Capitolo 35

80 7 18
                                    

*Riccardo's pov*
Spesso sono un menefreghista del cazzo, stronzo, ipocrita, bastardo, e tutti gli aggettivi dispregiativi di questo mondo, e so che con lei sono stato molto di più ultimamente. Non so cosa vuol dire amare veramente una persona, non so come ci si sente, non so cosa si passa. So solo che, in questo momento, sto veramente piangendo per una ragazza. Che coglione. Non ho mai pianto per nulla, ed eccomi sotto la pioggia, ad Ottobre, con le lacrime agli occhi e una sigaretta in mano che maledico il mondo intero. Non parlo con Giulia da 2-3 mesi. Porca puttana, quasi 3 mesi senza parlarle, e siamo anche nella stessa scuola. Il liceo scientifico è ancora più difficile per me, distratto come sono ormai, che durante la lezione guardo fuori e penso a lei. Mi tormenta. Non sto più uscendo con gli amici, il mister non vuole farmi giocare più a calcio. Dice che sono retrocesso, che mi sono perso, che non riesco manco a stoppare una palla ormai, ed è vero. Mi tormenta sempre il pensiero di lei. Altro che Marzia, altro che Francesca, Giulia è puro oro. Non so più niente di lei, sto fuori persino dai pettegolezzi di paese, non so se frequenta ancora Luca. Mi manca, più dell'aria, sto piangendo, sto crollando lentamente, e sento che non posso più portarmi questo peso dentro.
*Giulia's pov*
Da quando ho iniziato il liceo, ho smesso di pensare alle sofferenze. Mi concentro sullo studio, sugli amici, sul divertimento, sulla vita insomma. Con Luca ci ho preso le distanze, cioè siamo ancora amici, ma non voglio ricascarci. Ho stretto molto con Federico, che ho conosciuto per caso, è un ottimo amico, spesso usciamo insieme e con lui mi diverto un sacco. Poi mi entra in testa Riccardo. Cazzo, Riccardo. Quegli occhi chi se li scorda? Mio Dio, mi manca tantissimo. Chissà se sente la mia mancanza anche lui. Alice ha seguito il gruppo di Riccardo, adesso fuma. Anche Giorgia fuma. Vanno alle feste, tornano a casa alle 4. In così pochi mesi ora sentono di avere 20 anni. Non vedo più gli stessi amici di sempre, vedo persone che buttano la loro vita. Ma li frequento lo stesso, meno di prima, perché ora ho legato con la mia nuova classe. Siamo 32, e sono tutti molto simpatici. Mio fratello si è fidanzato, la ragazza non mi piace tanto, ma felice lui..
*Luca's pov*
"Daje Frà, passa 'sta canna" urlo a Francesco, stra fatto. Un altro sorso di Rum. Dopo qualche tiro, prendo la bionda e me la porto da un'altra parte. Fattissimo più che mai. Sfilo dalla tasca un Durex, entro, ma dopo un po' mi fermo e la mando via. Vedo il volto di Giulia. Non ne posso più, la rivoglio come qualche mese fa. Ora sembra che contano solo gli altri amichetti. Fanculo. Comincio ad urlare e dopo un po' passa un branco di falliti che mi urla:"'A sfigato, ma statte n'pò zitto va!". Destro nell'occhio di quel coglione. Mi prende e mi butta a terra, mi cominciano a prendere a calci tutti e 5, si fermano, vanno via, mi lasciano come un cane là. E dopo vedo solo il vuoto.

Un'Estate IndimenticabileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora