egli ciuffi d'erba, molto più bruscamente, con molta più rabbia. Li spezzettava e li buttava altrove, in silenzio, attendendo una risposta di Wendy. La giovane ci aveva provato a proferire parola ma ogni qual volta pareva aver elaborato una frase di senso compiuto, tirava indentro le parole e se ne stava zitta.

"Wendy..." la richiamò lui dolcemente, voltandosi a scrutare la magra figura della mora distesa sul prato. 

Quest'ultima si voltò lentamente, scattando in piedi e sbuffando, capendo di non avere via di scampo; mordicchiò il labbro interiore alla guancia e prese un gran respiro.

"È stato un errore" ammise sottovoce. Stava mentendo. "Solo un errore" continuò portando le ginocchia al volto, stringendosi sempre di più ad esse.

Non era stato un errore, assolutamente: poteva essere considerato il miglior bacio dato negli ultimi dieci anni. Quelle farfalle nello stomaco, quei brividi, quella voglia matta non la sentiva da troppo tempo ma ammetterlo avrebbe complicato ogni cosa, da Mark alla semplice carriera di Justin. Per il bene di tutti nulla sarebbe dovuto mutare: Bieber sarebbe tornato a New York prima o poi, Wendy si sarebbe sposata, il biondo avrebbe continuato a girare il mondo incoronando il suo sogno. Aprirsi, esprimere i propri sentimenti avrebbe fatto soffrire troppe persone, avrebbe intralciato il cammino per troppi. Le costava ammetterlo, ma quel bacio lo aveva adorato, sentito, assaporato come non era mai stata in grado di fare con Mark. 

"Un errore?" domandò sbigottito quest'ultimo, voltandosi questa volta con tutto il busto, con occhi sgranati: non era quello che si aspettava di sentire e in un certo senso non era quello che Wendy avrebbe voluto rivelare.

"Sì" rispose insicura Wendy, non riuscendo ad incrociare lo sguardo del biondo. 

Bieber strofinò il volto con ambedue le mani un paio di volte e si avvicinò ulteriormente alla figura inerme di Wendy che, nervosa, si scansò di poco. Cosa aveva intenzione di fare? 

"Ehi...guardami" la richiamò leggermente, poggiando due dita sotto il mento di lei. Wendy oppose resistenza non voltandosi, continuando a spingere con il volto verso il lato opposto. "Wendy guardami!" esclamò stremato, afferrandola per le guance. 

Dopo qualche attimo, la giovane si decise a guardare dritto nelle iridi caramellate di Justin e notando il volto di lui sempre più minaccioso e vicino, abbassò il capo leggermente, tanto che le labbra di Bieber che avrebbero dovuto scontrarsi con quelle di lei, andarono a poggiarsi dolcemente sul naso di Wendy, facendole socchiudere gli occhi. Il giovane tentò nuovamente ma questa volta, Wendy si voltò di scatto e invece che le labbra, Justin baciò la guancia paonazza di lei.

"Ti vuoi fermare?" domandò scontroso, afferrandola saldamente per il viso. 

"Tu smettila" lo rimproverò, serrando le labbra. Non potevano, non di nuovo.

Non se lo sarebbe mai perdonata: stava tradendo l'uomo che le era rimasto affianco, stava tradendo l'uomo che aveva giurato di amare per il resto della sua vita nonostante tutto. Mark non meritava tutto ciò, non meritava essere preso in giro. Già, non meritava essere presto in giro...

Justin guardò dritto negli occhi di Wendy, li scrutò a fondo perdendosi in quelle iridi che tanto aveva amato, che tanto lo avevano fatto innamorare anni prima e lo stesso fece lei con lui. Il giovane scosse il capo, negando l'affermazione precedente di Wendy e si avvicinò a tal punto che opporre resistenza sarebbe stato inutile a priori: baciò prima il labbro inferiore, poi quello superiore ad occhi aperti mentre Wendy al contrario, vergognandosene, si lasciò andare socchiudendo le palpebre e a quel punto Bieber capì di averla in pugno: poggiò prorompente le sue labbra su quelle di lei e iniziò con movimenti lenti che a lungo andare si trasformarono in scatti molto più voluti e desiderati. La giovane sentì picchiettare sulle labbra e acconsentì, quasi pregando Justin di baciarla ancora e ancora. Le loro lingue si scontrarono e si lasciarono andare: Wendy sentì i brividi invaderle la spina dorsale ogni qual volta le loro lingue si scontravano, soprattutto quando Justin posò le mani sulle spalle di lei e la spinse indietro, facendola stendere sull'erba. Continuarono a baciarsi senza sosta fino a quando non furono costretti a staccarsi per riprendere fiato; respiravano a fatica, ancora increduli.

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