Capitolo 2

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L'intervallo era appena finito e stavo quasi correndo per raggiungere l'aula di musica, ma stranamente IO ero arrivata in ritardo mentre Clear e Marty erano già ai loro posti, mi domandai come fosse possibile che ogni volta io debba rimanere indietro? Vabbe dai, tra qualche ora sarebbe tutto finito. Mi sarei subita un po' di Mozart e Beethoven ed era fatta .

Nessuno mi aveva tenuto il posto e l'unico disponibile era di fianco alla super Ria .

Io non volevo stare vicino a lei. Ria era perfetta in tutto: un fisico da modella, dei lucenti cappelli biondi, due occhioni azzurri , che non si potevano dimenticare una volta visti ; nel complesso sembrava un angioletto.
Tutta apparenza, dato che sotto sotto era solo un mostriciattolo,  che non vedeva l'ora di divorare i libri ed essere la migliore in tutto quelle che faceva.

Si voltò nella mia direzione, mi fissò con quell'aria superba della seria LIVELLO INFERIORE .

Le uniche parole che riuscì a dirmi furono " Allora non ti hanno tenuto il posto, piccola Silvii ? mi dispiace, ma sembra proprio che ti toccherà stare qui con me . Ti avverto che se provi a distrarmi in qualsiasi modo finirà molto male per te. Lo sai vero che... domani, nell'ora di educazione fisica dobbiamo giocare a rugby..." *pausa* i suoi occhi si fecero piccoli piccoli , la sensazione che provai fu tremenda ..

"Farò in maniera da capitare nella squadra avversaria alla tua -Aggiunse- così ti farò vedere come ci si comporta, ma Silvi non pensare che ti stia minacciando, stai tranquilla nulla del genere, si tratta solo di un chiarimento...hmm diciamo di un' avvertenza".

Dopo queste acide parole, si rigirò verso l'insegnante, prese il suo quaderno degli appunti e cominciò a scrivere ogni singola parola,  di quella noiosissima lezione .

Avrei voluto tanto risponderle qualcosa tipo: "Chi ti credi essere o tipo vola basso" ma non riuscii a dire niente, come se effettivamente mi sentissi inferiore a lei .

Non fu nulla di piacevole. Tutto quello che avrei potuto fare era cercare di essere puntuale, in modo da non dovermi più sedere vicino a lei .

La mia testa oggi non era in classe neanche un po', volevo vedere questo Harry, chissà se effettivamente faceva perdere la testa .

Uffa !!! se oggi non fossi arrivata in ritardo a scuola avrei potuto vederlo, ma non capivo questa mia ossessione nei suoi confronti, anche perché se avessi continuato  così avrei perso la testa prima del previsto.

Ria si voltò nella mia direzione e sghignazzò " Anche tu hahaha! Basta che un nuovo tipo si presenti a scuola, che tutte le ragazze, come se fossero attratte da una calamita pensano solo a lui. In realtà non ti immaginavo cosi stupida, stai perdendo la concentrazione pensando a un ragazzo che per di più tu non conosci, questa fa davvero ridere !"

Il suo commentino mi fece diventare rossa,  come un peperone .

Non capivo come lei si fosse accorta di tutto questo , stavo per chiederglielo , quando quasi come se mi avesse letto nel pensiero, lei mi guardò con i suoi occhioni malefici e mi indicò il mio pentagramma.  Lo guardai ... che guaio!

Invece di scrivere le note che aveva dettato il prof. Lusuardi avevo scritto dappertutto HARRY.

Questo si che era un bel problema, tra poco avremmo dovuto cominciare a suonare il flauto ed io non avevo niente, letteralmente niente tranne che quel nome . Ria che sembrava soddisfatta aggiunse :

" Silvi, dato che oggi non mi hai risposto neanche una volta male, sarò così gentile da prestarti il mio pentagramma per poter copiare le note".

Non me lo feci ripetere due volte, dopo 5 minuti avevo tutto l'occorrente e niente andò più storto.

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