20.

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Non sapevo che rispondere... dire di no significava perdere il ragazzo più bello del mondo... dire di si significava perdere l'innocenza. La mia faccia probabilmente era sconvolta e la sua stava cambiando espressione. "Tranquilla... se non vuoi non fa niente.." disse in fretta. Risposi più velocemente di lui "Certo che mi va!" Lo abbracciai e mi girai per scendere dalla macchina. "Che fai? Non mi baci nemmeno?" Risi, mi girai verso di lui e gli diedi un bacio sulla guancia. Mi guardò stranito e non riuscii più a smettere di ridere. Gli diedi un vero bacio e scesi dal veicolo ancora ridendo. Entrai in casa e Giulio, vedendomi, si avvicinò alla porta per uscire. "Giu... posso parlarti?" Chiedendoglielo gli presi il braccio senza accorgermene. Guardò la mia mano e scrollò il braccio. Abbassò lo sguardo e proseguì per la sua strada. "GIULIO CAZZO ASCOLTAMI!" urlai con quanta più voce avevo in corpo. Non mi calcolò e uscì di casa. Ero sull'orlo di una crisi di nervi, presi la prima cosa che mi capitò a tiro e la scaraventai contro il muro. "Calmati bambina" mi disse Veggie dolcemente abbracciandomi da dietro. Mi girai verso di lui e iniziai a piangere. Mi strinse forte a se accarezzandomi i capelli. Dopo qualche minuto farfugliai qualcosa cercando di chiedergli scusa per il pianto. Mi sorrise e mi abbracciò nuovamente. "È arrivato il mio omonimo?" Scossi la testa "TU TI CHIAMI VEGGIE!" gli risposi canzondando come una bambina. Rise e mi accompagnò in camera di Matteo. "Matt scusaaa" gli dissi abbracciandolo "sei arrivato e non ti ho nemmeno cagato, solo che qua combinano tutti qualcosa e mi sto esaurendo!" Rise come un matto. "Su a Milano non è che le cose siano molto meglio!" Rispose e io scossi la testa "Fidati, impazzirai in questa casa!" Lo guardai disfare le valigie fino a che non mi buttò fuori dalla camera.

Non avevo idea di come vestirmi per la sera... non sapevo se mi avesse portata in giro o se fossimo stati a casa a vedere un film. Decisi di mandargli un messaggio

Che si fa stasera, amore?❤

Vedrai ❤

Si ma come mi vesto?

Vestiti scialla, tanto stiamo in casa!

Le mie paure si sarebbero avverate a poco... ma volevo passare la serata con lui senza pensare a nient'altro per una volta tanto. Avevo gli skinny jeans e una felpa di tre taglie più della mia, mentre il pigiama era in borsa. Passó a prendermi alle 7.30. Low era in cucina e mi fissava con la coda dell'occhio. "Stai bene" mi disse quando arrivai alla porta, sorrisi. Forse gli stava passando, ma non ci speravo più di tanto. "Senti" continuó, probabilmente per non farmi uscire di casa "ho saputo che hai rotto il telecomando per colpa mia... domani quando torni parliamo" gli risposi alzando il pollice e uscii di casa. Valerio era veramente bellissimo, una maglia nera con la scritta "We die young" e i pantaloni della tuta. Mi aprii la portiera della macchina e mi portò a casa sua. Ci vollero solo pochi minuti che passarono senza un solo secondo di silenzio. Mangiammo la pizza e guardammo due film: uno romantico come piaceva a me, e uno dell'orrore che piaceva a lui. "Non so se stasera riuscirò a dormire!" Esclamai finito il film "Tanto ci sarò io accanto a te, non devi aver paura" mi venne spontaneo baciarlo e così feci. Mi prese in braccio e mi portò in camera da letto. Quando entrai rimasi senza fiato.

Il letto era costellato da petali di rose e attorno c'erano una marea di candele che formavano un cuore. "So di non essere il primo... ma voglio essere l'ultimo ragazzo con cui lo farai". Iniziai a piangere a dirotto senza sapere bene il motivo, rimase pietrificato e cominciò a coccolarmi. "Che c'è amore?" Mi chiese dolcemente. "È che... che tu hai" iniziai a singhiozzare ancora, e mi accarezzò la testa per cercare di calmarmi. Quando mi tranquillizzai riuscii a parlare e iniziai un monologo interminabile. "Hai fatto tutto questo per me... hai decorato la camera rendendola romanticissima, avrai impiegato un millennio. Mi hai portata a casa tua, a mangiare la pizza, il mio cibo preferito, mi hai fatto vedere due film mentre mi abbracciavi e mi scaldavi. Sei la persona più romantica del mondo. Ma non posso farlo scusami." Feci per girarmi e tornare a casa. Sapevo che sarebbe finita tra noi. Mi prese il braccio e mi girò verso di lui abbracciandomi. "Come non puoi?" Chiese preoccupato. Chiusi gli occhi, feci un lungo respiro, li riaprii e risposi "Non voglio perdere la verginitá ora". Tirò un sospiro di solievo e mi abbracciò. "Avresti dovuto dirmelo subito amore, mi sono preoccupato seriamente". Mi staccai dall'abbraccio e lo guardai con gli occhi spalancati. "Facciamo una cosa -continuò- ora vai in bagno a metteri il pigiama e poi andiamo a letto, intanto io spengo le candele". Non mi mossi di un centimetro "scusa? Non vuoi lasciarmi?" Gli chiesi scioccata. Lui rise "solo perchè non sei una tipa facile? Cerco una come te da tutta la vita. Magari è la volta buona che metto la testa a posto". Continuai a stare immobile. "Giulia -disse prendendomi i polsi- non ti lascerò solo perchè mi farai aspettare un po' di più. Ti amo perchè sei così. Sei semplice, sei sincera, sei fantastica" "Mi ami?" Gli chiesi ripetendo le sue parole. "Se non ti amassi ti avrei già scopata e piantata in strada da sola". Gli saltai al collo e lo baciai. Tornai in salotto a prendere la borsa e andai in bagno a cambiarmi. Tolsi i vestiti che avevo addosso e presi il pigiama. Lo guardai per diversi minuti e uscii dal bagno in intimo. Mi affacciai alla porta di camera sua e mi guardò spalancando gli occhi. "Posso dormire con una tua maglietta?" Gli chiesi facendo un sorriso da orecchio ad orecchio. Rovistò un po' nell'armadio e si avvicinò a me con una maglietta nera con la scritta "swag illimitato". La guardai e risi "che maglie hai?", mi guardò negli occhi e non rispose alla mia domanda. Si avvicinò sempre di più, mi prese un braccio e lo infilò nel buco della maglia, poi fece lo stesso con l'altro. Finì di vestirmi facendo passare la maglia per la testa. Il colletto era talmente stretto che mi spettinò completamente. Iniziai a ridere e dopo pochi secondi mi ritrovai persa in un bacio. "Sei bellissima lo sai?" Mi sussurrò all'orecchio. Risposi con un bacio, trascinandolo sul letto. Si alzò di scatto con la scusa di andare a spegnere la luce del bagno che era rimasta accesa. Tornò in camera mezzo secondo dopo.

Heyyy ❤ ero molto molto molto ispirata e mi è uscito più lungo del soltio... ok, diciamo meno corto del solito che è più realistico ahahah
Secondo voi che succederà nel prossimo capitolo? Sono curiosa di sapere cosa pensate

Chi sei veramente? ||SerchoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora