GIULIA P.O.V.
Mi svegliai alle 8 di mattina e sentii freddo. Aprii gli occhi e non vidi Valerio. Era domenica, quindi non poteva essere andato in studio, così decisi di andare in salotto a vedere se fosse sul divano; in effetti era andato a letto presto. Presi una maglietta dall'armadio e corsi in sala. Non c'era nessuno, ma vidi un abito rosso sul divano con accanto un MP3 e un bigliettino. Pensai che fosse una delle cose più romantiche del mondo, ma mi sbagliavo. Lessi il bigliettoPremi play e poi gira il foglio.
Ps. ScusaMi sentii cedere le gambe quando lessi l'ultima parola e decisi di sedermi. Feci partire la canzone e girai il biglietto.
Ti ho regalato un nuovo vestito/ma stai meglio senza...
SONO DIVENTATO IL TUO VESTITO/STAI MEGLIO SENZALessi quelle parole mentre lui le cantava. Non arrivai alla fine della canzone, anzi non arrivai nemmeno all'inizio della prima strofa e decisi di mettere in pausa. Iniziai a piangere. Presi il cellulare e guardando lo sfondo piansi sempre più forte. Era una foto di me e lui mentre ci baciavamo con il colosseo come background. Avevamo chiesto ad un turisa di scattarla, era anche stata una scena piuttosto ridicola. Il ragazzo era tedesco e lasciai parlare Valerio che cercò di improvvisare un inglese storpiato. Aprii la rubrica e chiamai Sercho. Sentii il ritornello di "Io, me, me stesso" suonare accanto a me: aveva lasciato il telefono a casa. Lo presi e guardai gli ultimi messaggi e chiamate per tentare di capire dove fosse. Non l'aveva usato dalla sera prima ad eccezione di un messaggio a Giulio
Avevi ragione, sono troppo coglione per lei. Raggiungila bro.
La risposta di Low era stata
Che hai fatto bro?
Non aveva risposto.
Sentii le chiavi girare nella serratura. Sperai fosse Valerio, ma sapevo che si trattava di Giulio. Quello che non mi aspettavo era vedere entrare tutti. Low, Veggie, Mostro, Goldie e Laura. L'unico che mancava era Matteo. Mi abbracciarono tutti e nessuno osò proferire parola. Ad un tratto mi alzai di scatto dal divano e andai in bagno a vomitare. Era ancora la pizza o un modo di ribellarsi da parte del mio corpo? Tornai in salotto e chiesi di Matteo. "È tornato a Milano, bella. Ha detto di salutarti... e che è stata tutta colpa sua". Mi rispose Giulio. A dire il vero era colpa mia. Non l'avevo minimamente calcolato e aveva deciso di tornare al nord, dai suoi veri amici anzichè stare da me. Vidi Golie e Laura scomparire in camera. Mi accocolai a Vegas piangendo. Era di nuovo calato il silenzio e decisi di romperlo ancora una volta. "Ma voi sapete perchè?" Chiesi singhiozzando. "A quanto ho capito ti ha tradito con la sua ex" disse Giorgio lasciando tutti a bocca aperta per la freddezza con cui aveva risposto. Tornarono Alison e Laura con le mie valigie. "Non ti lasciamo qua da sola. Torni a casa con noi". sorrisi alle due ragazze. Dalla prima volta che l'avevo vista, Laura era cambiata molto. Mi ricordava molto me: dalla ragazza timida che era, diventò una bad girl. Pensai che fosse tutto merito di quei ragazzi.
Tornai nella mia vecchia casa e per una settimana non uscii da camera mia. A turni venivano tutti a vedere come stavo e a portarmi da mangiare. I primi tre giorni digiunai, successivamente la fame cresceva sempre di più e alla fine vinse. Iniziai a mangiare quello che mi portavano. Il vomito si faceva sempre più frequente e mi ero quasi fatta un'idea di cosa fosse. Il martedì della terza settimana da quando Ser mi aveva lasciata decisi finalmente di fare un giro in centro.
Una volta nella mia camera capii di non essermi affatto sbagliata.
Heyy❤ come va? Ecco cosa faccio nelle ore di filosofia ahahah
Anyway il prossimo capitolo dovrebbe uscire questa sera... ma non vi prometto niente ❤
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Chi sei veramente? ||Sercho
FanfictionUna semplice ragazza di 17 anni si trasferisce da Milano a Roma spinta dalla madre appena ritrovata che l'aveva abbandonata da piccola. Incontra subito due ragazzi. Lowlow e Sercho. Il primo dolce e amabile, il secondo sicuro di sè e capace di sping...