Capitolo 30

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Luca e Riccardo mi avevano fatta crollare. Letteralmente. *chat*
Luca: Scusami
Luca: Anche se non basterà mai nulla per farmi perdonare
Luca: Sappi che ti amo
Luca: E ti amerò sempre
Io: Vaffanculo
Luca: ...
Io: Ora non hai niente da dire? Sei uno stronzo
Io: Non sai come sto ridotta Lù
Io: Avevo un muro retto dall'orgoglio, l'unica mia difesa, l'unica, e anche la tua. Lo so benissimo. Solo l'orgoglio poteva ripararmi da voi due, ma per entrambi ho messo da parte anche quello!
Luca: Tanto si sa che prima o poi su questo muro alzato dall'orgoglio ci faremo l'amore.
Luca: Affacciati
Vidi Luca sotto casa mia. "Mi fai salire o no?" Urlò. Andai ad aprirgli. Corsi in camera e nel giro di qualche secondo arrivò anche lui tutto sudato. "Giù, scusami, non so più come fare senza te" disse ansimante. "Vattene, non ho intenzione di perdonarti" risposi decisa. Mi squadrò dalla testa ai piedi e poi si gettò su di me, cominciando a baciarmi. Attaccò letteralmente i suoi fianchi ai miei, e sentii la sua erezione. "Questo ci mancava" pensai. La sua lingue era calda, e le sue labbra avevano un sapore forte di fumo, ma che a me piaceva. Senza sapere perché lo stavo facendo, cominciai a sbottonargli la camicia a quadri blu e verde, senza staccarmi dalle sue labbra. Pantaloni, maglietta, e tutto il resto vennero via uno dopo l'altro. Vidi Luca prendere una bustina e sfilare un preservativo. Ma che andava in giro pure preparato? Se lo mise, ma continuò solo a baciarmi, rassicurandomi. Dopo qualche istante, lo sentii entrare dentro di me. "Luca!" Esclamai, un po' dolente. "Scusa" rise. Mentre alternava tra movimenti su e giù, mi baciava. Faceva un po' male ma ammetto che mi piaceva alla fine. Cercò di andare un po' più forte, ma lo pregai di continuare normalmente dato che aveva cominciato un po' a fare male. In quel momento non esisteva più nessuno, ero fuori dal mondo dalla gioia, e non sapevo perché. Mi stava togliendo lentamente la verginità a 14 anni, ma non era questo che mi preoccupava. Stavo facendo l'amore con Luca. Con uno dei migliori amici di mio fratello, uno che mi ha visto crescere, uno con cui ho condiviso momenti molto speciali, da aggiungere quello di oggi. Ero follemente innamorata di Luca, nonostante tutto quello che mi aveva fatto passare. In qualche modo riusciva a farsi perdonare sempre, sempre. Però lo amavo così. Alla fine del tutto, si buttò da un lato ansimante. "Com'è stato?" Chiese ansioso. "Bello..credo.." risposi. "BELLO O BRUTTO Giù?" "Stupendo" risposi. Sorrise. Si rivestì e senza nemmeno salutarmi se ne andò. Perché? Rimasi a fissare il vuoto. Perché mi ero ridotta a tale schifo? Fino a due mesi fa ero la Santa della situazione, avevo una vita meravigliosa. E dopo? E dopo l'incidente di Riccardo, il fidanzamento, la serata con Luca, la rissa, Alice, la scommessa, e dopo oggi che ci ho anche fatto l'amore, la mia vita sembrava un inferno. Però a me piaceva. Poi tornai al discorso di quello che avevo appena passato. Avevo appena perso la verginità. Me l'ha portata via il migliore amico di fratello, 3 anni più grande di me. Ero distrutta. Ma dopo un momento così bello e importante? Avevo sprecato tutto. Il primo bacio con Riccardo, perché ormai l'ho perso, e a così poco tempo di distanza anche la prima volta con Luca, ora come ora mi piaceva il fatto di averci fatto l'amore, però ero consapevole che non sarebbe stata la persona con la quale avrei condiviso nemmeno la metà della mia gioia nella vita. Mi dispiaceva anche un po'. Luca era una sorta di ragazzo bipolare. Un momento ti ama, l'altro ti detesta. Un momento gli stai simpatico, l'altro gli stai sul cazzo. Un momento è felice, l'altro super incazzato. E non mi frega un cazzo che lui appare un duro, dentro di sé è vulnerabile. E anche molto. Ma ripeto, io lo amo così.

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