"Ti giuro non ho mai amato nessuno in vita mia come amo te. Sei il ragazzo migliore del mondo" Mattia si avvicinò a me sempre di più per baciarmi. Era un bel ragazzo, biondo con gli occhi nocciola, alto e con dei bei muscoli. Non riuscivo a baciarlo senza pensare a Ser Travis, ma dovevo farlo. Si avvicinò sempre di più. Chiusi gli occhi e "STOOOOOOP" gridò il regista. L'avevo scampata anche questa volta senza baciare quel dannato ragazzo. "Per oggi è tutto! Bravi ragazzi!!" Disse sempre il regista. Mattia si avvicinò a me con la testa bassa. "Ti andrebbe di andare a mangiare un gelato?" Mi chiese timidamente. "Grazie, ma non posso. Te lo dirò subito per evitare equivoci... sono ancora innamorata del mio ex, sto aspettando un bambino che è suo, e sto aspettando il suo ritorno. Non voglio uscire con nessuno" risposi bruscamente al suo invito. Non mi piaceva essere cattiva, ma non volevo farmi influenzare da quegli occhi nocciola... e poi avevo sbalzi d'umore per colpa del bambino.
Tornai a casa e mi feci una doccia veloce. Trovai in camera mia Giulio. "Hey, che hai bella?" Mi chiese abbracciandomi. "No niente... domani ho la prima ecografia e mi sarebbe piaciuto che venisse anche Valerio. "Gio te lo porterà a casa, fidati" mi rispose Giulio. Volevo credergli, ma mi sarei fatta idee sbagliate e non volevo illudermi troppo.
VALERIO P.O.V.
Ricevetti altri 48 messaggi da parte di Giorgio. I primi erano tranquilli, gli ultimi di minacce, ma non risposi a nessuno. Poi arrivarono le chiamate e ignorai anche quelle. Avevo paura che fosse successo qualcosa di brutto a Giulia, ma se non fosse stato niente non volevo cadere nella trappola che mi stavano preparando.Stavo tornando dentro il casolare per fingere di essere ancora felice, ma un braccio mi fermò. "Voglio parlare con te!" Era Giorgio. Mi aveva trovato. Non volli girarmi. Non volli incontrare quegli occhi che mi avrebbero portato brutte notizie. Non volevo sentire quanto la mia Giulia stava male per colpa mia. Non volevo e non l'avrei fatto. "CAZZO VALERIO ASCOLTAMI!" mi urlò contro, ma non mi mossi. Usò tutta la forza che aveva in corpo e mi girò verso di sè. Mi ribellai e mi buttò a terra fermandomi con tutto il suo peso. Mi arresi. "Che hai?" Urlai iniziando a piangere. Non volevo, ma le lacrime erano più forti di me. "È incinta. Aspetta un figlio. E quel figlio è tuo! Torna da lei, ti ha perdonato. Non fa altro che piangere, davvero vuoi vederla così? Vuoi vederla stare male o vuoi vederla sorridere? Se vuoi vederla sorridere sappi che lo farà solo se sarai al suo fianco." Rimasi senza parole. Mi fermai alle prime parole, non seguii molto il resto del discorso. "Che... che vuoi dire che è incinta?" Chiesi balbettando. "Cazzo avete scopato, no? Ecco è rimasta incinta!" Rispose bruscamente. "Scusa bro, sono in giro da ieri mattina per cercarti. Ti prego torna, fallo per lei" concluse più dolcemente. Scossi la testa.
GIULIA P.O.V.
Giorgio tornò a casa a testa bassa. "Ci ho provato. È una testa di cazzo. Non vuole tornare, scusa" detto questo mi abbracciò e ricominciai a piangere. Erano le 16 e avevo l'appuntamento dal ginecologo mezz'ora dopo. Andai all'ospedale accompagnata da tutti. L'unico che mancava era l'unico che avrei voluto con me.Mi sdraiai sul lettino. Sentii un'infermiera urlare fuori dalla porta. "Non può entrare, sono già in troppi" "In che lingua glielo devo dire?" "Guardi che chiamo la sicurezza" "Non era con lei quando è arrivata, quindi perchè dovrebbe poter entrare?" Non sentii la voce della persona con cui l'infermiera stava parlando, ma sentii la porta aprirsi. Alzai la testa e lo vidi lì davanti a me. "VALERIO!" Urlai piangendo e saltandogli al collo. "Sapevo che saresti tornato" gli dissi all'orecchio. Mi staccai dall'abbraccio e lo vidi piangere. Mise la mano sulla mia pancia e sorrise. "Ti amo Giulia" disse baciandomi
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Chi sei veramente? ||Sercho
FanfictionUna semplice ragazza di 17 anni si trasferisce da Milano a Roma spinta dalla madre appena ritrovata che l'aveva abbandonata da piccola. Incontra subito due ragazzi. Lowlow e Sercho. Il primo dolce e amabile, il secondo sicuro di sè e capace di sping...