15.

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Sarei stata grata per tutta la vita a chiunque mi avesse salvata da quel coso che puzzava di alcool. Mi aspettavo di vedere Giulio: era sempre lui a salvarmi da queste situazioni. Rimasi di stucco quando alzai lo sguardo e vidi Valerio che scuoteva la mano come a far passare il dolore per il pugno tirato. Quando vide che lo stavo guardando a bocca aperta mi sorrise. Fece un passo indietro e cominciò a parlare a raffica "Ti prego perdonami. Ti giuro non volevo, non è stata colpa mia, è stata la droga. Io ti ho visto baciare Veggie e non ho capito più nulla, ero geloso, volevo essere io a farti da guida in questa città, volevo essere io l'ultimo ragazzo che avresti baciato, l'ultimo con cui..." non lo lasciai finire e gli saltai al collo abbracciandolo. Lo ringraziai un milione di volte e poi scoppiai in lacrime, questa volta non per quello che aveva fatto quella notte, ma per quello che aveva detto in quel momento. Erano le cose più dolci che avessi mai sentito, e lui il primo ad avermele dette. Non volevo staccarmi da quell'abbraccio e tanto meno lo voleva lui. Ma cedette per primo. Mi guardó negli occhi dicendomi che ero bellissima e facendomi sentire davvero così. "Ti riporto a casa?" Annuii. Non riuscivo più a parlare. Mi disse di non perderlo d'occhio in mezzo alla pista, che era l'unico modo per andare verso l'uscita che portava al parcheggio. C'era un mucchio di gente e istintivamente gli presi la mano. Si girò e guardó prima la mano poi me. Sorrisi e lui riprese a farsi spazio tra la gente. Al parcheggio vidi Giulio e lui notó noi, si avvicinò e ci costrinse con la forza a mollarci le mani. Mi urlò di salire in macchina che mi avrebbe portato a casa, abbassai il finestrino e riuscii a sentire quello che stava dicendo a Valerio. "Non avvicinarti mai più a lei, hai capito, se solo ci provi ti ammazzo." Scesi dalla macchina per prendere le sue difese, ma rispose con gli occhi spenti. "No, lascia stare Giu. Ha ragione Low." Si girò e se ne andò con la testa bassa. Salii in macchina e tornammo a casa nel più totale silenzio.

Erano le sette ed ero già sveglia, forse perchè la notte precedente ero andata a dormire ad un orario decente. Mentre facevo colazione accesi il computer cercando se ci fosse qualche provino per un ruolo da comparsa in qualcosa. Ne notai uno per una serie televisiva per adolescenti lo stesso giorno alle 9. Guardai l'orario. Avevo un'ora e quarantacinque minuti. Spensi il computer e tornai in camera a prepararmi. Misi un foglietto sul tavolo anche se dubitavo che qualcuno si sarebbe svegliato prima del mio ritorno.

"Sono a fare un provino. Non so quando torno. Al massimo mangio quello che trovo nel frigo. -Sel"

Ormai ero Sel, anche se solo Veggie mi chiamava così. Per gli altri ero "hey bella! Mi porti una birra?" Ma ci avevo fatto l'abitudine. L'unica a chiamarmi Giulia era Alison e la ringraziavo per questo. Eravamo diventate molto amiche, ma non ci vedevamo spesso perchè era sempre incollata a Giorgio. Uscii di casa in fretta e furia cercando di arrivare in orario. Trovai il posto alle 8.54 e alle 9 esatte ero seduta su una poltroncina dopo aver dato il mio nome a una signora non troppo contenta di essere lì.

Sentii il mio nome ed entrai. Mi chiesero di recitare una piccola parte e di lasciare loro il mio numero. "Ti faremo sapere."
Tipica frase per dire "facevi cagare, però ti diamo speranze perchè siamo gentili". Salutai fingendomi carina e uscii dalla porta. Presi la mia borsa e guardai il cellulare. Messaggio da Valerio

"Hey bella. Ti va se mangiamo qualcosa insieme? A mezzogiorno da Paolo."

Paolo era un loro amico che aveva un ristorante e che avevo visto qualche volta. Guardai l'orario. Mancava solo un quarto d'ora. Risposi al messaggio sperano che non avesse già cambiato i piani. Mi rispose con un "Bellaaa! Ci vediamo allora ♡" Fortunamente il ristorante non era molto distante da dove mi trovavo in quel momento. Arrivai puntuale, forse con un paio di minuti in anticipo. Mi arrivò un altro messaggio. PERFETTO, HA INCONTRATO QUALCHE RAGAZZA E ORA MI DA BUCA.

"Arrivo giuro! Entra e di' al tipo che mangi con Sercho"

Ero contenta che non mi avesse abbandonato per qualche sua amichetta. Mi sedetti al tavolo a cui mi portò Paolo e lo aspettai.

Mi sento ispirata, quindi ecco un altro capitolo per oggi ahahah

Chi sei veramente? ||SerchoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora