Decisi di chiudere gli occhi e dormire, o almeno provarci. Non appena entrai in dormiveglia sentii la finestra di camera mia aprirsi. Era sicuramente un sogno, decisi di non muovermi. Sentii un braccio che mi cingeva la vita e mi girai di scatto. "VALERIOOOOO!" urlai abbracciandolo. Aveva un alito osceno, penso che avesse bevuto e fumato in modo assurdo, ma non mi importava perchè ora era lì vicino a me. Mi strinse sempre più forte fino a farmi male. "Ser, mi fai malissimo!" Si staccó dall'abbraccio mostrando un sorrisetto malizioso sul volto, peggio del solito. "Dove sei stato? Perchè te ne sei andato? Perchè non hai chiamato nessuno?" Non rispose, ma si alzò dal letto e mi tirò indietro le coperte senza mai perdere quel sorrisetto. "Valerio? Che cazzo stai facendo?" Mi mise una mano sulla bocca e decisi di stare zitta e vedere che avrebbe fatto. Appoggiò le mani sui miei fianchi salendo con le ginocchia sul letto. Avvicinò la sua testa alla mia fino a che le labbra non si trovassero a 1 millimetro. Mi baciò con una passione che non pensavo potesse esistere. Tentai di staccarmi da lui, ma più mi spostavo più la sua lingua si faceva spazio nella mia bocca. Mi spostai di scatto picchiando la testa contro lo schienale del letto. Si fece sempre più strada nel letto fino ad essere completamente sopra di me e continuò con il bacio. "Ser, piantala" riuscii a sussurrare tra i tentativi falliti di allontanarlo. "Ok" disse infine "allora passiamo ad altro" CHE?!?! STAVA SCHERZANDO? "Valerio CAZZO!!! Cosa cazzo vuoi fare?" Gli stavo urlando contro ma sembrava non sentirmi. Si alzò di nuovo in piedi, si tolse i pantaloni e mi aprì con forza le gambe. "GIULIOOOOOOOOOOO" urlai con tutta la voce che avevo in corpo. Mi tappò la bocca e mi tolse la maglietta. Stavo piangendo, ma non se ne accorgeva. Le lacrime cominciarono a bagnare prima le mie guance poi la sua mano sopra la mia bocca. Si avvicinò alla mia guancia leccando una delle mie lacrime. "Se questo è il tuo sapore, mi piace già" DOVE CAZZO ERA GIULIO? Allungò la mano che non era impegnata a farmi tacere, tolse l'elastico che avevo tra i capelli lasciandomeli scendere sul collo. Con la mano seguì il percorso dei capelli e si spinse sempre più giù toccandomi un seno, prima sopra il pizzo, poi liberandosi di quel sottile tessuto che c'era tra lui e la mia pelle. Le lacrime si facevano sempre più sentire e iniziai anche a singhiozzare. In quel momento Giulio spalancò la porta "Mi hai chiamCOSA CAZZO STAI FACENDO VALÈ?" Valerio si girò verso la porta e scrutò Lowlow. "Non sono cazzi tuoi!" Rispose con i denti digrignati. "Togliti da lei brutto stronzo puttaniere!" Lowlow si avvicinò di scatto e lo prese di peso. Io continuavo a piangere. Lo portò fuori dalla porta e li sentii urlare ma non distinguevo le parole a causa dei miei singhiozzi.
Dopo una decina di minuti si aprì la porta di camera mia. Ero nel panico. Sapevo che Lowlow non avrebbe potuto dare dei cazzotti a Sercho. Era questione di massa. Era palesemente svantaggiato. Non volevo perdere la verginità con Valerio. Non in quel modo.
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Chi sei veramente? ||Sercho
FanfictionUna semplice ragazza di 17 anni si trasferisce da Milano a Roma spinta dalla madre appena ritrovata che l'aveva abbandonata da piccola. Incontra subito due ragazzi. Lowlow e Sercho. Il primo dolce e amabile, il secondo sicuro di sè e capace di sping...