Quando la sveglia suonò feci un salto e quasi caddi dal letto. Andai di corsa in cucina per mangiare qualcosa prima di uscire. Come al solito nessuno aveva cucinato niente, aprii il frigo per cercare qualcosa da mettere sotto i denti e mi preparai una piadina. Mentre era sul forno presi il cellulare e lessi il messaggio di Valerio.
Low esce alle 9. A 9.15 sono da te!
Perfetto avevo due ore e un quarto per preparami. Mangiai di fretta la piadina e conclusi la cena con una mela. Tornai in camera e per il corridoio incontrai Mostro. "Dove vai tutta felice?" "Mmmm... da nessuna parte!" Dissi, ma evidentemente ero poco credibile. "Esci con Valerio?" Chiese, ma non risposi. "Dai non lo dico a Giulio, giuro. Ha già i suoi problemi." Lo guardai per qualche secondo. "Se osi dirgli una sola parola ti taglio le palle!" Risposi. Lui rise e annuì. "Non sto scherzando" aggiunsi seria. "Non dirò neanche una parola, basta che tu non ci vada a letto" annuii seccata e andai in camera. PERCHÈ NESSUNO SI FIDAVA DI ME? Ok, avevo solo 17 anni, ma non ero così stupida da fare cose di cui poi mi sarei pentita. Almeno speravo.
"Io esco" urlò Giulio sbattendo la porta. Ero quasi pronta, misi delle zeppe non troppo alte, Valerio era alto, ma non tanto più di me. Un quarto d'ora dopo sentii suonare il campanello. Non c'era in casa già più nessuno, quindi uscii e chiusi la porta. Era bello da mozzare il fiato, come sempre del resto. "Hey" dissi rimettendo le chiavi nella borsa. "Hey" rispose dandomi un bacio sulla guancia. NON MI SAREI PIÙ LAVATA LA FACCIA. Dopo quella notte avevo in parte perso l'interesse per lui, ma quel giorno, a pranzo era stato fantastico e me ne ri-innamorai subito. "Piedi o macchina?" Mi chiese lasciandomi la scelta. Visto che avevo i tacchi i miei piedi urlavano MACCHINA, ma a piedi era molto più romantico. "Mmmm... preferisco camminare" risposi. Il centro non era nemmeno molto distante da casa mia, quindi non avrebbe pensato male.
Parlammo tutta la sera. Non ci fu un secondo di silenzio e nemmeno uno di imbarazzo. Ogni tanto interrompeva ciò che stava dicendo per mostrarmi qualche edificio o qualche pub. Verso le 23.30 mi comprò un gelato. Faceva abbastanza freddo, ma amavo il gelato e lui sembrava avere la stessa idea. Mezz'ora dopo arrivammo al colosseo. Era una delle cose più belle che avessi mai visto, poi con quel cielo stellato e la luna piena era una meraviglia. "L'ho lasciato per ultimo perchè è il più bello. Resto senza fiato ogni volta che lo vedo... e lo vedo molto spesso" mi disse. Non risposi, ma lo presi per mano. Con la coda dell'occhio vidi un sorriso spuntargli su quelle meravigliose labbra. Restammo così per 5 buoni minuti; non resistevo più, volevo un suo bacio. Mi girai verso di lui e lui fece lo stesso. Lo guardai dritto negli occhi e lo implorai con lo sguardo di mettere le sue fottutissime labbra sulle mie. Si avvicinò e si fermò a soli 2 millimetri da me. Era come se aspettasse il mio permesso. "Fallo Ser!" Sussurrai sulle sua labbra. Annullò la distanza che ci separava e ci baciammo.
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Chi sei veramente? ||Sercho
FanfictionUna semplice ragazza di 17 anni si trasferisce da Milano a Roma spinta dalla madre appena ritrovata che l'aveva abbandonata da piccola. Incontra subito due ragazzi. Lowlow e Sercho. Il primo dolce e amabile, il secondo sicuro di sè e capace di sping...